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- Crisi di coscienza. Fedeltà a Dio o alla propria religione? Parole franche di un testimone di Geova
- Franz V. Raymond, EDB, 2005
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- Movimenti Religiosi Alternativi
- Effetti dell'adesione e motivi dell'abbandono
- Sergio Pollina - Achille Aveta, Libreria Editrice Vaticana 1998.
Crisi di coscienza. Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Quasi nulla si sa dei "vertici" che guidano i Testimoni di Geova, di cosa accade durante le loro sedute deliberative, dei criteri che guidano le loro decisioni, spesso di enorme impatto nella vita dei fedeli: neppure gli aderenti ne sono al corrente. Terribilmente penetrante è il controllo esercitato sui "fratelli". Il libro testimonia il meccanismo che ha condotto uno di questi uomini, membro del Corpo direttivo, a entrare in una crisi di coscienza tale da fargli abbandonare il gruppo, e in esso una posizione di grande prestigio sociale, dopo 58 anni di appartenenza.
Movimenti Religiosi Alternativi
Una valutazione obiettiva degli adepti trasforma gli effetti dell'adesione in altrettanti motivi di abbandono del Movimento Religioso Alternativo. Vale a dire, è possibile convincere un adepto ad abbandonare il gruppo mediante una serena e obiettiva valutazione degli effetti (sul comportamento, sull'attitudine mentale e sui rapporti interpersonali) dell'adesione. Il tema è trattato dal presupposto che la tolleranza religiosa non implica indifferenza né cieco consenso, ma confronto tra universi differenti e a volte contrapposti.
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- I nostri "amici" Testimoni di Geova
- di Sergio Pollina, Ed. San Paolo, 1996
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- UN POPOLO PER IL SUO NOME - Esame critico della storia dei Testimoni di Geova di Timothy White
Con aggiornamenti e appendici a cura di Sergio Pollina
I nostri "amici"
Testimoni di Geova
Senza dubbio quello del geovismo è un fenomeno che solleva molti interrogativi. Pur essendoci abbastanza familiari - nel senso che siamo abituati a incontrarli, che a volte intratteniamo con loro rapporti cordiali, e che li sappiamo tenaci pacifisti, nemici a oltranza delle trasfusioni di sangue, e che aborriscono le urne elettorali - dei testimoni di Geova non si sa praticamente nulla. Perché hanno sentito l'esigenza di cambiare la loro fede di origine, o comunque la loro condizione, per diventare "testimoni"?
Come vivono, cosa pensano, perché credono a modo loro, suscitando tante perplessità in chi li avvicina? Per rispondere a queste e ad altre domande è stato preparato questo volumetto. L'autore, per vent0anni testimone di Geova con ruoli di rilievo, ci conduce per mano nell'universo geovista aiutandoci a conoscere meglio la faccia nascosta di questo pianeta piuttosto inesplorato.
UN POPOLO PER IL SUO NOME
Prefazione
Testimoni di Geova sono stati definiti “il movimento religioso con il tasso di crescita più alto del mondo”, e possono essere anche definiti “la religione più attiva”. La loro persistente predicazione di casa in casa ha praticamente costretto ogni abitante del loro territorio a fare la loro conoscenza, e la risonanza delle loro attività sugli organi di stampa ha fatto sì che tutti si siano posti la domanda: “Cos’è che li muove?” I ministri religiosi di tutte le denominazioni sono stati costretti, spesso per una conoscenza inadeguata, a mettere in guardia i loro fedeli sul modo di interloquire con questi ardenti evangelizzatori.
Tuttavia, nonostante se ne senta l’esigenza, fino ad ora non è mai stata resa disponibile una storia adeguata del movimento. I libri recenti su di esso (di cui si fa una presentazione nell’appendice) sono stati scritti o da membri dei gruppi religiosi di opposizione con l’unico intento di evidenziare i difetti dei Testimoni di Geova, o da Testimoni attivi con l’unico obiettivo di mettere in risalto solo gli aspetti positivi. Il migliore dei racconti più obiettivi adesso ha già quasi vent’anni, e non è più disponibile non essendo più stampato. Tutti gli altri parlano spesso solo degli aspetti cruciali del movimento, cioè dello sviluppo della sua dottrina, e così non sono riusciti a trasmettere ai loro lettori ciò che significa essere un Testimone.
L’autore è stato intimamente associato ai Testimoni di Geova per molti anni, tanto da consentirgli di pensare come uno di loro, ma nello stesso tempo, di non perdere mai la sua obiettività. Le sue affermazioni, che possono certamente essere contestate, sono sempre accompagnate dal riferimento ad una fonte autorevole.
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- La storia dei Testimoni di Geova
- Bernard Blandre,
- Edizioni San Paolo, 1989
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- Figli di un dio Tiranno
- Dieci storie di fuoriusciti da gruppi religiosi
- a cura di Chiara Bini e Patrizia Santovecchi
- 144 pagine, 10,00 Euro
La storia dei Testimoni di Geova
Un ottimo libro, adatto a tutti coloro che vogliono conoscere la storia del movimento dalle origini al 1989 (anno di pubblicazione).
La recensione: «Almeno una volta hanno bussato alla vostra porta. Forse li avete mandati via oppure avete comprato una delle loro pubblicazioni. I Testimoni di Geova non lasciano nessuno indifferente. Molti non li amano affatto. Non tutti apprezzano l'insistenza con cui bussano di porta in porta. Preferiscono la prigione al servizio militare e rifiutano le trasfusioni di sangue per sé e per i loro figli» (dall'introduzione dell'autore).
Sono queste le caratteristiche più conosciute dei Testimoni, ma restano tante domande sul loro conto. Qual è la loro origine, chi è il loro fondatore, quale la loro organizzazione. Questo è il primo libro che espone con chiarezza e obiettività la storia di uno dei fenomeni religiosi più appariscenti del nostro tempo e che proprio in Italia ha avuto un discreto successo. L'opera di Blandre è esemplarmente chiara.
Essa presenta le origini del movimento nel 1800, ne descrive i percorsi non sempre lineari, ne segue le reiterate crisi e le altrettanto frequenti rinascite. L'opera ha un carattere storico e in questo consiste la sua originalità: la conoscenza delle origini è molto più importante della discussione dei versetti biblici che i Testimoni ripetono a memoria.
Il volume è completato da due importanti appendici: la prima è un'analisi psicologica dei motivi che inducono al passaggio tra i Testimoni; la seconda è una breve storia del movimento in Italia.
Dopo la fondazione ad opera di Charles Russell che fu a Pinerolo alla fine dello scorso secolo, vi è stato un nuovo impulso dopo la fine della seconda guerra mondiale. Attualmente i Testimoni in Italia sono più di 200.000, inseriti in una organizzazione di tipo industriale di cui essi sono i rappresentanti ma anche i primi clienti.
L'opera di Blandre è un'indispensabile guida a carattere storico per comprendere un fenomeno religioso tra i più sorprendenti dei nostri giorni
Figli di un dio Tiranno
In Europa la manipolazione mentale è reato. Francia e Svizzera già da qualche anno hanno dichiarato «urgente» il problema di nuovi culti che esercitano un controllo psicologico e fisico sui loro adepti. Sono circa due milioni in Italia le persone che vivono direttamente questo grave problema e più di sei milioni i parenti delle vittime, indirettamente coinvolti. Dalle atmosfere esotiche di presunti gruppi induisti a quelle penitenziali degli integralisti cristiani, l'allarme è crescente.
E le cronache recenti riferiscono situazioni di completo «controllo mentale», di vere e proprie violenze fisiche e sessuali su donne e bambini, all'interno di culti «estremi». Ma c'è di più. Gli individui coinvolti non sono solo i cosiddetti «deboli», bensì personalità sensibili e con forti spinte idealistiche. Il libro, ci porta al cuore del problema attraverso dieci storie raccontate direttamente da fuoriusciti. Storie intense e toccanti, che oscillano sempre tra cronaca e narrativa realista. Un volume per capire e aiutare concretamente quanti ancora non sono riusciti a conquistare libertà e autonomia, fattori di vita indispensabili che gli autori hanno faticosamente ritrovato.
Gli autori Chiara Bini è una giornalista che si occupa da anni di nuovi culti. Patrizia Santovecchi è riuscita anni fa a uscire da un gruppo religioso e oggi si occupa di sostegno ai fuoriusciti e alle loro famiglie. Per qualunque ulteriore informazione o contatti con gli autori, potete rivolgervi all'ufficio stampa Monica Mariotti 06-5836733; 0347-6212187. Per ordinare il libro alla Casa Editrice: avverbi@tiscalinet.it
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- Da Testimone di Geova a...? Un aiuto per chi vuole uscire
- Battista Cadei - Patrizia Santovecchi,
- Edizioni Dehoniane, «Ricerche pastorali», Bologna 2002.
- Pagine 72 - Prezzo € 6,00.
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- Testimoni di Geova testimoni di Dio?
- Sussidio per il confronto critico con la dottrina dei testimoni di Geova
- Weis Christian, San Paolo Edizioni, 1996, € 7,23.
Da Testimone di Geova a...?
Un aiuto per chi vuole uscire
Ogni anno in Italia ci sono parecchie migliaia di persone che scelgono di abbandonare i Testimoni di Geova. È di costoro che il volume si occupa. Aborriti ed evitati dagli ex "fratelli di fede", considerati estranei e strani dagli altri che non capiscono la loro problematica, delusi del proprio passato, confusi sul presente, essi sperimentano una condizione di solitudine e disorientamento. Il testo, indirizzato a familiari e amici, a pastori e catechisti, come pure agli ex Testimoni di Geova, vuole essere un contributo a capire e aiutare chi, fuoriuscito da quella esperienza, cerca di dare un senso alla propria vita. La prima sezione, curata da P. Santovecchi, getta luce sui meccanismi psico-sociali che stanno dietro a quella perfetta macchina organizzativa che è la "Società Torre di Guardia". La seconda, ad opera di don B. Cadei, si addentra maggiormente negli aspetti religiosi.
Sommario.
Presentazione. Prefazione. Introduzione sui Testimoni di Geova. 1. La verità e l'illusione (ovvero: dinamiche psicosociali dell'affiliazione e della fuoruscita). 2. Alla ricerca di Dio (percorsi di entrata e di uscita dalla Congregazione dei Testimoni di Geova). Bibliografia.
Gli Autori:
Battista Cadei (1937), sacerdote dal 1963, è laureato in lettere classiche. Da circa 20 anni si interessa di problemi pastorali legati alla realtà dei Testimoni di Geova e delle nuove religioni in genere. Per questo settore pastorale è attualmente incaricato della diocesi di Bergamo, e segretario della Consulta regionale lombarda. Presso le EDB ha pubblicato:Testimone di Geova mio fratello. Confronti biblici alla ricerca della volontà di Dio (1996); Testimoni di Geova a confronto (1997); Sètte e nuove religioni: che fare? Un'introduzione pratica (1998); Testimoni di Geova: chefare? Un'introduzione pratica (1999). Patrizia Santovecchi (Firenze 1957) è consulente nel campo della "nuova religiosità" nell'arcidiocesi di Firenze, dove svolge anche un servizio di ricerca e informazione socio-religiosa. Sta per concludere il corso di studi in Scienze religiose della Facoltà teologica dell'Italia centrale.
Testimoni di Geova testimoni di Dio?
I testimoni di Geova sostengono di essere gli unici a divulgare in modo genuino il messaggio della Bibbia. Passando di casa in casa, i loro "proclamatori" confondono e suscitano incertezze nelle persone che si lasciano impressionare dalla loro sicurezza e non sono in grado di esaminare criticamente le loro teorie. Questo libro intende offrire aiuto per tale esame.
Cliccare qui per leggere un brano tratto da questo libro.
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- Mentalmente liberi. Come uscire da una setta
- Steven Hassan, ed. Avverbi, Roma 1999 (http://www.avverbi.it).
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- SCONTRO TRA TOTALITARISMI: NAZIFASCISMO E GEOVISMO
- Achille AVETA - Sergio POLLINA
- Libreria Editrice Vaticana, 2000
Mentalmente liberi. Come uscire da una setta
Come aiutare qualcuno a uscire da una setta? Esistono sistemi in grado di aiutarci a identificare i culti distruttivi, a proteggere noi stessi dal controllo mentale e aiutare altri a liberarsi dalla loro influenza. Questo libro offre la chiave di questa conoscenza. Oltre a raccontare l'appassionante vicenda personale dell'autore, egli stesso ex dirigente di una setta, il libro offre le indicazioni e i consigli utili per intraprendere il faticoso cammino verso la libertà. Pur non trattando specificamente dei TdG, il contenuto di quest'opera riguarda senz'altro anche loro.
SCONTRO TRA TOTALITARISMI:
NAZIFASCISMO E GEOVISMO
Con questo godibile volume, breve ma incisivo, gli Autori propongono un'indagine autorevole e un'originale chiave di lettura degli ambigui rapporti tra geovismo e nazifascismo. L'indagine è autorevole perché condotta con accurato metodo storico; l'interpretazione è originale perché si basa su documenti inediti e di prima mano.
Aspetto di particolare rilievo in questo saggio è il fatto che esso per la prima volta, anche se in sintesi, traccia una precisa storia dell'arrivo e della crescita del geovismo in Italia, ricostruzione finora possibile solo attraverso le fonti geoviste, che notoriamente presentano una storia edulcorata e notevolmente addomesticata dei fatti che riguardano i Testimoni di Geova. Il libro spiega, altresì, come quello che per molto tempo è stato presentato - anche da fonti estranee al Movimento di cui si occupa - come fenomeno di eroica resistenza all'asservimento totalitario al regime hitleriano, non è stato altro che una tremenda e ben riuscita opera di condizionamento di massa sfociata in una sorta di suicidio collettivo che ricorda, ma ingigantito nelle dimensioni e nell'orrore, quello di Jim Jones nella Guyana.
I Testimoni di Geova
Scritti, dottrine ed evoluzione storica
Scritti, dottrine ed evoluzione storica
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Citazioni tratte dagli scritti ufficiali della
Società Torre di Guardia dal 1879 al novembre 2010
Società Torre di Guardia dal 1879 al novembre 2010
È un libro semplice e nello stesso tempo originale, accurato e molto interessante. Praticamente si tratta di una raccolta di citazioni (oltre 1700), tratte dagli scritti ufficiali della Watchtower. Non ci sono molti commenti, ma si può dire che le citazioni da sole permettano di conoscere la storia e l'evoluzione del pensiero dei TdG in maniera molto più chiara ed incisiva di tante pagine di commenti e spiegazioni.
Il libro si può ordinare anche online cliccando sul seguente link:
Estratto dal libro
Testimoni di Geova testimoni di Dio?
Sussidio per il confronto critico con la dottrina dei testimoni di Geova
di Weis Christian (San Paolo Edizioni, 1996), pagine 49 e seguenti:
I testimoni di Geova sono anche, per certi aspetti, figli della nostra era scientifica: non contestano, nel complesso, i risultati cui è pervenuta l'astronomia a proposito della struttura dell'universo e della forma sferica della terra, però non si rendono conto dell'impossibilità di conciliare le rappresentazioni bibliche con questi risultati, e così le adattano forzatamente all'odierna immagine del mondo.Nella Bibbia è pacifico che la terra è costituita da un enorme disco sorretto da colonne (Salmo 75,42; Salmo 104,5). Sopra la terra si innalza il firmamento a mo' di cupola e, sopra ancora, c'è acqua (Salmo 148,4). Secondo Genesi 1,6 il firmamento fu creato nel secondo giorno e venne chiamato "cielo" (Genesi 1,8). Poiché i testimoni di Geova sanno che questa cupola in realtà non esiste, e tuttavia vogliono prendere il testo biblico in senso letterale, invece di "firmamento" in Genesi 1,6 scrivono "distesa" e la equiparano all'atmosfera terrestre. Ritengono inoltre che la terra, allora, era davvero sovrastata da una specie di "grande volta" formata dall'acqua, la quale sarebbe crollata in occasione del diluvio.A prescindere dal fatto che l'intera teoria è scientificamente insostenibile, contraddice anche la Bibbia stessa: infatti essa afferma esplicitamente che anche dopo il diluvio c'è acqua sopra il firmamento (Salmo 148,4; 104,13). Inoltre il "il firmamento" della Bibbia non può essere identificato con l'atmosfera terrestre, come appunto chiarisce l'immagine biblica che pone il sole, luna e stelle nel firmamento (Genesi 1,14-17).I testimoni di Geova sostengono che la Bibbia sa già della forma sferica della terra, poiché in Isaia si dice che Dio siede sopra la volta del mondo (Isaia 40,22). Sennonché questa enunciazione dimostra appunto che la terra è qui considerata come un disco rotondo. In Apocalisse 7,1 e 20,8 la terra vi appare piatta con quattro angoli. E così constatiamo che sulla forma reale della terra non possiamo ricavare nulla dalla Bibbia. Nemmeno Giobbe 26,7 dimostra che la Bibbia abbia anticipato le conoscenze scientifiche. Dalla frase "(Dio) tiene sospesa la terra sopra il nulla" non si può concludere, come fanno i testimoni di Geova, che alla Bibbia fosse già nota la sospensione della terra nello spazio.Che questa conclusione sia errata, lo dimostrano frasi come: "Egli stende il settentrione sopra il vuoto" (Giobbe 26,7), oppure: "Ha tracciato un cerchio sulle acque, sino al confine tra la luce e le tenebre" (Giobbe 26,10). Chiaramente qui emerge una concezione del tutto diversa da quella che prospetta la scienza moderna.Secondo il racconto della creazione di Genesi 1, Dio crea nel quarto giorno il sole, la luna e le stelle e colloca queste luci nel firmamento del cielo (Genesi 1,17). Di nuovo emerge in modo evidentissimo l'antica concezione del mondo: il sole, la luna e le stelle sono fissati nella volta celeste (non può dunque trattarsi dell'atmosfera) e vi percorrono il loro corso sopra la terra, che resta immobile. Poiché i testimoni di Geova non possono ammettere che la Bibbia prende le mosse da una simile concezione del mondo, oggi superata, cambiano il senso del brano in modo da renderlo compatibile con la moderna visione degli astri e del sistema solare. Sostengono che il testo non intende asserire che sole, luna e stelle sono stati creati soltanto nel quarto giorno della creazione.A quell'epoca, in seguito a una purificazione dell'atmosfera, si sarebbero resi visibili dalla terra i loro contorni. La loro creazione sarebbe invece già attestata in Genesi 1,1. A titolo di prova adducono che in Genesi 1,1 si trova la parola "creò", in Genesi 1,16 invece la parola "fece". Il testo ebraico usa davvero, in questi due passaggi, parole diverse. Sennonché "fece" (Genesi 1,16) non vuole dire "rendere evidenti contorni", ma nel presente contesto ha lo stesso significato di "creò". Per convincersene, basta leggere Genesi 1,25-27. Genesi 1,25: "Dio fece le bestie selvatiche"; Genesi 1,26: «e Dio disse: "Facciamo l'uomo"»; Genesi 1,27: "Dio creò l'uomo". Ma anche a prescindere da questi dettagli, si constata a prima vista quanto sia forzata tutta l'interpretazione che testimoni di Geova danno al racconto della creazione dei corpi celesti.Per i testimoni di Geova è particolarmente imbarazzante che la Genesi riporti due racconti della creazione, risalenti a tempi diversi e non concordanti nelle loro indicazioni. Nel secondo racconto (Genesi 2,4 b-24), che è il più antico, si riferisce che Dio volle dare al primo uomo un aiuto adeguato (v.18). Allora, dopo aver creato Adamo, plasmò "dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo, e li condusse all'uomo" (v.19). Poiché non si trovò un aiuto simile a lui (v.20), Dio creò la donna (vv. 21-22).Se si prendesse questo racconto alla lettera, vi sarebbe diretta contraddizione con la successione delle opere create da Dio come viene narrato in Genesi 1,20-27.
Ignazio Tarantino
Recensioni ed interviste all'autore del libro
"Sto bene, è solo la fine del mondo"
Recensioni ed interviste all'autore del libro
"Sto bene, è solo la fine del mondo"
"Sto bene, è solo la fine del mondo"
Ignazio Tarantino al Festival del Cinema e della Letteratura di Mola.
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