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Humor

Il punto di vista biblico:
Il gatto è per i cristiani?



Questa è una copertina immaginaria e non corrisponde
a nessuna pubblicazione edita dalla Watch Tower Society

L'articolo che segue è del tutto immaginario ed ha un intento umoristico. Si può comunque osservare che il suo contenuto dimostra come si possa far dire "alla Bibbia" qualsiasi cosa, servendosi dello stile e del modo di argomentare della Società Torre di Guardia. Con simili argomentazioni la Società riesce a "dimostrare" la fondatezza biblica di molte sue regole e proibizioni, come il divieto di partecipare alla maggior parte delle feste, ad alcune professioni o svaghi, ecc.

Che tale modo di argomentare sia piuttosto familiare nelle pubblicazioni della Watch Tower Society è dimostrato dal fatto che alcune persone, dopo aver letto questo "articolo", erano convinte che si trattasse veramente di un articolo pubblicato sulla rivista Svegliatevi!
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Il gatto è per i cristiani?


Oggi, molti cristiani si chiedono in coscienza se sia saggio possedere un gatto. Molte persone che sono sole o famiglie composte da bambini potrebbero non trovare nulla di male nel tenere un felino in casa come compagnia. Ma la Bibbia avverte che le cattive compagnie possono essere pericolose (1 Corinti 15:33). È utile quindi analizzare a quale tipo di compagnia corrisponde il gatto.

Il termine greco felos domesticus ci ricorda prima di tutto la natura felina e bestiale di questo animale che rispetto al cane è molto meno domestico e molto più indipendente. Se un gattino vi si strofina facendo le fusa, probabilmente vi sta ricordando che dovete dargli da mangiare piuttosto che manifestare il suo affetto per voi. Il gatto fa ciò che vuole, è indipendente e ribelle. Va ricordato che era venerato dagli egiziani essendo ritenuto sacro in quanto associato a certi déi e veniva seppellito con grande risalto e ornamenti in speciali cimiteri con un numero stimato in centinaia di migliaia di sepolture.
Divinità egizia

Anche se oggi i gatti non vengono più adorati come déi, il rischio di dedicare troppe attenzioni a questi animali potrebbe far scivolare il cristiano nel peccato di idolatria così come fecero gli egiziani. Sicuramente dei gatti erano presenti alla festa di Erode quando fu decapitato Giovanni il Battista. In diverse occasioni nel passato il gatto è stato associato al demonismo come nei Sabba delle streghe di Salem dove veniva considerato un tramite del diavolo. In diverse parti del mondo vige la superstizione che se un gatto nero attraversa la strada porterà sfortuna o sventura.
Ma per quali motivi si è guadagnato una così cattiva fama?

Probabilmente è dovuto alla sua indole e al comportamento malvagio. Cervantes disse: "Chi gioca coi gatti può aspettarsi d'essere graffiato". E questa frase la dice lunga sulla sua natura imprevedibile. Il gatto è un formidabile predatore, e per la sua indole violenta lo si potrebbe paragonare al potente cacciatore Nimrod. I ricercatori calcolano che solo nel Wisconsin (USA) i gatti domestici possono uccidere più di 19 milioni di uccelli l'anno. Uno studio condotto in Gran Bretagna indica che 5 milioni di gatti domestici inglesi uccidono ogni anno circa 20 milioni di uccelli.

I primi coloni che arrivarono in Australia e in Nuova Zelanda vi importarono i gatti domestici, alcuni dei quali diventarono selvatici. Secondo la rivista New Scientist,i gatti inselvatichiti ora predano 64 specie di mammiferi originari dell'Australia. Assieme alle volpi rosse importate dall'Europa, attaccano gli esemplari superstiti di specie in pericolo di estinzione. Si afferma che nella piccola isola di Yaku Shima, nel Giappone meridionale, vi siano due gatti randagi per ogni abitante. Non appena l'odore del pesce che cuoce si diffonde nell'aria decine di felini invadono la casa, nella speranza di procurarsi da mangiare. Ciò nondimeno, a causa della superstizione, non si fa nulla per ridurre la popolazione dei gatti randagi. Gli isolani dicono: 'Se uccidete un gatto, il suo spirito vi perseguiterà per sempre'.

Molte persone superstiziose credono
che i gatti neri portino sfortuna

Ma i gatti possono anche portare guai più seri: uno studio recente effettuato da un gruppo di veterinari dell'Istituto di immunologia animale comparata di Maisons-Alfort, in Francia, dimostra che funghi e parassiti veicolati dagli 8,4 milioni di gatti sono responsabili di varie malattie di cui soffrono i padroni degli animali. Fra queste ci sono tigna, ascaridiosi, leishmaniosi e toxoplasmosi.

Quest'ultima può provocare aborti spontanei o malformazioni del feto. "I gatti domestici contagiano di toxoplasmosi circa 3.300 gestanti all'anno, con un tasso di morte fetale del 15 per cento", afferma U.S.News & World Report. Eminenti entomologi affermano che le comuni pulci dei gatti possono uccidere. Dati emersi da recenti ricerche fanno pensare che la loro capacità di portare e trasmettere malattie sia stata molto sottovalutata, rileva il Times di Londra. Inoltre l'allergene più diffuso tra gli animali, la forfora del gatto,  può provocare attacchi d'asma in soggetti a rischio. Il gatto, contrariamente alle apparenze, è un animale sporco: si lecca in zone poco igieniche, orina per terra e sugli oggetti per segnare il territorio, mangia animali morti e non dissanguati, conduce una vita sessuale sregolata e promiscua. Inoltre è ghiottone, è pigro, ama oziare di giorno e fare vita notturna.

In nessuna parte della Bibbia viene fatta menzione di gatti o felini in luce favorevole. Non furono forse dei leoni a sbranare i cristiani del I secolo? Dio stesso fermò le bocche dei leoni ai giorni di Daniele. Le Sacre Scritture indicano chiaramente che Abramo, Isacco, Giacobbe, gli Apostoli, o Gesù stesso non possedettero un gatto. Sicuramente non vollero assomigliare ai pagani del loro tempo che non mostrarono riguardo a come Dio la pensa sul possedere questo genere di animali. In armonia col modello dei fedeli profeti e discepoli, non sarebbe certamente un bene per un cristiano odierno possedere un gatto.

Considerando l'effetto negativo che potrebbe avere sulla crescita dei giovani, Silvestro, un pioniere di 12 anni ha detto: "Sono così grato che Dio mi ha liberato dal peso di tenere un gatto, ora ho molto più tempo libero da dedicare alle attività teocratiche e non vengo più distratto mentre studio. Spero che tutti i fratelli comprenderanno come il diavolo usa i gatti per corromperci e distrarci dall'urgente opera di predicazione". Che eccellente esempio di fedeltà! Come seguaci fedeli di Cristo possiamo allietarci del fatto che presto nel nuovo sistema Dio ricompenserà tutti i nostri sforzi di mantenere l'integrità e riporterà la pace fra gli uomini e gli animali.

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Questo articolo è stato tratto da un newsgroup.


 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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