Etica e società
Una conferenza dai risvolti imprevisti
Si è tenuta a Modena, il 25 gennaio, in occasione del "Giorno della Memoria", una conferenza organizzata dai testimoni di Geova locali con l'intento di far conoscere la persecuzione da essi subita durante il periodo nazista. In occasione della conferenza è accaduto qualcosa di insolito, come rivela la seguente lettera pubblicata sul quotidiano locale La Gazzetta di Modena del 5 marzo 2002:
Conferenza dei testimoni di Geovae nuovi documenti sullo sterminioGentile direttore,Il 25 gennaio ho avuto modo di partecipare in occasione del "Giorno della Memoria".L'incontro è avvenuto presso la sala di Circoscrizione n.3 Buon Pastore S.Agnese del Comune di Modena, ed era stato chiesto dai Testimoni di Geova locali per fare conoscere il loro "Deportazione e Sterminio" subìto nella Germania nazista.All'incontro erano invitati anche un rappresentante dell'Istituto Storico della Resistenza e un rappresentante della Comunità Ebraica.Durante il dibattito che ne è seguito, un signore identificatosi come appartenente alla religione dei testimoni, elencava alcuni passaggi di un documento ufficiale geovista edito nel 1933 denominato "Dichiarazione dei fatti" presentato al governo nazista dove si facevano pesanti accuse nei confronti degli ebrei del tipo "Affamano e opprimono il Mondo" e altre amenità simili, con lo scopo di ingraziarsi a proprio favore il regime di Hitler.Questa persona, considerando che il proprio gruppo dirigente non lo aveva mai fatto fino ad ora, chiedeva personalmente scusa per questa grave offesa alla rappresentante della comunità Ebraica presente nella sala.Mi domando, se questo documento esiste, e non ho dubbi in merito visto che nessun testimone ha smentito l'onesto denunciante, la Comunità Ebraica non ha nulla da dire?E' vero che la rappresentante degli ebrei ha ringraziato la persona pur dicendo che non era a conoscenza dei fatti, ma oggi, fino a quando i Testimoni non prenderanno una posizione di distacco dai capi di allora e quindi di scuse, torneranno ad iniziative pubbliche comuni?Personalmente mi auguro proprio di no!Sara Cremonini
Qualche giorno dopo il portavoce della congregazione locale ha risposto alla signora, inviando una lettera in cui si riportano, parola per parola, alcune frasi della rivista Svegliatevi! dell'8 luglio 1998. Ecco cosa si leggeva sulla Gazzetta del 30 marzo 2002:
Testimoni di Geovae documento nazistaGentile direttore,nel numero di venerdì 8 marzo, a pag. 17, nella rubrica "La voce dei lettori" è stata pubblicata una lettera a firma Sara Cremonini che desiderava una risposta riguardo ad un documento sullo sterminio nazista pubblicato dai testimoni di Geova nel 1933.A questo riguardo la pubblicazione dei testimoni di Geova "Svegliatevi" del 8 luglio 1998 a pag. 13 risponde ed esamina il perché di questa dichiarazione. Qui di seguito vi riporto il testo integrale di tale rivista."Dichiarazione". A motivo del cambiamento di governo e dei disordini che travagliano il paese, i testimoni volevano esporre con chiarezza la loro posizione.Con la "Dichiarazione" i testimoni smentirono recisamente le accuse di interessi finanziari o legami politici con gli ebrei.Infatti il documento affermava: «Siamo stati accusati falsamente di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli ebrei non hanno dato nemmeno un centesimo per la nostra opera».Avendo accennato alla situazione finanziaria, la "dichiarazione" proseguiva denunciando le pratiche disoneste dall'alta finanza. Diceva: «Sono stati gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell'alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni». Queste parole chiaramente non si riferivano agli ebrei in generale, e ci dispiace che siano state fraintese e considerate offensive.Qualcuno ha sostenuto che i testimoni di Geova condividevano i sentimenti di ostilità nei confronti degli ebrei comunemente espressi all'epoca nelle chiese tedesche. Questo è assolutamente falso. Nelle loro pubblicazioni o con la loro condotta tenuta durante il periodo nazista, i Testimoni rigettarono l'antisemitismo e condannarono il maltrattamento degli ebrei da parte dei nazisti. La dignità mostrata agli ebrei che subirono la stessa sorte nei campi di concentramento è una clamorosa smentita di questa falsa accusa. La "dichiarazione" definiva il carattere religioso dell'opera dei Testimoni, affermando: «La nostra organizzazione è a tutti gli effetti apolitica. Vogliamo soltanto insegnare la Paola di Geova Dio alla gente».Germano BertoncelliResponsabile stampaTestimoni di Geova
Vale la pena di osservare come in questa risposta vi sono alcune contraddizioni ed inesattezze. Il sig. Bertoncelli cita Svegliatevi! nel punto in cui si afferma che «con la "Dichiarazione" i Testimoni smentirono recisamente le accuse di interessi finanziari o legami politici con gli ebrei». Ma nella Dichiarazione non si si dice in nessun punto che i TdG fossero accusati di avere legami politici con gli ebrei. Smentirono invece di avere legami religiosi e finanziari con essi, affermando che con il loro rifiuto di Cristo gli ebrei erano contrari al "bene dell'uomo":
«Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli Ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli Ebrei non hanno contribuito alla nostra opera nemmeno con un centesimo. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale Salvatore del mondo, mentre gli Ebrei lo rigettano totalmente e negano con vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell'uomo. Ciò di per sé, dovrebbe costituire prova sufficiente a smentire ogni accusa che noi riceviamo sostegno dagli Ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono malignamente false e provengono certamente da Satana, il nostro grande nemico».
In Svegliatevi! queste parole vengono così commentate:
«Avendo accennato alla situazione finanziaria, la "Dichiarazione" proseguiva denunciando le pratiche disoneste dell'alta finanza. Diceva: "Sono gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell'alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni". Queste parole chiaramente non si riferivano agli ebrei in generale, e ci dispiace che siano state fraintese e considerate offensive».
Dato che i TdG in generale non hanno mai letto il testo completo della Dichiarazione, la Società può permettersi di scrivere quello che vuole, tanto nessuno può smentirla, a parte i cosiddetti "oppositori". Leggendo l'intero documento si comprende tuttavia che i dirigenti geovisti non avevano accennato solo alla situazione finanziaria. Nella Dichiarazione si legge non solo che i TdG si ritenevano seguaci di Cristo ma anche che le loro posizioni religiose erano completamente opposte a quelle degli Ebrei, poiché essi negavano con vigore che Cristo fosse il Salvatore del mondo, mandato per il bene dell'umanità; subito dopo Rutherford aggiungeva: "Sono stati gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno costituito l'Alta Finanza allo scopo di sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni".
Erano quindi gli Ebrei in generale ad essere considerati nemici dell'umanità, sia perché rigettavano il Salvatore sia perché opprimevano i popoli con la loro "alta finanza". Nella Dichiarazione - letta nell'immediato contesto - si comprende quindi con chiarezza che non si parlava solo degli "oppressori dell'alta finanza", come vuol far credere Svegliatevi!
Nel maldestro tentativo di difendersi, come è loro consuetudine, i TdG non possono evitare di tirare in ballo le chiese cristiane: "Qualcuno ha sostenuto che i testimoni di Geova condividevano i sentimenti di ostilità nei confronti degli ebrei comunemente espressi all'epoca nelle chiese tedesche". Quindi nelle chiese tedesche si sarebbe predicato comunemente l'antisemitismo e, secondo Svegliatevi!, gli unici a difendere gli ebrei sarebbero stati i TdG (si veda a questo proposito la tabella riportata in fondo alla pagina).
Nessuno nega che i TdG in generale non si fossero comportati con benignità e carità cristiana nei confronti degli ebrei. Qui si parla comunque delle parole contenute nella Dichiarazione dei fatti e non delle generiche accuse espresse da "qualcuno". Va comunque ricordato che gli insegnamenti dei TdG - in quel tempo - erano di assoluta condanna della religione ebraica, ritenuta uno strumento del demonio, al pari di tutte le altre fedi, mentre qualche anno prima le loro opinioni erano molto diverse e assai più positive (si veda la nota 4 in questa pagina).
Per altre informazioni sull'articolo di Svegliatevi!, copiato/incollato
dal responsabile dei TdG, si veda la pagina
Risposta a Svegliatevi!
di Sergio Pollina
dal responsabile dei TdG, si veda la pagina
Risposta a Svegliatevi!
di Sergio Pollina
...............................................
Qualche giorno dopo il Testimone che era intervenuto pubblicamente alla conferenza, chiedendo scusa agli ebrei presenti per il contenuto della "Dichiarazione dei fatti", scrisse nuovamente al giornale. Ecco la lettera pubblicata giovedì 4 aprile 2002:
Testimoni di Geova e questione semitaAlcuni chiarimenti su un documento del 1933presentato al governo nazistaSpettabile Direttore,Mi permetta di inserirmi per amore della chiarezza sullo scambio di lettere che Lei gentilmente ha pubblicato, sul tema “Deportazione e Sterminio” organizzato dalla Congregazione dei Testimoni di Geova di Modena.Sono il testimone che, a nome personale, ha chiesto pubblicamente scusa alla Comunità Ebraica di Modena, per un documento presentato dal Gruppo Dirigente dei Testimoni di allora al governo nazista nel 1933 chiamato “Dichiarazione dei Fatti”.A conferma di ciò che ho detto, riporto parte dell’articolo del Prof. Gustavo Corni, relatore ad una analoga manifestazione presentata dai Testimoni di Geova al Museo Storico di Trento, pubblicata sul quotidiano L’Adige del 1° marzo 2002. Dopo avere esaurientemente elencato le discriminazioni e violenze subite dai Testimoni nei campi nazisti afferma “Tuttavia una lettura così univoca finisce di lasciare in ombra alcuni aspetti del comportamento dei testimoni che non possono essere ignorati ... nella prima fase di ascesa del regime hitleriano i rappresentanti ufficiali (Corpo Direttivo) fecero una professione di parziale adesione al nazionalsocialismo … questo compromesso (del quale la mostra qui presentata non parla) non è privo di toni anti-ebraici”.Il Prof. Corni si riferiva alla “Dichiarazione dei Fatti”, dove al suo interno, oltre alle accuse contro gli affaristi ebrei che affamano e opprimono i popoli di molte nazioni, vi sono frasi contrarie alla neutralità non riportate nella rivista “Svegliatevi!” del 1988 che presenta, solo parzialmente, parte di quel documento. Viene infatti scritto “L’attuale governo della Germania si è schierato apertamente contro gli oppositori dell’Alta Finanza … questa è esattamente la nostra posizione … invece di essere contro i principi che sono propri dell’attuale governo tedesco, noi ci schieriamo decisamente dalla loro parte … gli stessi alti ideali condivisi e promulgati dall’attuale governo nazionale (nazista) vengono ribaditi e messi in grande risalto nelle nostre pubblicazioni”.Non si tratta di accuse anti-semite ma della mancata neutralità che ha portato ad un pesante distinguo anti-ebraico. Sono convinto che sia necessaria una obiettiva e attenta analisi di “quei momenti storici” da parte di chi guida l’Organizzazione dei Testimoni di Geova, che a tutt’oggi ne privilegia solo una chiave di lettura impostata sul martirio. Il danno a suo tempo era stato fatto, oggi bastava chiedere scusa.In conclusione invito la Sig.ra Cremonini, se interessata ad avere il documento integrale “Dichiarazione dei Fatti”, a richiederlo all’Addetto Stampa dei Testimoni di Geova presso la Sala del Regno di Via Marinuzzi.Maurizio Pederzini
Maurizio Pederzini accenna in questo suo intervento ad una conferenza tenutasi a Trento (si è trattato di un discorso seguito da un paio di testimonianze ed ai convenuti non era concesso di intervenire). Cliccando qui si può leggere l'articolo pubblicato sul quotidiano L'Adige che riporta le parole del prof. Corni ed anche una mia lettera inoltrata qualche giorno dopo al quotidiano trentino.
...............................................
I preti a Dachau, classificati secondo la nazionalità e la religione.
Statistica fatta in base a documenti trovati alla segreteria del campo.
Gli Austriaci vengono registrati come Tedeschi.
Appartenenza confessionale e religiosa
Tratto da Il campo di concentramento di Dachau 1933-1945, edito da Comitato Internazionale di Dachau, 1978, p.60.