La prefazione della TNM del 1967
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Cenni storici sulla Traduzione del Nuovo Mondo
La Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane venne presentata il 2 agosto 1950 all'assemblea internazionale dei Testimoni di Geova che si tenne allo Yankee Stadium di New York. La prima edizione ebbe una tiratura di 480.000 copie.[2] Nove mesi dopo, nel maggio 1951, fu pubblicata la prima revisione. Questa seconda versione venne incorporata nella cosiddetta "Edizione per lo studio" (vedere più avanti).
Il primo volume della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Ebraiche fu stampato nel 1953 e venne presentato alla seconda assemblea internazionale dei Testimoni di Geova nello Yankee Stadium. Conteneva i primi otto libri della Bibbia. Della prima edizione ebbe una tiratura di vennero stampate mezzo milione di copie.
Il volume II venne presentato nel 1955 a Chicago, Illinois, in occasione della prima di una serie di tredici assemblee di cinque giorni. Questo volume, con una prima edizione di 300.000 copie, conteneva i successivi nove libri della Bibbia.
Il volume III fu presentato nel 1957 come protagonista di una serie di assemblee di distretto dei testimoni di Geova tenutesi quell'estate. Questo volume conteneva i cinque libri poetici della Bibbia e la prima edizione ebbe una tiratura di 350.000 copie.
Il volume IV venne pubblicato nel 1958 e fu presentato all'assemblea internazionale dei testimoni di Geova nello Yankee Stadium. Conteneva i tre libri profetici di Isaia, Geremia e Lamentazioni e la prima tiratura fu di 300.000 copie.
Il volume V fu presentato nel 1960 a un'assemblea di distretto dei testimoni di Geova a Manchester, in Inghilterra. Conteneva i quattordici libri profetici da Ezechiele a Malachia e nella prima tiratura furono stampate 280.000 copie.
I volumi da I a V delle Scritture Ebraiche e la revisione delle Scritture Greche del maggio 1951 furono infine riuniti in un solo volume. In seguito questo volume ingombrante fu chiamato "Edizione per lo studio", ma veniva scherzosamente definito "Fat Boy" (ragazzo grasso) a causa del suo aspetto voluminoso, avendo quasi 3500 pagine.
La New World Translation in un solo volume, pubblicata nel 1963.
Mi riferirò in seguito a questa traduzione con l'acronimo "NWT del 1963".
La prima edizione completa riveduta venne pubblicata nel 1961, senza riferimenti marginali e di note a piè di pagina. In forma identica, questa versione venne pubblicata con leggere modifiche come "Seconda revisione" nel 1970.
Nel 1984 venne pubblicato un miglioramento del testo tradotto, un aggiornamento e un ampliamento dei riferimenti marginali. Questa edizione ha la nota editoriale – Riveduta nel 1984 – ed era disponibile anche in dimensioni più grandi, come "Aiuto per lo studio".
Nel mese di agosto 2013 è infine stata pubblicata in inglese l'ultima revisione - Revisione 2013 -, la n. 5. Dall'ottobre 2013 è stata pubblicata anche una versione leggermente corretta. La quantità di riferimenti marginali è stata notevolmente ridotta.
La Prefazione della TNM del 1967
La Traduzione del Nuovo Mondo (TNM) del 1967
Questa traduzione si basava sulla versione pubblicata in inglese nel 1961, versione che univa in un solo volume ma senza riferimenti marginali e note a piè di pagina, le precedenti traduzione in sei volumi.
La New World Translation del 1961, che è servita quale base per la traduzione italiana del 1976.
La traduzione italiana del 1967 riportava alle pagine 5 e 6 la seguente prefazione:
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Dettaglio della Prefazione:
Le parole evidenziate sono state utilizzate da alcuni critici dei testimoni di Geova, che li hanno accusati di aver inserito nel testo della TNM del 1967 delle note sussidiarie, dei commenti esplicativi, note e commenti tratti dalla NWT inglese in sei volumi, senza distinguere tali note dal testo biblico, trasformando così la TNM in una sorta di commentario in cui non si capisce più che cosa sia "parola di Dio" e quali siano invece le opinioni/interpretazioni della Torre di Guardia.
Ma è questo ciò che si intende con "espressioni delle note in calce" contenute nella traduzione precedente e "riportate nel testo principale dell'edizione in un solo volume" della TNM del 1967? No, non è questo il significato di queste parole. Vediamo innanzitutto cosa sono queste note.
Cosa sono le note in calce della TNM in sei volumi del 1960?
Il primo capitolo di Genesi nella NWT 1963.
Come si può vedere, vi sono molte note in calce, note che si riferiscono il più delle volte a come vengono tradotti i passi in manoscritti greci e latini, a varianti testuali presenti nei manoscritti e a possibili letture alternative. Per esempio, la nota d sul versetto 2 (“and God's active force”) dice che il passo potrebbe essere tradotto anche in altro modo: «Or, “God's spirit”...».
La prima pagina del vangelo di Giovanni, nella NWT in sei volumi del 1963.
Nella nota a si legge che la parola "Originally" (In origine), tradotta letteralmente sarebbe "In (At) a beginning", cioè "In principio". La nota c, sulla frase "and the Word was whit God" (e la Parola era con Dio), dice: «Letteralmente, "il Dio"».
Se ora noi prendiamo la TNM del 1967 e controlliamo come è stato tradotto l'incipit del vangelo di Giovanni, notiamo che queste note in calce sono state usate nella traduzione principale:
Un altro esempio tratto dal vangelo di Matteo capitolo 5. Ecco come questo passo veniva tradotto nella NWT del 1963:
La nota in calce dice che la parola “complete” (completi, completo) può essere resa anche “perfect” (perfetti, perfetto). La TNM del 1967 inserisce questa lezione alternativa nel testo, traducendo il passo in questo modo:
Si potrebbero fare moltissimi altri esempi del genere che rendono chiaro cosa sono le “espressioni delle note in calce” contenute nella traduzione precedente in sei volumi che sono state “riportate nel testo principale dell'edizione in un solo volume”, come si legge nella Prefazione: non si tratta di commenti aggiuntivi, o di note interpretative, ma semplicemente di lezioni letterali o alternative del testo, si tratta di altri possibili modi di tradurre. Le varianti testuali che erano riportate nelle note in calce della prima edizione della TNM sono state riportate nel testo, ma si tratta sempre di testo biblico, non di aggiunte al testo della Bibbia.
Alcuni hanno fatto affermazioni come questa: «Negli anni '60 ci fu pure l'inserimento delle note sussidiarie all'interno del testo biblico, senza distinzioni tipografiche, il che significa una “Bibbia” alterata nel testo stesso». In realtà, come abbiamo visto, le cose non stanno affatto in questo modo. Chi “usa” la Prefazione per farle dire cose del genere molto probabilmente non ha mai letto la TNM inglese in sei volumi, non sa cosa siano queste “note in calce”, e quindi fraintende completamente il senso di quanto è scritto in tale Prefazione.
Che dire dei passi dottrinalmente rilevanti?
Ci sono alcuni versetti in cui la TNM traduce in maniera diversa di altre Bibbie dei passi dottrinalmente rilevanti, inserendo nel testo un significato che andrebbe tutt'al più messo nelle note in calce. Ecco alcuni esempi:
Colossesi 1:14-17
Il passo di Colossesi 1:14-17 come viene reso nella TNM del 1967.
Il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova aggiunge al testo biblico la parola “altre” fra parentesi quadre allo scopo di far credere che Cristo sarebbe una creatura, una delle altre cose create.
Questo “altre” nella TNM del 1967 è stato forse inserito nel testo traendolo dalle “espressioni delle note in calce” contenute nella traduzione precedente in sei volumi? No, la precedente traduzione riportava anch'essa “altre” nel testo principale, addirittura senza mettere le parentesi quadre [3]:
Colossesi cap. 1 nella NWT del 1963.
Altro esempio - Matteo 26:26
TNM 1967
Come rendeva questo passo la TNM inglese del 1963? Ecco la riproduzione della pagina 115 di tale traduzione:
La nota a dice: «Or, “is”; in the sense of signifying, importing, representing». (Lett. “è” nel senso di significare, valere, rappresentare). La TNM del 1967 non ha quindi riportato nessuna nota in calce nel testo principale ma ha tradotto come la TNM inglese.
Questi due esempi non hanno quindi nulla a che vedere con quello che si legge nella Prefazione, e cioè che molte “espressioni delle note in calce” contenute nella traduzione precedente sono state “riportate nel testo principale dell'edizione in un solo volume”. Anzi, nell'edizione del 1950 la parola “altre” in Colossesi figurava come parte diretta del testo (senza parentesi quadre, il che è peggio) e anche in Matteo 26 si leggeva sempre “significa”, mentre “è” compariva nelle note.[4]
Questi esempi sarebbero attinenti se nell'edizione inglese del 1963 “altre” e “significa” fossero stati presenti nelle note e inseriti nel testo nell'edizione del 1967, ma così non è stato.
Altro esempio - Ebrei 1:6
Come rende questo versetto la TNM del 1967? Traduce “tutti gli angeli di Dio lo adorino” o “tutti gli angeli di Dio gli rendano omaggio”? La differenza è dottrinalmente significativa: l'adorazione va rivolta a Dio, mentre l'omaggio si può rendere anche alle creature. Se nella NWT del 1963 si fosse letto nel testo principale “tutti gli angeli di Dio lo adorino” e nella nota in calce “tutti gli angeli di Dio gli rendano omaggio” e se nella TNM del 1967 la nota fosse stata inserita nel testo principale e in calce avessero messo la lezione “tutti gli angeli di Dio lo adorino”, avremmo trovato un esempio di tale inserimento di “espressioni delle note in calce” tratto dalla NWT in sei volumi. Ma come stanno realmente le cose? Ecco la riproduzione della prima pagina della lettera agli Ebrei della TNM del 1967:
Il versetto 6 viene tradotto “tutti gli angeli di Dio lo adorino”, esattamente come nella TNM inglese del 1963:
Quando si citano le parole altrui...
Parlando dei TdG i critici fanno giustamente notare come spesso essi citino opere o scritti altrui, fraintendendone il senso e facendo dire agli autori citati cose diverse da quello che realmente essi hanno detto o intendessero dire.[5] Possiamo in questo caso dire la stessa cosa anche del modo in cui alcuni critici dei TdG hanno citato, fraintendendone completamente il senso, la Prefazione della TNM del 1967. Nessuno di questi critici è in grado di fornire anche un solo esempio che dimostri la veridicità delle loro asserzioni, e cioè che vi sia stato l'inserimento di “note sussidiarie” tratte dalla NWT in sei volumi nella TNM italiana del 1967, note che avrebbero alterato il testo biblico senza che vi fosse una distinzione tra il contenuto delle note e ciò che è l'effettiva “parola di Dio”. Non sono in grado di citare passi o brani esemplificativi semplicemente perché, come abbiamo visto, tali passi o brani non esistono.
Note:
[2] Questa traduzione si può visionare al seguente link: https://it.scribd.com/document/302671978/Watchtower-New-World-Translation-of-the-New-Testament-1950
[3] «Ogni volta che ricorre la parola “altre” nei succitati versetti è fra parentesi quadre nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, indicando che è stata aggiunta per completare il senso.» (Svegliatevi! 22/6/1966 p. 29).
[4] La nota avverte quindi che il testo biblico letteralmente dice “è” e non “significa”. La TNM in questo caso ha messo nel testo principale quello che in realtà avrebbe fatto meglio a mettere nella nota in calce. Hanno inserito nel testo l’interpretazione che essi danno di questa parola “è”, invece di tradurre “Questo è il mio corpo” e in nota scrivere che secondo loro quel verbo essere vorrebbe dire “significare”. Questo discorso tuttavia esula dallo scopo di questa pagina: quello che qui si vuole dimostrare è che non vi è stato alcun inserimento di note interpretative tratte dalla TNM in sei volumi inglese nella TNM del 1967. Anche in questo caso, infatti, la TNM italiana del 1967 traduce esattamente come la corrispondente edizione madre in lingua inglese. Quindi non si può usare nemmeno questo passo per far dire alla Prefazione quello che essa realmente non dice.