I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
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Tecniche di persuasione

TESTAMENTI


RELATIVO AI PROPRI FUNERALI:


Ci chiedi informazioni in merito alle disposizioni di ultime volontà relative ai funerali da parte di un fratello. Ti informiamo che il testamento olografo, cioè scritto di proprio pugno e sottoscritto dal testatore non può essere in alcun modo redatto da altri, nemmeno davanti a testimoni. L'unica forma possibile di testamento per coloro che sono analfabeti, o che non sono in grado di scrivere in maniera comprensibile le loro volontà, è quella di testamento pubblico davanti al notaio. Qualunque altra forma non potrebbe avere alcun valore e comporterebbe il rischio che le volontà espresse non vengano rispettare. (SSG:CMB 23.11.82)

Ci chiedete cosa fare qualora si verificassero problemi nel caso che un fratello analfabeta faccia testamento presso un notaio, in relazione al proprio funerale. Per dar luogo all'apertura del testamento, il notaio dev'essere certo dell'avvenuta morte, e ciò non richiede un lungo tempo, perché già dopo 24 ore, l'ufficiale dello stato civile può essere in possesso del certificato medico di morte che dovrà allegare al registro anagrafico di morte. Il notaio può pertanto avere notizia certa della morte in tempo relativamente breve.

Prima dell’accertamento medico della morte non si può procedere alla sepoltura e nemmeno al funerale. Se il notaio comprende l'urgenza potrà dare tempestivamente luogo all'apertura del testamento. Nel caso vi sia il pericolo che i parenti increduli facciano eseguire il funerale secondo il rito della falsa religione, mediante avvocato si può far uso dell’art. 700 e segg. del codice di procedura civile. Ciò darebbe tempo ad un pretore di accertare quali sono le ultime volontà del defunto e ordinare che i funerali vengano eseguiti nel rispetto di dette volontà. (SSG 15.4.82)

Riguardo il funerale del fratello ___ ci fa piacere sapere del vostro impegno nel cercare di far rispettare le ultime volontà in relazione al suo funerale secondo il culto e i princìpi cristiani della nostra confessione religiosa. Purtroppo, questo non è stato possibile a motivo dell’accanimento dei familiari. Allo stato attuale delle cose non c’è altro da fare, soltanto cercare di capire come questi problemi potevano essere prevenuti. Ogni caso è a sé e non si può generalizzare. Infatti, vi sono stati casi che sono stati risolti facendo vedere ai familiari la dichiarazione firmata delle ultime volontà del deceduto.

Inoltre, come viene spiegato nella circolare del 1.3.96, sarebbe bene consegnare una copia di tale dichiarazione anche ai parenti in modo che siano informati della volontà del loro caro. In altri casi si è dovuto interpellare le autorità per far rispettare la volontà del deceduto, rivolgendosi, tramite un avvocato, al pretore del luogo ai sensi dell’art. 700 del codice di procedura civile. Ad ogni modo, in tutti i casi è importante seguire attentamente le istruzioni, per prevenire eventuali possibili problemi, specialmente quando vi sono familiari contrari alla verità. Poi, trovandosi a dover prendere decisioni, è importante telefonare alla C.C., specificando la situazione che si è venuta a creare, per ricevere dettagliate informazioni che permetteranno di fare tutto il possibile per far rispettare la volontà del fratello deceduto. (SCA:SSB 27.11.99)

TESTAMENTO A FAVORE DELLA SOCIETÀ:


Ci chiedi in che modo madre e figlia testimoni di Geova. possono fare testamento a favore della Società. Gli unici parenti che hanno una quota dell’eredità in qualità di legittimari sono i parenti in linea retta: genitori, coniuge, figli, figli dei figli. Gli altri parenti come fratelli o sorelle non possono pretendere nulla per legge. Pertanto se le sorelle redigessero un testamento precisando che alla morte di una delle 2 l'altra diventerà erede, ma alla morte di entrambe sarà erede la Società, nessuno degli altri parenti potrà opporsi al testamento. Potranno scegliere tra il testamento OLOGRAFO e quello per ATTO DI NOTAIO. (Art. 601 Codice Civile) Il testamento olografo consiste in un documento redatto per intero a mano, datato e sottoscritto dal testatore. Il testamento per atto di notaio viene redatto dal notaio e conservato nei suoi archivi. Nel caso si rediga un testamento olografo sarebbe opportuno inviarne una copia per conoscenza alla Società. (SSG:CMB 15.3.83)

Secondo quanto disposto dall'art. 606 del Codice Civile, il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore. Ciò significa che le dichiarazioni testamentarie non possono essere scritte da altri né possono essere redatte a macchina. Se la persona che desidera fare testamento a favore della Società si trova nell’impossibilità di scrivere di proprio pugno è necessario avvalersi dell'opera del notaio. Il testatore dichiara la propria volontà al notaio il quale la mette per iscritto e successivamente ne dà lettura al testatore in presenza di 2 testimoni. Nel caso si volesse nominare la Società quale erede, ti preghiamo di farci pervenire una copia conforme all'originale del testamento, sia olografo che pubblico, cioè redatto dal notaio. (SSG 13.10.80)

Vi sono due tipi di testamento: il testamento olografo e quello presso notaio. Il 1° è più semplice e non comporta alcuna spesa. Consiste in una dichiarazione scritta direttamente a mano da testatore, sottoscritta dal medesimo e datata. Senza uno dei 3 requisiti sopraddetti il testamento olografo è nullo. Il testamento presso notaio è necessario quando la persona non sa leggere o scrivere o quanto teme di non sapere esprimere correttamente le proprie volontà o ritiene che il testamento possa essere scoperto e trafugato. Il notaio tiene nei propri archivi ogni testamento da lui redatto e ne garantisce la segretezza e la conservazione. In entrambi i casi sarebbe opportuno che la Società potesse avere una copia del testamento. Precisiamo che queste informazioni vengono date solo perché espressamente richieste ma non vogliono né devono apparire un suggerimento a testare in favore della Società. (SSG 11.2.82)


 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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