Tecniche di persuasione
OSPEDALI
FIGLIA RICOVERATA IN ISTITUTO RELIGIOSO:
Ma fino a quando nell'Istituto le provvedono semplicemente cure fisiche la cosa è personale. Non è una questione di cui si dovrebbe interessare un comitato giudiziario Naturalmente è buono incoraggiare il fratello a valutare la possibilità di far ricoverare la figlia in un altro Istituto in modo che questo non darebbe possibilità di inciampo ad eventuali fratelli deboli che venissero a sapere la cosa. Però anche in questo caso dobbiamo ricordare che la decisione finale riguarda il fratello. Egli dovrebbe considerare la cosa prevedendo la possibilità che la figlia possa prima o poi prendere parte a qualche funzione religiosa, facendo ricadere sul padre la responsabilità della cosa. (SCB:SSA 8.10.84)
Da quanto ci scrivi si comprende che i fratelli per essere operati devono fornire all'ospedale un certo quantitativo di sangue umano. Ciò implica che questi fratelli comprino il sangue richiesto da un Ente che lo fornisce e lo dona o rivende all'ospedale. È bene comprendere il punto di vista di Dio. Nell'antico Israele il sangue veniva utilizzato solo in sacrificio sull'altare, altrimenti doveva essere versato a terra.(Le 17:11-14) Rimanendo questa legge in vigore anche sotto il nuovo patto, il cristiano deve astenersi dal sangue. (Atti 15:29)
OSPEDALI CHE RICHIEDONO SANGUE:
Dobbiamo porci la domanda: Un cristiano che compra sangue, quindi diventa suo, e poi lo vende ad un altro o lo dona, può dire che si astiene dal sangue? Difficilmente! Vogliamo precisare che gli ospedali non hanno nessun diritto di richiedere che il paziente porti del sangue se vuole essere operato, questo diventerebbe un abuso della propria professione. Quindi è bene chiarire questo con l'ospedale e se rimangono rigidi sulle loro richieste, è bene rivolgersi ad altri ospedali. (SSE 9.3.82)
QUANDO NON È NECESSARIO PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DI VOLONTÀ
La C. del 16.4.93 non vuole invitare a presentare la dichiarazione di volontà quando non c’è alcun motivo per temere che sorga il problema del sangue. Per es., se un fratello dovesse fare una cura per alleviare dolori reumatici, potrebbe decidere di non consegnare alcuna dichiarazione e di presentarsi in qualsiasi ospedale ritiene opportuno senza dover avvertire il com. sanitario. Potrebbe essere tuttavia consigliabile presentare ugualmente la dichiarazione quando la persona si fa ricoverare non sapendo con precisione la causa del suo malessere.
Se è evidente una patologia in corso, a tal punto che si suggerisce il ricovero per accertamenti, è sempre consigliabile presentare la dichiarazione. Potrebbe risultare qualcosa di grave e di inaspettato. La cosa e ben diversa quando la persona sa già che cosa ha, ed è in grado di rendersi conto se la terapia a cui si sottopone esclude a priori il problema del sangue. Lo stesso vale quando la persona si sottomette periodicamente ad un check up generale in forma preventiva. Non c’è alcuna necessità di avvertire il locale com. sanitario. (20.3.95)