I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
Vai ai contenuti

Le dottrine

Russell, l'azoto e la resurrezione


Il numero di agosto 1994 della Bible Review, dedicava molto spazio al soggetto dell’interpretazione biblica. Nel trattare l’argomento relativo all’interpretazione fondamentalista della Bibbia, fra le altre cose diceva che:
........................................................
La lettura fondamentalista della Bibbia è pericolosa, poiché essa esercita la sua attrazione nei confronti di persone che la considerano come un prontuario con tutte le risposte ai problemi della vita. Una lettura del genere può essere molto ingannevole, offrendo un’interpretazione che può essere, sì, pia, ma è soltanto un’illusione, invece di spiegare con franchezza che la Bibbia non contiene necessariamente la risposta ad ogni problema. Senza perderci in molte parole, il fondamentalismo in effetti porta la gente ad una sorta di suicidio intellettuale. Esso fornisce delle false certezze, poiché confonde immancabilmente la sostanza divina del messaggio biblico con ciò che in effetti sono le sue limitazioni umane.
........................................................

Queste parole costituiscono un’eccellente descrizione dell’atteggiamento con il quale i testimoni di Geova, ma in misura certamente eccezionale il loro secondo presidente, si accostano alla lettura della Bibbia. Rutherford, come è noto, contravvenendo alle precise disposizioni del testamento di Russell, diede vita ad una seconda rivista, compagna della Torre di Guardia, con la quale introduceva nel Russellismo un neopaganesimo del tutto particolare. Il titolo della rivista era The Golden Age (L’Età d’Oro). Lo stesso titolo della nuova pubblicazione ricorda altre esperienze religiose, certamente non cristiane, ma molto più vicine alla mitologia greca. Rivelatore del suo concetto di vita eterna, distante anni luce dal cristianesimo ortodosso, dal cristianesimo biblico, è infatti quello che nel corso degli anni egli scrisse o fece scrivere sul processo di ripristino della perfezione umana nel “nuovo sistema”.  


Il pianeta Saturno, come veniva raffigurato
a p. 779 di The Golden Age del 10 settembre 1924

Nell’ultimo numero del 1919 della neonata rivista[1] apparve un articolo, attribuito alla penna di I.B. Alford, inserito nella rubrica “Scienza e invenzioni”, e intitolato La creazione si avvicina alla perfezione. In esso si spiegava scientificamente il perché la vita dell’uomo nei tempi antidiluviani poteva durare parecchi secoli.[2]

Uno dei motivi era la temperatura uniforme prevalente su tutto il pianeta e l’anello acqueo che lo circondava, proprio come ancor oggi circonda Saturno! La riprova del clima temperato esistente anche nelle regioni polari è data dal “fatto che sono stati ritrovati corpi di animali tropicali in perfetto stato di conservazione. Si è recentemente trovata un’antilope che nel suo stomaco aveva ancora erba verde non digerita”[3].

Ma, ecco cosa accadde che venne a turbare il perfetto equilibrio della natura una volta rottosi l’anello protettivo di acque che avvolgeva l’intera terra e che cadde su di essa con il Diluvio universale:
........................................................

Con il trascorrere del tempo durante le varie epoche della creazione terrestre, sia la temperatura che la composizione dell’aria subirono grandi cambiamenti. Si prenda, per esempio, il periodo carbonifero, quando l’eccesso di anidride carbonica dell’aria esistente a quel tempo provvedeva in abbondanza questo elemento indispensabile allo sviluppo delle foreste lussureggianti che allora ricoprivano l’intera terra, fino a che la diminuzione del carbonio, dovuta al suo assorbimento, pose fine allo sviluppo delle foreste.

Poiché a quel tempo non vi era vita animale la natura non poteva in alcun modo mantenere l’equilibrio delle condizioni atmosferiche come avviene adesso. Ciò causò la morte delle grandi foreste di quel tempo. Ma, poiché esse erano ricche di carbonio non si corruppero; poiché con le condizioni allora esistenti, in condizioni di poca ossigenazione, il decadimento completo non era possibile.

Con la discesa sulla terra della coltre carbonifera e della sua simultanea consumazione nelle vaste foreste della terra, furono poste le fondamenta dei grandi campi carboniferi, ancor oggi esistenti. Essi, in seguito alle alluvioni e alle valanghe furono poco a poco sepolti, e da lì vengono portati alla luce mediante gli scavi minerari odierni. Alla “fine dell’era”, quando l’aria fu liberata dal suo eccesso di carbonio e arricchita, invece, di una sempre crescente quantità di ossigeno, la terra cominciò a brulicare di miriadi di “creature viventi, uccelli dell’aria, bestiame, creature striscianti”, ecc.
........................................................


Foresta del Carbonifero (345-280 milioni di anni fa)

Dopo aver parlato della creazione di Adamo ed Eva e della loro caduta, l’articolo, quindi, continuava dicendo:
........................................................

È adesso necessario parlare nuovamente dei singoli componenti dell’aria, e della sua temperatura, poiché sono essi a determinare interamente la varietà e la profusione della vita sulla terra ed il grado della loro vitalità. La relativa assenza di azoto nell’atmosfera antidiluviana era dovuta al bassissimo grado di decadimento di quel tempo.

Ma con la distruzione pressoché completa della vita vegetale e animale al tempo dell’ultimo diluvio, l’aria si saturò di azoto, che è il prodotto del suo decadimento. L’aumento di azoto nell’aria, che è un sottoprodotto, ebbe l’effetto di sconvolgere il precedente stato di perfetto equilibrio. A riprova di quanto stiamo dicendo, si noti come cominciò immediatamente ad accorciarsi la vita umana. E, naturalmente, man mano che la morte e la corruzione aumentavano a causa del continuo accorciarsi della durata della vita, aumentava la presenza dell’azoto nell’aria fino all’attuale settantasette per cento del volume dell’atmosfera! Questa enorme quantità di azoto presente nell’aria ha necessariamente diluito la percentuale degli altri elementi, quali l’ossigeno e l’anidride carbonica.

Si capisce adesso molto bene che fu questa la causa immediata della brevità dell’esistenza umana subito dopo il Diluvio. Non solo l’aria si era più rarefatta, ma era anche inquinata, avvelenata, a motivo di tale contaminazione, divenendo in un certo senso apportatrice di morte ... A noi qui interessa soltanto richiamare l’attenzione sul fatto che questa sostanza non subisce nessun cambiamento nel processo della respirazione.

Esperimento condotti con molta cura hanno mostrato senza ombra di dubbio che nel processo della respirazione animale vi è un apprezzabile diminuzione di ossigeno ed un corrispondente aumento di anidride carbonica. Ma la quantità di azoto presente sia nell’aria pura che in quella (cosiddetta) impura rimane inalterata.

Così vediamo che l’azoto è un componente dell’aria che potremmo definire un “intruso”; ma prima di aver completato questa discussione, ci proponiamo di mostrare in che modo anche questa temporanea interferenza, allo stesso modo del permesso del male, alla fine avrà come risultato un grande beneficio per tutta l’umanità. In primo luogo essa ha affrettato quella che possiamo definire la “pena di morte”; e ciò di per se stesso ha rappresentato una benedizione per l’uomo in tutto il periodo in cui ha dominato il male e che adesso sta per terminare.

Infatti, in assenza di alcuna forma di cristianesimo e di qualunque reale conversione, una vita molto lunga soggetta soltanto all’influenza del male non avrebbe avuto altro risultato che rendere l’uomo ancor più corrotto. Tutti ci rendiamo facilmente conto che i bambini molto piccoli sono normalmente quasi del tutto immuni dai vizi che affliggono gli adulti.

Oltre a ciò, sembra adesso, in questo tempo caratterizzato dall’”aumento della conoscenza” che l’azoto, conservato nell’atmosfera, svolga anche delle importanti funzioni economiche in quanto contribuisce alla restaurazione della fertilità del suolo. In anni recenti gli agronomi hanno scoperto dei sistemi per estrarre questo elemento dall’aria e introdurlo nel suolo, dove è reso disponibile all’assorbimento da parte delle piante.

Questo processo viene svolto da alcune piante chiamate leguminose: fagioli, arachidi, varie specie di trifoglio, ecc., che, per un processo di osmosi, assorbono l’azoto dall’aria e lo immagazzinano in alcuni noduli radicali, dove esso viene amalgamato dall’azione di certi microbi che si trovano nel terreno, liberando così alcuni importanti elementi che sono subito assimilati dalle piante e che ne stimolano la crescita. ...

Infine, come pensiero conclusivo dev’essere dimostrato che la presenza dell’azoto nell’aria svolge anche un altro compito importante. La Bibbia dice che dev’esservi una resurrezione sia dei giusti che degli ingiusti. Il Salvatore stesso disse, “Non vi meravigliate di questo; poiché tutti quelli che sono nelle loro tombe ne verranno fuori”. Se prendiamo quest’espressione così come la leggiamo, essa dice che i morti ritorneranno alla vita.

Ma come accadrà questo?
Dobbiamo attenderci un ritorno dalla morte dei loro corpi corrotti?    Assolutamente no. Noi comprendiamo e crediamo in armonia a ciò che dice la Bibbia che i loro corpi non esistono più per il motivo che sono “ritornati alla polvere da dove provengono”.

   Dobbiamo allora attenderci che essi ritornino come esseri umani?
   Sì.
   Con carne ossa e tendini come un tempo?
   Proprio così.
   Da dove verranno i loro corpi?
   Dio, che li ritiene tutti nella sua memoria provvederà per loro i corpi necessari proprio come fece per il primo uomo Adamo.

Adesso, ritorniamo al discorso sull’azoto ed alla sua ulteriore funzione nell’atmosfera. Dicono i chimici che una parte considerevole del corpo umano è fatta d’azoto. Quindi nella resurrezione dei venti miliardi di morti della famiglia adamica che adesso dormono nella morte, sarà utilizzata una grande quantità di questo elemento che per il momento si trova disperso nell’atmosfera, prontamente disponibile proprio a questo scopo, nel processo della resurrezione generale dei corpi umani che, per il momento, dormono nella morte ma che, al “tempo opportuno”, ne “verranno fuori”. Inoltre, una conseguenza positiva di questo processo, e di quello summenzionato, di arricchimento del suolo, sarà quella di filtrare l’azoto dall’aria.

Questo ripristinerà la primitiva purezza proprio com’era nei giorni precedenti il Diluvio. In tali condizioni di purezza atmosferica, l’uomo, che respirerà l’ossigeno non più diluito e quindi pienamente efficace, vivrà approssimativamente mille anni. Inoltre, i frutti perfetti che saranno la diretta conseguenza dell’aumentata fertilità della terra, come abbiamo mostrato in precedenza, contribuiranno alla possibilità di vivere per sempre.

E questo è esattamente ciò che insegna la Bibbia, ed è proprio ciò che tutta l’umanità, senza eccezione alcuna, desidera.
Con il ritorno alla vita di miliardi di morti del genere umano dalla tomba, e con la sovrabbondanza di perfetta vegetazione che la terra produrrà in quel tempo, e con la distruzione totale dei microbi a motivo della discesa della coltre elettrica adesso così vicina a noi da essere quasi a contatto con essa, questa terra rovinata, intrisa di sangue delle lotte fratricide, diverrà veramente un Giardino dell’Eden[4].

    
Le pagine originali
(cliccare per ingrandire)
   
Questa è, quindi, «l’Età dell’Oro», un’età in cui la terra, ritroverà la sua originaria perfezione. Al lettore anglosassone non può non ricordare il paese di Utopia di Thomas Moore, o il “Paradiso perduto” di Milton[5].

Rutherford, quindi, portò con sé gli Studenti Biblici, in un mondo silvo-pastorale, arcadico, nel quale sarebbe stata restaurata proprio l’età d’oro, con abbondanza di cibi squisiti, di benessere, il tutto dovuto non all’intervento divino, se non marginalmente, bensì alla Scienza, della quale egli, da quell’ignorante sesquipedale che era, si abbeverava privo del benché minimo senso critico, ritenendo di scoprire ogni giorno verità trascendentali che rappresentavano, invece, l’abbiccì per qualunque studentello di chimica.

Rutherford, convinto di vivere nel tempo in cui la vera conoscenza sarebbe stata abbondante (Daniele 12:4), che lui riteneva essere la conoscenza scientifica, attingeva a piene mani a quella che lui considerava la nuova età dei lumi, per dimostrare così al suo popolo che aveva scoperto la chiave del mistero. Lui aveva capito perché l’uomo moriva, e lui aveva scoperto in che modo l’uomo avrebbe riguadagnato la vita eterna: mediante l’Azoto! Geova e Gesù Cristo sono importanti, ma l’Azoto lo è di più! Ecco la grande scoperta!
........................................................


I coniugi Curie, gli scopritori del Radio
........................................................
Ma, non dimentichiamo che il “giudice” era contemporaneo di due personaggi che, proprio in quel tempo, stavano donando alla scienza una delle sue più grandi scoperte: i coniugi Curie. Poteva l’ineffabile presidente non approfittare della scoperta del secolo e non utilizzarla nella sua teologia d’assalto? Certamente no. Ed ecco che anche il RADIO entra nella teologia della redenzione.

La stessa luce ci ha provveduto un’altra scoperta, fonte di quantità favolose di energia: il Radio. Quelli che hanno fatto esperimenti con questa sostanza asseriscono che esso prolunghi la vita della mosca della frutta, che è molto breve, di 700 volte. Se avesse lo stesso effetto sul genere umano, anche nelle condizioni attuali, esso prolungherebbe la vita di alcune persone fino a 49.000 anni e per altri fino a 70.000 anni.[6]

Per ritornare al discorso dell’azoto ... come abbiamo detto in precedenza esso si trasformerà da un elemento dell’aria che minaccia la distruzione della razza umana in un elemento vitale, essenziale, capace di stimolare la crescita della vegetazione in modo mai vista, consentendo all’uomo di riottenere la perfezione fisica che esisteva nel giardino dell’Eden dove l’uomo si nutriva di frutti perfetti e di cereali in grado di dare la vita eterna. Quanto è meravigliosa l’economia divina! Sono disponibili centinaia di migliaia di tonnellate di questo azoto per ettaro di terra; e poiché esso costituisce la medesima essenza dalla materia di cui è fatta la natura animale, i cinquanta miliardi di esseri umani che sono morti sin dall’inizio della creazione hanno arricchito il suolo che è rinvigorito dal loro apporto.

Fino ad ora, i costi dell’estrazione dell’azoto dall’aria per utilizzarlo a fini commerciali come fertilizzante sono stati proibitivi. Ma una nuova invenzione ha risolto ogni difficoltà, ed una fabbrica tedesca opera in questo settore con risultati brillanti avvalendosi del lavoro di 8.000 operai. Una fabbrica del genere opera anche in Svezia, ed il governo degli Stati Uniti ne sta realizzando una del costo di svariati milioni di dollari.

È ragionevole attendersi che i frutti in grado di dare la vita eterna matureranno e che le condizioni fisiche in grado di sostenere tale vita prevarranno immediatamente. Ogni cosa segue la legge naturale ... Prima del Diluvio la vita umana durava all’incirca 1.000 anni; e quando saranno restaurate le condizioni edeniche di cui abbiamo parlato, potremo subito vedere come gradualmente ci avvicineremo alla perfezione delle condizioni fisiche, man mano che tutte le altre condizioni di vita si adegueranno e, come predisse Beniamino Franklin, la vita dell’uomo si estenderà fino a mille anni ...

Secondo i dati a noi disponibili relativi alla lunghezza della vita umana prima del Diluvio, anche in quelle condizioni fisiche imperfette, e dove la luce solare non aveva il suo pieno vigore, la vita dell’uomo giungeva fino a quasi mille anni.

Ma ora, quando prevarranno le condizioni fisiche perfette, e quando il ghiaccio sparirà dalle regioni polari, cosa che possiamo attenderci entro i prossimi cinquant’anni se non prima; e dopo che il volume di azoto nell’aria sarà diminuito, facendo così che vi sia una percentuale di ossigeno molto più elevata per la purificazione dei polmoni e del sangue, e con l’azoto che riporterà al massimo la vitalità del suolo, stimolandone la sua capacità di produrre cibo in grado di sostenere la vita animale; con il grande incremento della scienza e della capacità mediche, con l’applicazione del radio e di altri strumenti atti al prolungamento della vita, il genere umano con la sua incrementata purezza di mente, di parole e azioni vivrà per sempre. Così possiamo logicamente dire che milioni ora viventi non morranno mai.[7]
........................................................
La pagina originale

(cliccare per ingrandire)

Quanto lontane sono queste parole e questi concetti anche dal cristianesimo di Russell. Pur con tutte le sue limitazioni e le sue astruserie, il fondatore della Società Torre di Guardia non avrebbe mai nemmeno lontanamente preso in considerazione una teologia della redenzione basata su siffatte elucubrazioni. Ci troviamo di fronte ad un individuo in profondo stato confusionale che mischia in un unico calderone tutto quello che sollecita la sua fantasia: le scoperte scientifiche[8],

i ritrovamenti archeologici, i ritrovati della medicina (come vedremo); e tutto trovava collocazione nella sua visione del futuro nel quale egli insieme ai “milioni” che non sarebbero mai morti, si collocava a pieno titolo.
........................................................

[1] The Golden Age, 24 dicembre 1919.

[2] Naturalmente, con l’avverbio “scientificamente” intendiamo riferirci alla “scienza” fondamentalista, a quella scienza, cioè che non può assolutamente essere presa in alcuna seria considerazione. Su quest’argomento si veda l’eccellente trattazione contenuta nel libro di Achille Aveta, intitolato Storia e dottrina dei testimoni di Geova, capitolo VI, sottotitolo Scientificità della Bibbia, pagine 143-155. Edizioni Dehoniane, Roma, 1994.

[3] Più di cinquant’anni dopo, lo stesso esempio veniva menzionato in una pubblicazione che ebbe grande successo alle assemblee internazionali “Pace in terra”, intitolata È la Bibbia realmente la Parola di Dio? A pagina 40 di questa pubblicazione (Brooklyn, 1969) era detto: “Erba verde e fiori, pienamente preservati, sono stati trovati negli stomaci di tali animali e fra i loro denti”.

[4] Naturalmente, questa “rivelazione” di come erano andate le cose nelle età preistoriche, che al tempo di Rutherford costituivano la “prova” provata dell’autenticità della narrazione biblica, allo stato attuale non solo non vengono più credute, ma, come di consueto, sono del tutto ignorate. Di recente, infatti, la Società ha trattato ancora una volta l’argomento, ma in un’ottica del tutto diversa. Se ne è occupata la rivista Svegliatevi! del 22 dicembre 1994, che dedica alcuni articoli all’atmosfera terrestre. Fra le altre cose, a pagina 4 la rivista dice: «L’ossigeno, naturalmente, è il gas essenziale per la vita che il nostro corpo assorbe mediante la respirazione. La percentuale di ossigeno nell’atmosfera è ideale per la vita sulla terra. Se diminuisse di molto saremmo colpiti da sonnolenza e alla fine perderemmo conoscenza.

Se tale percentuale salisse troppo, invece, si dice che persino i ramoscelli bagnati e l’erba della foreste prenderebbero fuoco [Questo è, ovviamente, in stridente contrasto con quanto detto da Rutherford, e cioè che nel millennio sarà proprio la presenza dell’ossigeno puro a consentire una durata di vita di mille anni] L’azoto è l’elemento ideale per diluire l’ossigeno, tuttavia questo gas non ha solo un ruolo passivo nel sostenere la vita. tutti gli organismi hanno bisogno di azoto per vivere ... Il fatto che l’atmosfera mantenga l’esatta proporzione di ossigeno e di azoto è una meraviglia [anche qui ci allontaniamo dalle rivelazioni del secondo presidente, secondo il quale sarebbe stata proprio la scomparsa del velenoso azoto nel nuovo ordine a garantire la vita eterna, e non il suo ‘esatto equilibrio con l’ossigeno’]».

[5] Va detto, a questo punto, che l’influenza di John Milton nella visione idilliaca della Società è stata sempre rilevante. Difatti, uno dei titoli della letteratura geovista è un libro del 1958 (1959 in italiano), intitolato proprio Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. È noto che un rilevante posto nella letteratura anglosassone del diciassettesimo secolo spetta a due opere del Milton, una del 1667, intitolata per l’appunto Paradiso perduto, e l’altra del 1671, intitolata Paradiso riconquistato.

[6] Ma, oltre al radio, anche la radio rappresentava un indicazione di estrema importanza del piano di Dio conosciuto solo da Rutherford. Difatti, poiché egli si servì estesamente di questo moderno ritrovato della tecnologia per propagandare i suoi sermoni in tutti gli Stati Uniti, ritenne di doverlo santificare in modo da far credere che se Marconi l’aveva inventata, era in effetti Geova che glielo aveva suggerito. The Golden Age del 26 marzo 1924 conteneva un articolo intitolato “Trasmettiamo la Verità”, e, al sottotitolo “La Radio e la profezia divina”, esso diceva: «Quando il grande Creatore creò l’universo, egli già sapeva che l’uomo avrebbe un giorno fatto uso della radio per trasmettere.

Questo egli già lo sapeva molto tempo prima di creare l’uomo. quando Egli circondò la terra dell’etere, che serve a propagare le onde radio e con esse la voce umana, Egli sapeva che esso sarebbe servito alla trasmissione dei messaggi in tutta la terra. A Lui va quindi tutta la gloria e l’onore ... Nel 1886 Edward Bellamy scrisse un libro nel quale ipotizzava che entro 125 anni l’uomo avrebbe potuto comodamente ascoltare a casa sua un sermone o un concerto da luoghi molto distanti. Egli basava i suoi calcoli in base all’uso allora in esistenza del telefono via cavo. Difficilmente la sua potrebbe considerarsi una profezia, ma semplicemente una deduzione basata su elementi tangibili.

Geova, mediante il suo profeta Giobbe, più di 3000 anni prima di quel tempo, aveva predetto la trasmissione di messaggi via etere. In quella profezia egli diceva: “Puoi mandar lampi perché vadano e ti dicano, Eccoci”. - Giobbe 38:35. Come avrebbe potuto Giobbe sapere con tanto anticipo che la radio era una possibilità futura? Era a motivo della sua sapienza superiore? Certamente no. Infatti egli non comprendeva ciò che scriveva. Fin dall’inizio Geova aveva disposto che la radio facesse parte integrante del suo piano. Egli spinse il suo profeta a scrivere in termini oscuri, ed al Suo tempo stabilito egli ha fatto sì che l’uomo lo portasse alla luce per il Suo buon proposito» (Cliccare qui per visualizzare l'originale).

[7] The Golden Age, 10 settembre 1924.  

[8] Rutherford era affascinato dal progresso, tanto da vedere in esso un sicuro segno dell’approssimarsi dell’Età d’oro, quello che oggi i Testimoni chiamano il “Nuovo sistema”. Nell’edizione del 13 ottobre 1920 di The Golden Age, a pagina 20, apparve infatti un articolo dal seguente tenore: «L’aumento del numero delle invenzioni, o la media alla quale esse ogni anno fanno la loro comparsa, indica qualcosa riguardo l’avvento della prossima nuova era, ed è quindi un buon metodo per calcolare il tempo del suo inizio. Tutti i grandi cambiamenti hanno piccoli inizi, e dapprincipio progrediscono molto lentamente.

Il periodo delle invenzioni e del progresso non fa eccezione a questa regola. Comunque, esso non è che una delle fasi del potente cambiamento che sta avendo luogo in tutto il mondo, facendo accadere ciò che non avremmo mai nemmeno sognato, in preparazione dell’Età d’Oro ... Questo ( ... ) indica il tempo approssimativo dell’inizio di questa era di invenzioni e dell’incremento del progresso della meccanica. L’improvviso balzo in avanti della curva di tale progresso si può calcolare all’incirca a dieci anni prima dell’esposizione Centenniale del 1876 ...

Quest’era di invenzioni ha prodotto molte sorta di macchine utili a risparmiare l’uomo dalla fatica. L’uomo e gli animali hanno per lungo tempo a cominciare da Adamo compiuto da soli tutto il lavoro. Per sei millenni, perciò, l’uomo ha “mangiato il pane con il sudore della sua fronte”, in armonia alla condanna pronunciata su di Adamo e sulla razza umana. Il settimo millennio, comunque, farà sì che tale condanna sia gradualmente rimossa mediante la saggia applicazione delle macchine che risparmieranno all’uomo il duro lavoro e che saranno appropriatamente utilizzate nella prossima età d’oro.

Dello stesso tenore era la Golden Age del 26 maggio 1920, che alle pagine 561, 562, accusava di scarsa perspicacia nell’intendimento della Bibbia il corpo degli insegnanti della scuola di Lancaster. Perché? Come diceva la rivista: «Nel 1828 il corpo insegnante di Lancaster, nell’Ohio, autorizzò la redazione della seguente lettera: “Ci fa piacere che lei possa utilizzare i locali della scuola per dibattervi questioni pertinenti; ma argomenti come la ferrovia e il telegrafo non possono esservi discussi. Non vi è nulla nella Parola di Dio al riguardo. Se Dio avesse voluto che le creature intelligenti viaggiassero alla tremenda velocità di quindici miglia orarie per mezzo del vapore, lo avrebbe chiaramente predetto mediante i suoi santi profeti. È un inganno di Satana per portare le anime immortali all’inferno”.

Vi sono molte cose nelle Scritture che gli Studenti biblici del 1828 non sapevano nemmeno che esistessero. Nessuno sapeva che il profeta Naum 2:3-6 forniva un’interessante descrizione di un treno ferroviario in movimento, fatto questo che sarebbe stato comunissimo al tempo dello stabilimento del regno del Signore sulla terra ... Così, quindi, quella brava gente di Lancaster si sbagliava nel pensare che le Scritture non abbiano niente da dire sulle ferrovie ... Dall’affermazione del profeta Daniele “Molti lo scorreranno e la vera conoscenza diverrà abbondante”, sir Isacco Newton si formò l’opinione che in un certo tempo l’uomo avrebbe viaggiato a cinquanta miglia l’ora. Per questo motivo l’infedele Voltaire si riferì a lui definendolo “un povero vecchio rimbambito”».

[Si veda anche questa pagina: Ippopotami coccodrilli...].

Questo è il sesto capitolo di uno studio che si può scaricare qui. Il materiale può essere liberamente usato per lo studio e l'approfondimento, con l'unica limitazione di citarne ogni volta la fonte.

 
   
       
Click sull'immagine per
accedere alla pubblicazione
Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
Torna ai contenuti