Le dottrine
La Pasqua e le citazioni della Torre di Guardia
Nel sito della Watchtower si legge questo, a proposito della Pasqua:
«La celebrazione della Pasqua, così com’è conosciuta oggi, non trova fondamento nella Bibbia. La sua storia dimostra cos’è effettivamente: una tradizione che trae le sue origini da antichi riti della fertilità. Ecco alcuni elementi che lo confermano.
- Nome: L’Encyclopædia Britannica dice: “Il sostantivo inglese Easter [Pasqua in italiano] ha un’origine incerta; Beda il Venerabile, un ecclesiastico anglosassone dell’VIII secolo, lo fece risalire a Eostre, divinità anglosassone della primavera”. Altre opere di consultazione lo mettono in relazione con Astarte, la dea fenicia della fertilità, che trova la sua controparte babilonese in Ishtar.»
Citano l’Enciclopedia Britannica (EB) che suggerisce che il nome Pasqua derivi dalla dea Eostre (secondo Beda il Venerabile). Citano poi una fonte non identificata che suggerisce un'origine alternativa "pagana" legata ad Astarte. Una rapida ricerca online identifica questa seconda fonte come Alexander Hislop, che scrive questo nel suo libro "The Two Babylons" (Le due Babilonie). Le idee di costui non sono supportate dalla maggior parte degli studiosi. Ecco cosa si legge su Wikipedia a proposito del libro di Hislop (grassetto aggiunto):
«Il testo è stato generalmente screditato dagli studiosi, tanto da essere definito un "tributo all'inesattezza storica e alla non-conoscenza del fanatismo religioso" con "cultura scadente, disonestà palese" e una "tesi insensata", e "un buon esempio di quegli scritti ideologici che adottano una interpretazione superficiale delle fonti al fine di sfruttarle a sostegno della propria ideologia".Sebbene gli studiosi abbiano dimostrato che il quadro presentato da Hislop era basato su un fraintendimento della Babilonia storica e della sua religione, il suo libro, "altrettanto sensazionalista, incendiaria e scandalosa come una famosa bufala protestante", rimane popolare tra alcuni fondamentalisti cristiani protestanti.Anche se ampiamente dotato di note, dando l'impressione di affidabilità, dei commentatori (in particolare Ralph Woodrow) hanno dichiarato che ci sono numerose idee sbagliate, invenzioni e gravi errori di fatto nel documento.»
Davvero una fonte autorevole!
Che dire poi della citazione tratta dalla EB? Anche qui omettono informazioni essenziali, per sostenere la loro ideologia. Ecco la citazione completa:
«Il sostantivo inglese Easter, parallelo alla parola tedesca Ostern, è di origine incerta. Un punto di vista, esposto dal Venerabile Beda nell'VIII secolo, era che derivasse da Eostre, o Eostrae, la dea anglosassone della primavera [Fin qui la citazione della WTS. Ecco il seguito, omesso dai TdG:] e della fertilità. Questa visione presuppone – così come quella che associa l’origine del Natale il 25 dicembre alle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno – che i cristiani si siano appropriati di nomi e festività pagane per le loro feste più importanti. Considerata la determinazione con cui i cristiani combatterono ogni forma di paganesimo (la fede in molteplici divinità), questa presunzione appare piuttosto dubbia. È ormai opinione diffusa che la parola derivi dalla designazione cristiana della settimana di Pasqua come in albis, una frase latina che era intesa come plurale di alba ("alba") e divenne eostarum nell'alto tedesco antico, precursore del tedesco moderno e del termine inglese. Il latino e il greco Pascha (“Pasqua”) forniscono la radice di Pâques, la parola francese per Pasqua» (https://www.britannica.com/topic/Easter-holiday).
La citazione incompleta della WTS è quindi fuorviante, in quanto fa credere che questa autorevole fonte sostenga la tesi dei testimoni di Geova, mentre una lettura completa della voce "Pasqua" nell'enciclopedia dimostra che non è affatto così.