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Le dottrine

I Testimoni di Geova e lo Stato secolare: un'analisi storica della dottrina

M. James Penton*

Traduzione italiana di un articolo pubblicato nella rivista universitaria Journal of Church and State



M. James Penton, Jehovah's Witnesses and the Secular State: A Historical Analysis of Doctrine,
Journal of Church and State, Volume 21, Issue 1, Winter 1979, Pages 55–72, https://doi.org/10.1093/jcs/21.1.55
Prefazione
A cura del traduttore

L’articolo qui tradotto è stato scritto nel lontano 1979 dal prof. M. James Penton, professore canadese di storia delle religioni all’Università di Lethbridge, in Alberta, Canada, a suo tempo anziano di congregazione nonché appartenente alla classe dell’“unto rimanente”, disassociato dai Testimoni di Geova per “apostasia” nel 1981, la cui esperienza è narrata qui https://www.infotdgeova.it/james-penton.html, e uscì sul Journal of Church and State, la rivista trimestrale accademica che si occupa di studi religiosi e scienze politiche, coprendo questioni relative al Primo Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, ed è pubblicata dalla Oxford University Press per conto del J. M. Dawson Institute of Church-State Studies.

Dato che è precedente la scomunica del professore di almeno due anni, il testo va letto in quel contesto: siamo di fronte ad uno studio scientifico onesto sull’evoluzione del pensiero dei Testimoni di Geova sullo stato secolare. Quando nel 1976 Penton pubblicò il libro Jehovah's Witnesses in Canada: Champions of Freedom of Speech and Worship, la rivista La Torre di Guardia del 1º aprile 1977 lo lodò, riferendo che “Penton argomenta in modo convincente, citando corrispondenza ufficiale e documenti dell’epoca”, poiché analizzava con metodo scientifico, sponsorizzandola, la persecuzione subita dai Testimoni canadesi fra le due guerre mondiali, e il suo lavoro di storico (nonostante le note ritrosie dell’organizzazione per gli studiosi universitari) verrà apprezzato, ma anche in tal caso, analizzando il testo, non non vi è traccia alcuna di apologia eccessiva nei confronti della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, anche lì dove riporta che gli adepti sono ligi e scrupolosi nell’osservanza delle leggi secolari, eccetto quando vanno contro le loro convinzioni.

Va anche notato che all’epoca il prof. M. James Penton, nonostante nella sua testimonianza abbia ammesso di aver coltivato già all’epoca non pochi dubbi legittimi sulle prassi organizzative della Watchtower Society, nonché su dottrine controverse – come la predicazione di casa in casa, la fissazione della leadership del movimento di fissare date relative ad Armaghedon come nel 1975, il porre un peso eccessivo relativo alla salvezza per opere e non per grazia e sulla cronologia che porta al 1914, basata sulla falsa data del 607 a.E.V., idea confermata dalla lettura del manoscritto dello studio di Carl Olof Jonsson, The Gentile Time Reconsidered –, era uno stimato membro della comunità geovista canadese, uno degli ideatori dei comitati sanitari che poi diverranno una prassi fra i Testimoni di tutto il mondo, e non ha voluto far trasparire il suo disagio interiore, la “crisi di coscienza” che lo attraversava, durante la stesura dell’articolo, che va inquadrata nel giusto contesto storico [NdT].

Durante il ventesimo secolo nessun singolo gruppo religioso ha subito persecuzioni con tale frequenza e gravità su una scala così ampia come le persone conosciute come Testimoni di Geova. Non solo sono stati vittime del nazismo, del fascismo, del comunismo e delle dittature in Asia, Africa e America Latina, ma migliaia di loro sono stati assaliti, arrestati, perseguiti, imprigionati e banditi per la loro fede in paesi democratici come il Canada, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.[1] Secondo l'autore cattolico William J. Whalen, solo gli ebrei sono stati sottoposti a un trattamento più terribile di quello dei Testimoni di Geova;[2] e la persecuzione degli ebrei è stata molto più localizzata di quella diretta contro i Testimoni.

Le ragioni della persecuzione dei Testimoni di Geova sono in genere comprese. È risaputo che rifiutano il servizio militare, non si uniscono a partiti politici, non votano, non ricoprono cariche pubbliche elettive e non partecipano ad azioni patriottiche come la cerimonia del saluto alla bandiera. Sono stati ripetutamente considerati nemici non patriottici dello stato secolare. Inoltre, poiché hanno costantemente descritto le altre religioni come appartenenti al Diavolo, sono severamente critici nei confronti dei sistemi commerciali del mondo e hanno condotto massicce campagne di predicazione e proselitismo, sono stati spesso visti come minacce per la società e l’ordine politico dei molti paesi in cui vivono.[3] Eppure, nonostante la loro notorietà e la loro sorprendente crescita dopo la seconda guerra mondiale,[4] nessuno fino ad ora ha fatto un attento studio storico delle basi dottrinali degli atteggiamenti dei Testimoni di Geova nei confronti dello stato per capire perché hanno preso posizioni che li hanno fatti entrare in conflitto con governi secolari con diversi orientamenti politici.

LA CONCEZIONE DI RUSSELL DELLO STATO

Il concetto dello stato secolare dei Testimoni di Geova è sempre stato basato sulla loro escatologia premillenaria come venne formulata inizialmente da Charles Taze Russell[5] (1852-1916), il primo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society e l'uomo attorno al quale i Testimoni, o gli Studenti Biblici Internazionali, come erano conosciuti fino al 1931, si svilupparono negli '70 del 19° secolo. Russell, influenzato dalle speculazioni avventiste sulla seconda venuta di Cristo, scoprì presto che la parola greca parousia, che si trova in Matteo 24:3, può essere intesa correttamente come "presenza" piuttosto che "venuta",[6] che è la traduzione dalla Versione Autorizzata della Bibbia del Re Giacomo. Come risultato di quella scoperta e di altri calcoli, Russell concluse che Cristo aveva iniziato una presenza spirituale e invisibile nella gloria celeste nel 1874.[7] Egli determinò anche che i “Tempi dei Gentili”, menzionati da Gesù in Luca 21:24, erano iniziati nel 606 a.C. e sarebbero terminati nel 1914 d.C. Poco dopo, a suo dire, la falsa religione e le repubbliche del mondo sarebbero stati distrutti e sarebbero stati sostituiti dal Regno millenario di Cristo.[8]

Nei primi numeri della Zion's Watch Tower (Torre di Guardia di Sion), che iniziò a pubblicare il 1° luglio 1879, Russell mise in chiaro che considerava le nazioni del mondo simili a bestie e al di fuori del favore di Dio. Ma fu solo quando scrisse i suoi famosi Studies in the Scriptures (Studi sulle Scritture), una serie di sei volumi prodotti tra il 1886 e il 1904, che descrisse con precisione la sua visione sullo stato secolare e il corretto rapporto dei cristiani con esso.

Nel primo volume, The Divine Plan of the Ages (Il Divin Piano delle Età), delineò il suo concetto di storia come una controversia tra Geova e Satana che era iniziata nell'Eden e si sarebbe conclusa alla fine del regno millenario di Cristo. Secondo questa tesi, Dio aveva originariamente dato il dominio sulla terra all'uomo perfetto; tale azione fu “la prima istituzione del Regno di Dio sulla terra”. Quando Adamo si ribellò, quel Regno cessò e da allora in poi non fu ristabilito “se non per breve tempo, in modo tipico, in Israele”. Tuttavia, i governi diversi da quello stabilito in Israele erano “permessi o ‘ordinati da Dio’ per uno scopo saggio”. Di conseguenza, all'uomo fu permesso di governarsi a modo suo in modo che la sua imperfezione e il suo malgoverno fossero una “lezione sull'eccessiva peccaminosità del peccato e provassero l'incapacità dell'uomo caduto di governare se stesso, anche con propria soddisfazione”. Quindi, poiché i governi dei Gentili erano “feroci, distruttivi, bestiali ed egoisti”, i cristiani dovrebbero aspettarsi la piena istituzione del Regno di Cristo come loro sostituto.[9]

Russell, tuttavia, guardò i governi gentili da un altro punto di vista. Ammise che anche i governi “bestiali” del mondo erano meglio di nessun governo, illegalità e anarchia. Sebbene Satana stesso governasse le nazioni, il suo controllo su di esse era limitato. Sebbene la corruzione e l'egoismo avessero messo da parte la giustizia, “tuttavia l'obiettivo apparente di tutti i governi mai organizzati tra gli uomini è stato quello di promuovere la giustizia e il benessere di tutto il popolo”.[10] Così, in attesa del ristabilimento del Regno di Dio sulla terra, come Cristo, anche i suoi seguaci dovrebbero obbedire in larga misura all'autorità secolare:
 
...né Gesù né gli apostoli hanno interferito in alcun modo con i governanti terreni. Al contrario, hanno insegnato alla Chiesa a sottomettersi a questi poteri, anche se spesso hanno sofferto a causa del loro abuso di potere. Insegnavano alla Chiesa ad obbedire alle leggi, e a rispettare coloro che detenevano l'autorità a motivo del loro ufficio, anche se non erano personalmente degni di stima; pagare le tasse loro stabilite e, a meno che non siano in conflitto con le leggi di Dio (Atti 4:19; 5:29), non opporre resistenza a nessuna legge stabilita. (Rom. 13:1-7; Matt. 22:21). Il Signore Gesù e gli apostoli e la Chiesa primitiva erano tutti rispettosi della legge, sebbene fossero separati e non partecipassero ai governi di questo mondo.[11]
È vero che Russell riteneva che gli Stati Uniti fossero benedetti, mentre altre nazioni gentili non lo erano. Inoltre, era molto amichevole nei confronti del sionismo. Scrivendo nel quarto volume, The Battle of Armageddon (La battaglia di Armaghedon), nel 1897, riguardo agli Stati Uniti, affermò: “In nessun altro paese il messaggio benedetto del raccolto - il piano dei secoli, i suoi tempi, le stagioni e i privilegi - è stato così libero nella sua proclamazione e così ampiamente e liberamente annunciato.”[12] Sentiva che Dio era direttamente responsabile:
 
È stato, crediamo, proprio per questo scopo che la provvidenza di Dio è stata, in una certa misura, su questo paese. C'era un lavoro da fare qui per il suo popolo che non poteva essere fatto così bene altrove, e quindi quando la mano dell'oppressione ha cercato di soffocare lo spirito di libertà, è stato ssuscitato Washington per guidare gli impoveriti ma audaci amanti della libertà verso l’indipendenza nazionale. E ancora quando la distruzione minacciava la nazione, e quando era giunto il momento per la liberazione di quattro milioni di schiavi, Dio suscitò un altro spirito coraggioso e nobile nella persona di Abraham Lincoln, che tolse le catene degli schiavi e conservò l'unità della nazione.[13]
 
Il caloroso interesse di Russell verso il sionismo derivava dalla sua ferma convinzione che durante l'età millenaria gli ebrei naturali avrebbero accettato Gesù come Messia e avrebbero ricevuto una benedizione speciale se fossero stati restaurati nella terra d'Israele.[14] Egli vide nel movimento sionista il primo risveglio dello spirito di Dio.[15] Quindi, si preoccupò di lasciare che lo spirito operasse a suo modo e tempo: predicò con tatto agli ebrei dalle loro stesse Scritture ebraiche piuttosto che dal Nuovo Testamento, in cui credeva così fermamente. Di conseguenza, fu molto rispettato da molti membri della comunità ebraica e fu acclamato e applaudito da un pubblico ebraico di circa quattromila persone – tra cui numerosi rabbini e direttori di giornali – nell'Ippodromo di New York il 9 ottobre 1910 per la sua previsione che il popolo ebraico sarebbe tornato in Palestina dopo il 1914. Alla fine del suo discorso guidò il pubblico riunito nel canto dell'inno sionista, “Hatikva”.[16]

Ma dal suo atteggiamento verso gli Stati Uniti o il sionismo non si dovrebbe presumere che Russell stesse promuovendo qualsiasi tipo di nazionalismo religioso. Se vedeva l'America benedetta in un modo speciale, non era perché Geova l'avesse scelta come nazione santa separata dalle altre. Era semplicemente che Egli era intervenuto nella sua storia, come aveva fatto in quella di alcune antiche nazioni pagane, per portare avanti il suo proposito nei confronti dei suoi servitori. Gli Stati Uniti, secondo Russell, non sarebbero sfuggiti alla rivoluzione e alle tribolazioni mondiali:

Eppure la nazione, in quanto nazione, non ha, e non ha mai avuto, alcun diritto sulla divina provvidenza. Il prevalere della provvidenza in alcuni dei suoi affari è stato solo nell'interesse del popolo di Dio. La nazione, come nazione, è senza Dio e non continuerà ad esistere quando, attraverso di essa, Dio avrà servito il suo saggio proposito per il suo popolo, quando avrà radunato "i suoi eletti". Allora i venti della grande tribolazione potranno soffiare su di essa, come sulle altre nazioni, perché, come loro, è uno dei "regni di questo mondo" che deve cedere il posto al Regno del diletto Figlio di Dio.[17]
 
Russell non considerava il sionismo solo come un altro movimento politico secolare. In ogni caso, anche se credeva che una teocrazia ebraica sarebbe stata infine ristabilita in Palestina, non pensava che, riguardo alla scelta della chiesa di Cristo, gli ebrei naturali avessero una preminenza sui gentili: “Dio, per mezzo degli Apostoli, non predicò alcun favore a Israele secondo la carne durante il periodo della selezione dell'Israele spirituale [la chiesa]; ma ha dichiarato che quando la compagnia dell'Israele spirituale sarà completa, il suo favore tornerà alla sua casa carnale”.[18] Così, lodando il sionismo e manifestando calore verso gli ebrei naturali, Russell non pensava di schierarsi con un movimento politico; piuttosto, era con il piano divino di Dio.

Secondo la sua stessa luce Russell era coerente. Per lui tutte le nazioni erano demoniache, senza Dio, e non dovevano essere sostenute attivamente dai cristiani. Ma ebbe difficoltà a determinare fino a che punto i singoli cristiani dovessero spingersi nell'obbedire allo stato quando venivano chiamati a compiere atti che, secondo lui, erano generalmente impropri ed immorali. Per esempio, in The New Creation (La Nuova Creazione), volume sei di Studies in the Scriptures, consigliò attentamente agli Studenti Biblici di evitare di votare, ricoprire cariche pubbliche e fare il servizio militare. I membri della Nuova Creazione, cioè la chiesa, dovrebbero considerarsi come “stranieri e pellegrini qui, e in una certa misura alieni e stranieri”.[19] Eppure, come già indicato, Russell credeva fermamente che Dio avesse concesso alle nazioni il temporaneo diritto di governare e che i "poteri superiori" di Romani 13:1 – a cui i cristiani dovevano essere soggetti come “ordinati da Dio” – erano i governi secolari. Secondo Russell, se i governi dovessero esigere che i cristiani votassero o fossero arruolati per il servizio militare, essi dovrebbero conformarsi. Riguardo al voto scrisse:
 
È stata proposta una legge che costringerebbe tutti gli uomini a votare. Ogni qualvolta tale legge sarà approvata, le Nuove Creature, restandovi soggette, dovranno obbedire, e ciò senza mormorare. E nell'esercitare questo requisito dovrebbero usare il loro miglior giudizio e votare per coloro che considerano i migliori candidati.[20]
 
Riguardo al servizio militare ragionò:
 
È vero, il governo non sempre può esentare coloro che si oppongono alla guerra dal parteciparvi, sebbene in passato sia stata fatta una disposizione molto gentile di questo tipo per alcuni che, come noi, credono che la guerra sia ingiusta; vale a dire, gli amici quaccheri, esentati dal servizio militare in base a leggi particolarmente generose. Tuttavia, potrebbe essere richiesto di svolgere il servizio militare, indipendentemente dal fatto che votiamo o meno; e se richiesto saremmo obbligati a obbedire ai poteri che sono, e dovremmo considerare che la provvidenza del Signore aveva permesso la coscrizione e che era in grado di annullarla per il bene di noi stessi o di altri. In tal caso riterremo non inopportuno fornire una spiegazione parziale agli ufficiali preposti, e richiedere un trasferimento al reparto medico di ospedale, dove i nostri servizi potrebbero essere utilizzati con il pieno consenso delle nostre coscienze; ma anche se costretti a servire nei ranghi e ad usare i nostri fucili, non dobbiamo sentirci obbligati a sparare a un nostro simile.[21]
 
È abbastanza certo, tuttavia, che le opinioni di Russell nei confronti dell'autorità secolare si siano indurite negli ultimi anni della sua vita. Lui e i suoi stretti collaboratori erano inorriditi dal terribile bagno di sangue portato dalla prima guerra mondiale e, soprattutto, dal sostegno del clero al reclutamento militare, in particolare in Canada. Col passare del tempo, ha sottolineato più fortemente i principi del servizio militare non combattente e dell'obiezione di coscienza. La rivista Watch Tower (La Torre di Guardia) presentava articoli antimilitaristi e anticlericali sempre più aspri che descrivevano la guerra e i suoi sostenitori come appartenenti al Diavolo.[22] Di conseguenza, a Russell fu negato l'ingresso in Canada come straniero indesiderabile pochi mesi prima della sua morte nell'autunno del 1916.[23]
LA REINTERPRETAZIONE DI RUTHERFORD DI ROMANI 13: 1-7
E LA CONSEGUENTE DENIGRAZIONE DELLO STATO
 
Il successore di Russell come presidente della Watch Tower Society, Joseph Franklin Rutherford (1869-1942), già avvocato del Missouri e giudice part-time,[24] continuò la politica del suo predecessore e durante il 1917 e l'inizio del 1918 pubblicò una serie di trattati e libri ampiamente distribuiti che esprimevano l’orrore degli Studenti Biblici per le nazioni, la prima guerra mondiale e il clero. Quelle pubblicazioni – Bible Students Monthly e The Finished Mystery – misero presto nei guai i loro editori e distributori. Nel gennaio 1918 entrambe le pubblicazioni furono bandite in Canada,[25] e lo stesso fu vero per tutta la letteratura della Watch Tower più avanti nell'anno.[26] Negli Stati Uniti, Rutherford e sei colleghi funzionari della Watch Tower Society furono accusati di cospirazione ai sensi dell'Espionage Act, sono stati condannati e condannati a venti anni di reclusione ad Atlanta, in Georgia. Un ottavo fu condannato a dieci anni.[27] Singoli Studenti Biblici americani furono arrestati, assaliti, impiastricciati di catrame e piume, e cacciati dalle loro comunità.[28] Studenti Biblici che rifiutarono il servizio militare furono brutalmente trattati negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna.[29]

I primi insegnamenti di Russell e la convinzione degli Studenti Biblici di dover essere soggetti alle autorità superiori di Romani 13:1 causarono ulteriori problemi. Molti Studenti Biblici non sapevano come comportarsi riguardo ai divieti sulle pubblicazioni della Watch Tower. In Canada alcuni nascosero tali pubblicazioni, altri le distrussero e altri le consegnarono volontariamente alla polizia.[30] Una minoranza di Studenti Biblici fu severamente critica nei confronti di Rutherford e dei suoi sostenitori per la loro posizione militante contro la guerra.[31] Ma anche la stessa dirigenza della Watch Tower Society fece alcuni sforzi per piegarsi alla volontà dei “poteri costituiti”. Rimosse le pagine 247-253 da The Finished Mystery “per compiacere coloro che avevano assunto la posizione di censore” e The Watch Tower del 1° giugno 1918 appoggiò una risoluzione del Congresso secondo cui il 30 maggio di quell'anno sarebbe diventato un giorno di preghiera e supplica negli Stati Uniti. Inoltre, ringraziò per la promessa vittoria degli Alleati sulle Potenze centrali europee.[32]

Reazioni contrastanti rispetto all'autorità secolare da parte sia degli Studenti Biblici ordinari che dei loro direttori causarono costernazione e divisioni nei loro ranghi. Durante gli ultimi mesi del 1918 e la prima parte del 1919, il movimento degli Studenti Biblici sembrava esser praticamente morto. Da quell'epoca i Testimoni di Geova hanno considerato il periodo come quello della cattività babilonese, specialmente per quanto riguarda la questione delle autorità superiori.[33]

Tuttavia, quando Rutherford e i suoi compagni furono rilasciati dal penitenziario di Atlanta nel marzo 1919,[34] non tardarono a ripudiare gli atti di compromesso in tempo di guerra con le autorità secolari come fuorvianti e moralmente sbagliati.[35] Da allora in poi le pubblicazioni della Watch Tower, in particolare la rivista Golden Age, sferrò aspri attacchi alle autorità secolari in un modo che Russell non aveva mai fatto.[36] Eppure la questione delle autorità superiori evidentemente continuò a causare problemi dottrinali tra gli Studenti Biblici fino al 1929, quando la Watch Tower, nei suoi numeri del 1° giugno e del 15 giugno, sviluppò una posizione completamente nuova rispetto alla natura delle potenze superiori.

In due articoli non firmati, che erano semplicemente intitolati “The Higher Powers” e “The Higher Powers (Part 2)”, la Watch Tower sosteneva che “l'istruzione del tredicesimo capitolo di Romani è stata a lungo applicata male” ed era stata “la base per la falsa dottrina del ‘diritto divino dei re’ o dei governanti di governare e opprimere il popolo”. Quindi, ragionò che Romani 13 si applicava alle autorità all'interno della chiesa e non ai governi dei Gentili.[37]

Parte della base della nuova dottrina era la difficoltà pratica che gli Studenti Biblici avevano affrontato e stavano affrontando rispetto alle leggi di varie nazioni e alle loro suddivisioni politiche. In alcuni pochi paesi sono stati confrontati con leggi sul servizio militare obbligatorio, mentre negli Stati Uniti, in Canada e in Germania sono stati spesso perseguiti per aver predicato di porta in porta in violazione delle ordinanze locali di vendita ambulante o delle leggi sull'osservanza della domenica.[38] Tuttavia, nel 1929 avevano concluso che la Bibbia proibisce chiaramente il coinvolgimento nella guerra e credevano fermamente di avere una missione divina di predicare la buona notizia del regno di Cristo a prescindere dall'opposizione.

Rispetto al servizio militare, la rivista Watch Tower ha quindi chiesto: “Dio ha delegato il potere a questi governi [secolari] di ordinare agli uomini di uccidersi a vicenda, e gli unti figli di Dio sono tenuti a obbedire alle leggi del paese che richiedono l'uccisione, quando allo stesso tempo la stessa legge di Dio comanda che egli [sic] non uccida?” Quindi, in risposta a tale domanda, affermava: “Se il figlio di Dio fa la guerra e uccide deliberatamente, si preclude l'ingresso nel regno [dei cieli], secondo la legge di Dio”.[39] Rispettando la predicazione, la Watch Tower si chiedeva come gli Studenti Biblici potessero considerare le leggi nazionali ordinate da Dio. La legge fondamentale degli Stati Uniti dichiarava che l'uomo aveva il diritto di esercitare la sua religione come voleva; in Russia non si poteva “predicare affatto il vangelo senza un permesso del governo”.

Inoltre, alcuni legislatori statali negli Stati Uniti avevano emanato una legislazione che stabiliva “che il Vangelo non può essere predicato in determinati luoghi o in determinate condizioni” e, di conseguenza, le autorità statali avevano arrestato e punito quegli Studenti Biblici che avevano tentato di predicare esso. Pertanto, il giornale degli Studenti Biblici chiedeva: “È possibile che Dio abbia delegato a queste varie nazioni il diritto e l'autorità di fare e far rispettare leggi che sono in contrasto con e in deroga alla sua volontà espressa?”[40]

Tali domande portarono a una nuova esegesi radicale. La Watch Tower affermava che il potere di Dio era supremo, ma secondo Matteo 28:18, tutto il potere era stato dato al Cristo. Sottolineò anche, tuttavia, sulla base di Marco 13:34, che Gesù poteva delegare parte di quel potere. Quindi sostenne: "La parola 'potere' è tradotta dal greco exousia; e l'argomento di Paolo esposto nel testo e nel contesto [di Romani 13] mostra che il potere ivi menzionato si riferisce all'autorità che è posseduta nell'organizzazione di Dio.”[41]

Dopo aver citato altri testi di prova a sostegno di questa affermazione, la rivista degli Studenti Biblici continuava a discutere il ruolo della chiesa, la posizione dei singoli cristiani nella disposizione di Dio e l'ordine nella sua organizzazione. Iniziò quindi un esame versetto per versetto di Romani 13 e altri passaggi biblici che erano stati a lungo utilizzati per sostenere la tesi secondo cui i cristiani dovrebbero essere obbedienti alle autorità secolari.

Di tali passaggi, forse il più difficile dal punto di vista della nuova esegesi era 1 Pietro 2:13,14: "Sottomettetevi a ogni ordinanza umana per amore del Signore: sia essa al re, come supremo; o ai governatori . . . ." Ma fu affermato che il riferimento di Pietro a "ogni ordinanza dell'uomo" significava ogni comando dato dagli uomini all'interno della chiesa. Il "re" doveva essere inteso nel senso dell'uomo Gesù, e dei "governatori", gli apostoli. Poiché, si sosteneva, 1 Pietro 2:14 affermava anche che i governatori inviati dal re "sono inviati da lui per punire i malfattori e lodare coloro che fanno il bene". E, chiedeva retoricamente la rivista Watch Tower: "Chi ha sentito parlare del governatore o governatore di una nazione gentile che loda coloro [che fanno bene] a causa della loro piena e assoluta obbedienza e fedeltà al Signore Dio e al Signore Gesù Cristo?”[42] Romani 13:6 “Per questo motivo pagate anche il tributo: poiché sono ministri di Dio, dedicati continuamente a questa stessa cosa” sembrava anche essere un testo problematico. La rivista Watch Tower ammise che “il fatto che l'apostolo parla di pagare le tasse è stato considerato un argomento forte ed è stato usato per dimostrare che l'intero capitolo fa riferimento ai poteri dei Gentili.” Tuttavia, per applicare Romani 13 ai poteri all'interno della chiesa piuttosto che alle nazioni, ragionava in questo modo: “Le parole del testo, ‘per questo pagate anche le tasse’, sembrano un'affermazione tra parentesi e inserita solo per rafforzare l'argomentazione dell'apostolo. Per quale motivo paghi le tasse? Per amor di coscienza; per il motivo che è giusto pagare per il servizio che si riceve”.[43]

Le conseguenze della nuova dottrina delle autorità superiori per gli Studenti Biblici-Testimoni di Geova furono grandi. Sulla base degli insegnamenti di Russell, avevano creduto di avere una responsabilità nei confronti dei governi secolari e, quindi, avevano spesso affrontato dilemmi morali sul problema di determinare cosa appartenesse a Cesare e cosa appartenesse a Dio. Ora, dopo la pubblicazione degli articoli, “The Highter Power”, nel 1929, oltre a obbedire alle leggi fiscali “per pagare i servizi ricevuti”, non si sentivano praticamente obbligati ad alcuna autorità secolare. Così condannarono i governi umani di ogni tipo e dichiararono fondamentalmente satanica qualsiasi legge che non considerassero rientrante nel quadro dei principi biblici. Persino il diciottesimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, che decretava il divieto nazionale delle bevande alcoliche, era ritenuto un'imposizione impropria alla libertà cristiana.[44]

Ma, cosa molto più importante, come risultato diretto della nuova dottrina dei poteri superiori, i Testimoni di Geova presero una posizione militante contro il nazionalismo e gli esercizi patriottici. Nel Terzo Reich si rifiutarono di gridare “Heil Hitler” e divennero i primi bersagli della terribile persecuzione nazista.[45] Negli Stati Uniti subirono centinaia di casi di violenza di massa nel periodo dal 1940 al 1943 a causa del loro rifiuto di salutare la bandiera.[46] Durante la seconda guerra mondiale furono banditi in un certo numero di nazioni alleate, incluso il Canada.[47] Eppure la loro devozione al loro credo di fronte ad arresti, violenze, torture e morte fu notevole. Come conseguenza della dottrina sulle autorità superiori del 1929, erano determinati a rifiutare l'obbedienza impropria alle autorità empie in qualsiasi circostanza.
 
Per quanto preziosa fosse la dottrina del 1929 nel rendere impavidi i Testimoni di Geova di fronte alla persecuzione, tuttavia causò loro seri problemi sia pratici che dottrinali. In primo luogo, li ha esposti all'accusa di sedizione, anche in democrazie come l'Australia, il Canada e gli Stati Uniti. In secondo luogo, quando i Testimoni si sono appellati ai tribunali per difendersi dalle accuse, cosa che hanno fatto, si sono messi nella posizione dottrinale alquanto scomoda di appellarsi alle agenzie dei governi satanici per la protezione delle loro libertà civili.

Sul secondo punto, i Testimoni di Geova sono stati alquanto ambivalenti. Sebbene condannassero i loro persecutori, continuarono ad avere un rispetto positivo per molti aspetti dell'autorità secolare. Come avvocato e a volte giudice, Rutherford non ha mai perso la stima per il processo legale. Lui e i Testimoni nel loro insieme erano piuttosto disposti a mostrare rispetto per le bandiere americana e britannica come simboli di libertà, purché non fosse loro richiesto di salutarle.[48] Le riviste della Watch Tower Society pubblicavano spesso articoli che lodavano la Carta dei diritti degli Stati Uniti e la tradizione libertaria.[49] Così, come l'apostolo Paolo, che hanno usato come esempio, ovunque e quando possibile i Testimoni di Geova si sono appellati ai Cesari secolari del mondo moderno per “difendere e stabilire legalmente [la loro predicazione] della buona notizia”.[50]

Naturalmente i Testimoni potevano sostenere e sostennero che il loro evangelismo pubblico era basato su un lungo precedente nel mondo cristiano. Inoltre, sebbene non si sentissero in dovere di obbedire a leggi secolari che non fossero direttamente in armonia con la loro legge divina, non erano rivoluzionari. Credevano che, se possibile, sarebbero rimasti in pace con tutti gli uomini e avrebbero fatto del bene ai loro nemici. Quindi, come tattica per raggiungere quei fini, potevano e lo fecero legittimamente sostenere che avrebbero obbedito a tutte le leggi umane che non erano in conflitto con la volontà di Dio – un punto sottile ma importante.[51]

Negli appelli ai tribunali degli Stati Uniti i Testimoni ebbero un notevole successo. Durante la fine degli anni '30 e persino durante la seconda guerra mondiale, la Corte Suprema degli Stati Uniti riconobbe più volte il loro diritto costituzionale alla libertà di religione. Ad esempio, il 3 maggio 1943 la Corte decise dodici casi su tredici a loro favore.[52] Nel caso Murdock v. Pennsylvania[53] capovolse la propria posizione come affermato in Jones v. City of Opelika e ritenne che i Testimoni non potevano più essere perseguiti per distribuzione di letteratura religiosa nelle strade della città senza pagare le tasse di licenza. Ancora più importante, il 14 giugno 1943 si ribaltò nuovamente nel caso West Virginia Board of Education v. Barnette[54] e decise che i bambini Testimoni non potevano essere espulsi dalle scuole pubbliche per essersi rifiutati di salutare la bandiera degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, in Taylor v. Mississippi,[55] dichiarò che le idee e le attività dei Testimoni di Geova non erano sediziose.

In altri paesi democratici, hanno anche sperimentato vittorie giudiziarie. Lo stesso giorno in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti emise i suoi verdetti nei casi Barnette e Taylor, la Corte Suprema dell'Australia stabilì che un divieto contro i Testimoni di Geova in quel paese era illegale.[56] Dopo la seconda guerra mondiale, i Testimoni canadesi iniziarono una lunga campagna ottenere le libertà civili nella provincia del Québec. Non solo hanno combattuto con successo una serie di casi davanti alla Corte Suprema del Canada, ma hanno anche lavorato per apportare cambiamenti nella legislazione che disciplina i ricorsi a quella corte e hanno portato avanti importanti campagne di petizioni per l'emanazione di una carta dei diritti canadese.[57]

Quando i Testimoni ottennero numerose vittorie giudiziarie nella loro ricerca per ottenere la libertà per se stessi e il loro messaggio, il paradosso inerente alla loro posizione, basata sulla dottrina dei poteri superiori del 1929, divenne sorprendentemente evidente. Se i governi secolari erano completamente al di fuori del favore di Dio, come era possibile che almeno alcuni di loro stessero arrivando a riconoscere e persino a proteggere i Testimoni di Geova nelle loro persone e attività?
 LA LETTURA DELLA WATCHTOWER DEL 1962, L'OPZIONE E  
L'AFFINAMENTO DELL'INSEGNAMENTO DI RUSSELL
 
Come risultato di questo problema dottrinale, posto dai loro stessi successi piuttosto sorprendenti davanti ai tribunali dei paesi democratici, i Testimoni hanno riesaminato il loro pensiero sulla natura dell'autorità secolare e il rapporto del cristiano con essa. Nel 1962 la rivista Watchtower pubblicò una serie di articoli con i quali i Testimoni di Geova tornarono ufficialmente a una posizione dottrinale sulla questione molto simile a quella che era stata esposta da Russell.

Il primo di questi articoli, intitolato “‘Be in Subjection’ – To Whom?” (“‘Siate sottomessi’: A chi?”),[58] trattava di Tito 3:1, che, secondo la Traduzione del Nuovo Mondo (TNM) dei Testimoni, recita: “Continua a ricordar loro d’esser sottoposti e di esser obbedienti ai governi e all'autorità quali governanti, di esser pronti per ogni opera buona”. Dopo aver menzionato brevemente diverse rivoluzioni moderne e gli sforzi rivoluzionari infruttuosi degli ebrei del primo secolo nel loro tentativo di rovesciare l'autorità romana, l'articolo sosteneva che il testo richiede l'obbedienza cristiana ai governanti secolari. Poi chiese: “Ma in effetti non è pericoloso per l’insegnamento, la moralità, l’adorazione e le attività della congregazione che i cristiani siano sottoposti ai governi politici e alle autorità di questo mondo di cui Satana il Diavolo è l’invisibile ‘principe’ e ‘dio’?” Nel rispondere a questa domanda la rivista Watchtower affermava che il rapporto del cristiano con le autorità secolari può essere compreso guardando a situazioni simili. Sottolineava che secondo l'apostolo Paolo le mogli dovevano obbedire ai loro mariti e gli schiavi del I secolo obbedire ai loro padroni. Ma la loro sottomissione era relativa piuttosto che assoluta, poiché nessuno dei due doveva obbedire ai loro signori umani in violazione della legge divina. Di conseguenza, lo stesso principio regolava la condotta del cristiano nei confronti dello Stato.

In articoli successivi[59] la Watchtower ripudiò l'esegesi del 1929 di 1 Pietro 2:11-17 e Romani 13:1-7. Il termine "re" menzionato in 1 Pietro 2:13, 17 venne ora spiegato come riferito all'imperatore romano piuttosto che a Cristo; il termine "governatori", menzionato nel versetto 14, doveva essere inteso come riferito a funzionari secolari piuttosto che a sorveglianti nella congregazione cristiana. In armonia con tali interpretazioni, le "potenze superiori" o "autorità superiori" di Romani 13:1 erano ora ritenute governanti secolari di questo mondo.

Le ragioni alquanto complicate della Watchtower nel 1962 per affermare che i poteri superiori di Romani 13:1 sono, in effetti, i governanti secolari di questo mondo possono essere suddivise in tre argomenti fondamentali. Innanzitutto, a titolo di analisi contestuale, ha ritenuto che i dodici versetti che costituiscono Romani 12:17-13:7 trattano un tema: il modo corretto con cui i cristiani dovrebbero rapportarsi agli uomini e alle autorità al di fuori della congregazione di Dio. In secondo luogo, affermava che la parola greca exousia denotava un'autorità di tipo generale che era stata applicata ai governi pagani nella traduzione dei Settanta di alcuni versetti del libro di Daniele. Quindi, dal momento che sia lo scrittore di Romani che i suoi lettori del I secolo avrebbero avuto familiarità con quell'uso, avrebbero compreso che i poteri superiori o le autorità superiori (exousiais hyperexousais) di Romani 13:1 erano governanti secolari umani. Infine, la rivista dei Testimoni spiegò la fastidiosa dichiarazione nell'ultima parte di Romani 13:1 che “le autorità esistenti sono poste nelle loro posizioni relative da Dio” (TNM) per indicare che Geova aveva provveduto all'ordine generale di governo mediante il quale tutti gli uomini dovevano essere governati ma non aveva creato dei governi specifici organizzati.[60] Così, agendo in base all'autorità loro concessa da Dio, anche se solo in senso parziale e temporale, le nazioni possono fare certe cose che sono in armonia con il volere divino. Perciò è proprio e necessario che i cristiani obbediscano a tutte le leggi umane eccetto quelle che sono specificamente in violazione dei principi biblici come intesi dalla coscienza cristiana.

Come indicato, l'interpretazione delle autorità superiori della Watchtower del 1962 [del 1963 nell’edizione italiana della rivista Torre di Guardia, NdT] è fondamentalmente una riaffermazione della dottrina di Russell sulla corretta relazione del cristiano con lo stato, sebbene molto più coerente e sofisticata. La sua adozione o riadozione, tuttavia, solleva diversi interrogativi. In che modo, nello specifico, ha influito sulla condotta e sugli atteggiamenti dei Testimoni di Geova? Che effetto hanno avuto sul comportamento degli stati secolari nei loro confronti? Come spiegano i Testimoni ciò che è stato descritto dal sociologo britannico James Beckford come un voltafaccia dottrinale?[61]

La risposta alla prima domanda è che la spiegazione del 1962 ha aiutato i Testimoni di Geova a diventare cittadini migliori. Negli anni successivi la loro letteratura religiosa ha costantemente consigliato loro di mostrare profondo rispetto per i funzionari governativi e l'ordine pubblico, di pagare le tasse come richiesto dalla legge e di obbedire all'autorità secolare in ogni materia non specificamente contraria al comando divino. Attualmente, se un Testimone di Geova viola le leggi umane, eccetto che per questioni di coscienza, può essere disciplinato dalla sua stessa congregazione così come dalle autorità secolari.[62] Di conseguenza i Testimoni di Geova sono probabilmente più scrupolosi nell'obbedire alle leggi secolari, in particolare a quelle che possono sembrare ingiuste o irragionevoli, di molti loro concittadini. Per questo motivo osservatori esterni hanno commentato l'alto livello della loro etica generale e del loro comportamento. Sono stati spesso descritti come puliti, moralmente retti e sorprendentemente ordinati.[63]

Eppure l'atteggiamento di molti governi non si è ammorbidito nei loro confronti. Sebbene un certo numero di Stati europei abbia, negli ultimi anni, concesso loro libertà che prima erano state negate,[64] altri paesi hanno continuato a reprimerli, a imporre loro nuovi divieti, a sottoporli ad aperta persecuzione. Rimangono fuorilegge in tutte le nazioni comuniste e continuano a subire arresti e incarcerazioni.[65] La Soviet Historical Encyclopedia li descrive come nemici del socialismo e indica che le autorità russe hanno fatto del loro meglio per distruggerli come movimento.[66] Sono vietati nella maggior parte dei paesi arabi e in molte delle nazioni di recente indipendenza dell'Africa subsahariana e dell'Asia.[67] In Malawi li hanno sottoposti a un vero e proprio pogrom a causa del quale molti Testimoni adulti e bambini sono morti e altri sono stati picchiati e violentati; e l'intera comunità di Testimoni del Malawi di oltre trentamila persone è stata spinta oltre i confini internazionali in diverse occasioni.[68] Di recente, i Testimoni sono stati messi al bando in Argentina.[69]

L'ultima questione sollevata sopra relativa all'allontanamento degli Studenti Biblici-Testimoni di Geova dai principi fondamentali della dottrina delle autorità superiori di Russell nel 1929 e il loro ritorno ad essi nel 1962 non sembra, da un punto di vista dottrinale, causare alcuna seria preoccupazione tra i ranghi dei i Testimoni. Sebbene credano che Geova li guidi in modo generale a una comprensione più chiara della sua volontà, non credono che le loro spiegazioni delle Scritture siano infallibili. In effetti, è importante notare che quando la rivista Watch Tower introdusse la dottrina delle autorità superiori nel 1929, lo fece in modo abbastanza chiaro. Dichiarò:
 
Cristo Gesù è il grande Capo di Sion e dirige l'opera [della predicazione del Vangelo] sulla terra, e non fa errori. Ma che dire di coloro che ricoprono posizioni di responsabilità nella "Società" [degli Studenti Biblici Internazionali], e attraverso i quali viene data la direzione riguardo al lavoro sulla terra? Qualcuno di questi commette errori? Sì, certo, perché sono tutti imperfetti.[70]
 
Sottolineava anche che in futuro si sarebbe potuta gettare nuova luce sulla dottrina che avrebbe corretto qualsiasi errore commesso in buona coscienza dagli Studenti Biblici, che presto avrebbero adottato il nome di Testimoni di Geova:
 
Se, quindi, troviamo uno che è devoto al Signore e sta concentrando i suoi sforzi per fare ciò che il Signore gli ha assegnato di fare, ed è fedele e leale al Signore e non scende a compromessi con il nemico, e che ha manifestato le benedizioni del Signore coi suoi sforzi, allora i suoi frutti si stanno manifestando e tale è la prova che è gradito al Signore e va per la retta via. (Giovanni 15:8) Se uno viene usato dal Signore in armonia con la sua Parola, questa è l'evidenza che la sua condotta è gradita al Signore. Essendo imperfetto, costui commetterà errori. . . . Questa stessa regola, poiché è la regola del Signore, deve applicarsi a tutti coloro che sono nella "Società". Se la "Società" sta seguendo la linea politica sbagliata, allora tutto il popolo di Dio deve dipendere dal Signore per correggere quella politica e cambiarla con quella giusta.[71]
 
Così, quando la Watch Tower Society cambiò posizione nei confronti dell'autorità secolare nel 1962, non si sentì costretta a spiegare quella che, ai critici non Testimoni, poteva sembrare una strana oscillazione dottrinale. Qualunque sia la logica espressa sopra dalla Watch Tower del 1929, è accettata praticamente da tutti i Testimoni di Geova di oggi senza dissenso.[*] Quindi, secondo i Testimoni, la Watch Tower Society, nella sua esegesi di quelle Scritture relative ai poteri superiori o autorità superiori, ha solo tentato di definire più chiaramente ciò che il cristiano deve a Cesare e, soprattutto, ciò che deve a Dio. Dal momento che considerano la separazione dal mondo politico come una delle prove sicure che hanno il favore di Dio,[72] non c'è motivo di credere che presto arriveranno a mettere in discussione l'attuale posizione dottrinale della Società in materia.

Sebbene ora siano un po' meno ostili verso l'autorità secolare rispetto a prima, sentono ancora un genuino senso di alienazione da essa. Si può giustamente presumere, quindi, che i Testimoni di Geova continueranno a dare importanti contributi alla continua dialettica delle relazioni chiesa-stato.

Su questo stesso argomento - il cambiamento dottrinale del significato di "autorità superiori" - si veda anche il seguente studio del dott. S. Pollina


Note:

* “M. JAMES PENTON (B.A, University of Arizona; M.A., Ph.D., University of Iowa) è Professore Associato di Storia all’Università di Lethbridge, Lethbridge, Alberta, Canada. L'autore di Jehovah's Witnesses in Canada: Champions of Freedom of Speech and Worship (1976), ha contribuito alla Historical Papers: Selected Proceedings of the Sirth Northern Great Plains History Conference (1971) e a Herbert Richardson (a cura di), Deproqramming: University of Toronto/Toronto School of Theology Conference Proceedings, marzo-aprile 1977 (1977), e i suoi articoli sono apparsi nel Westminster Dictionary of Church History. Gli interessi del professor Penton includono la storia della chiesa, il protestantesimo messicano e le relazioni chiesa-stato nelle Americhe.” [nota biografica originale] Il prof. M. James Penton è autore di altri due libri fondamentali sulla storia dei Testimoni di Geova, cioè Apocalypse Delayed: The Story of Jehovah's Witnesses [1985] (University of Toronto Press, 3° ed. 2015) e Jehovah's Witnesses and the Third Reich: Sectarian Politics under Persecution (University of Toronto Press, Toronto 2004, ed. it. I Testimoni di Geova e il Terzo Reich. Inediti di una persecuzione, ESD, Bologna 2008). Sebbene fosse Testimone di Geova dalla nascita, nato nel 1932 in una famiglia affiliata alla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania da ben quattro generazioni, M. James Penton, ai tempi anziano di congregazione, fu espulso nel 1981 per “apostasia” dopo aver criticato alcuni insegnamenti e la condotta della leadership. Gli eventi che circondarono la sua espulsione ottennero un'ampia attenzione da parte dei media, inclusa la copertura televisiva nazionale e furono oggetto di un libro pubblicato nel 1986, Crisis of Allegiance: A Study of Dissent Among Jehovah's Witnesses, scritto da James A. Beverley, assistente professore all'Atlantic Baptist College di Moncton, New Brunswick, Canada (NdT).

[1] Per i resoconti di tali persecuzioni si veda Marley Cole, Jehovah's Witnesses: The New World Society (New York: Vantage Press, 1955), pp. 109-23; Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1959), pp. 74-90, 134-211 e John S. Conwav, The Nazi Persecution oŸ the Churches (Toronto: Ryerson Press, 1968), pp. 195-99; cfr. M. James Penton, Jehovah’s Witnesses in Canada: Champions of Freedom of Speech and Worship (Toronto: Macmillan Company of Canada, Ltd., 1976) e Victor V. Blackwell, O'er the Ramparts They Watched (New York: Carlton Press, 1976).

[2] William J. Whalen, Armageddon around the Corner: A Report on Jehovah's Witnesses (New York: John Day Company, 1962), p. 18.

[3] Questa accusa è stata ripetutamente mossa da fonti di diversa provenienza. Vedi, per esempio, Conway, The Nazi Persecution of the Churches, pp. 195-99; Damien Jasmin, Témoins de Jéhovah: Fauteurs de sédition: Ennemis acharnés de la réligion (Montreal: Édition Lumen, 1946) e Sovetskaia istoricheskaia entsiklopediia, s.v. "Svideteli Iegovi." [“Testimoni di Geova”, NdT]

[4] Secondo le loro stesse statistiche molto prudenti, il numero dei Testimoni di Geova attivi nel mondo è cresciuto da 141.606 nel 1945 a 2.248.390 nel 1976. Che molti di più si considerino tali di quanto indicato dalle statistiche ufficiali pubblicate negli annuari dei Testimoni di Geova potrebbero essere visto da fonti esterne. Mentre la Watch Tower Society ha indicato che c'erano solo 49.204 "proclamatori" o predicatori Testimoni attivi in Canada nel 1971, in quello stesso anno il censimento decennale canadese ha elencato un totale di 174.810 persone in tutto il dominio che si consideravano Testimoni di Geova [l’articolo è del 1979 e riporta dati degli anni ‘70, NdT].

[5] Sfortunatamente non esiste una biografia soddisfacente di Russell, sebbene molto sia stato scritto subito in opere sia favorevoli che sfavorevoli.

[6] Per il resoconto di Russell di questa scoperta, vedi The Bible Student Book Store, The Laodicean Messenger: Being the Memoirs of the Life. Works and Character of That Faithful and Wise Servant of the Most High God (Chicago: Bible Educational Institute, 1923), pp. 13-17.

[7] Come Russell ha ammesso liberamente, i calcoli non erano originariamente suoi. Erano in gran parte opera di Nelson H. Barbour, un ex millerita e secondo avventista indipendente con cui Russell fu associato tra il 1876 e il 1879. Vedi la Watch Tower and Herald of Christ's Presence (1906), pp. 230, 231, e Nelson H. Barbour e Charles T. Russell, Three Worlds and the Harvest of This World (Rochester, N.Y.: Office of Herald of the Morning, 1877).

[8] Charles T. Russell, “Gentile Times: When Do They End?”, The Bible Examiner, ottobre 1876, pp. 27, 28.

[9] Charles T. Russell, The Divine Plan of the Ages, "Studies in the Scriptures", vol. 1 (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1911), pp. 245-72.

[10] Ibid., pp. 262, 263.

[11] Ibid., p. 266.
[12] Charles T. Russell, The Battle of Armageddon, "Studies in the Scriptures", vol. 4 (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Traet Society, 1924), p. 144.

[13] Ibid., pp. 144, 145.

[14] Charles T. Russell, Thy Kingdom Come, "Studies in the Scriptures", vol. 3 (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1924), pp. 243-300.  

[15] The Bible Student Book Store, The Laodicean Messenger, pp. 113-18.

[16] Ibid.  

[17] Russell, The Battle of Armageddon, p. 145.

[18] Russell, Thy Kingdom Come, p. 299.

[19] Charles T. Russell, The New Creation, “Studies in the Scriptures” vol. 6 (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible &Tract Society, 1925), p. 594.

[20] Ibid., p. 593.

[21] Ibid., pp. 594, 595.

[22] Vedi, per esempio, "Christian Duty and the War", Watch Tower and Herald of Christ's Presence, 1° settembre 1915, pp. 259, 260, 276.

[23] Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, p. 44.
[24] Il miglior resoconto della vita e delle attività di Rutherford è in Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose. Ma, come per Russell, non c'è una buona biografia su di lui.

[25] Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, pp. 54, 55.

[26] Ibid., p. 75.

[27] Ibid., pp. 70, 71.

[28] Cfr. The Golden Age, edizione speciale per Gran Bretagna e Canada, 29 settembre 1920.

[29] Ibid. Vedi anche Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, pp. 56-62.

[30] Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, pp. 63, 64.

[31] Ibid.

[32] Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose, pp. 91, 92.

[33] Ibid., pp. 74-83.

[34] I funzionari della Watch Tower furono rilasciati in appello e completamente scagionati, Rutherford v. United States, 258 F. 855, 863.

[35] Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose, pp. 91-93.

[36] Vedi, ad esempio, The Golden Age, vari numeri dell'estate del 1932.

[37] “The Higher Powers”, Watch Tower, 1° giugno 1929, pp. 163-69.

[38] Ibid.

[39] Ibid.

[40] Ibid.

[41] Ibid.

[42] Ibid.

[43] “The Higher Powers (Part 2)”, Watch Tower, 15 giugno 1929, pp. 181, 182.

[44] “The Higher Powers”, Watch Tower, giugno 1929, p. 164.

[45] Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose, pp. 141-44.

[46] Per una discussione sulla questione del saluto alla bandiera negli Stati Uniti, vedi David R. Manwaring, Render unto Caesar: The Flag Salute Controversy (Chicago: University of Chicago Press, 1962).

[47] Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, pp. 129-55.
[48] Vedi, per esempio, “The Flag Case”, Consolation, 29 maggio 1940, pp. 3-24.

[49] Ibid.; cfr. “Truth about Jehovah's Witnesses”, Consolation, 7 luglio 1943, pp. 17-22.

[50] La Watch Tower Society ha pubblicato un opuscolo intitolato Defending and Legally Establishing the Good News (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1950) che cita 129 casi combattuti dai Testimoni di Geova prima del 1950 per ottenere la libertà di culto.

[51] Ibid., p. 4.

[52] Watch Tower Bible & Tract Society, Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose, p. 208.

[53] 319 U.S. 105 (1943).

[54] 319 U.S. 624 (1943).

[55] 319 U.S. 583 (1943).

[56] Adelaide Company of Jehovah's Witnesses, Inc. v. Commonwealth of Australia, 67 C. L. R. 116 (1943).

[57] Penton, Jehovah's Witnesses in Canada, pp. 182-223.
[58] “‘Be in Subjection’--To Whom?", The Watchtower Announcing Jehovah's Kingdom, 1° novembre 1962, pp. 649-58 (ed. ita. “‘Siate sottomessi’: A chi?”, La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova, 1° giugno 1963, pp. 333-342, NdT).

[59] Cfr. “Subjecting Ourselves to ‘Every Human Creation’”, The Watchtower Announcing Jehovah's Kingdom, 1° novembre 1962, pp. 658-66; ‘Subjection to ‘Superior Authorities’ – Why?” e “The Benefits of Subjection to Authorities”, The Watchtower Announcing Jehovah's Kingdom, 15 novembre 1962, pp. 681-95 (ed. ita. “Sottomettiamoci a ‘ogni creazione umana’”, La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova, 1° giugno 1963, pp. 342-351; “Sottomissione alle ‘autorità superiori’: Perché?” e “Benefici della sottomissione alle autorità”, La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova, 15 giugno 1963, pp. 357-367 e 367-371, NdT).

[60] “Continuando a considerare l’argomento relativo al permesso di Dio, Romani 13:1 prosegue dicendo: ‘Le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio’. Il verbo greco che Paolo usò in questo versetto, cioè tasso, significa ‘ordinare; disporre in un certo ordine’, come in Luca 7:8, dove ha il significato di essere agli ordini di un altro. Perciò si riferisce alla disposizione delle cose. (Matt. 28:16; Atti 28:23; 15:2) Non dobbiamo trascurare di notare che Romani 13:1 non dice che le autorità esistenti siano create da Dio. Egli non è il loro Creatore.” Ibid., p. 687 (ed. ita. a p. 363, NdT).

[61] James A. Beckford, The Trumpet of Prophecy: A Sociological Study of Jehovah's Witnesses (New York: John Wiley & Sons, 1975), p. 114.

[62] Watch Tower Bible & Tract Society, Life Everlasting in Freedom of the Sons of God (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1966), pp. 198, 199 (ed. ita. Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio, anonimo ma di Frederick W. Franz, Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society of New York, Inc., 1967, pp. 198, 199, NdT).

[63] Commenti su questi aspetti del comportamento dei Testimoni possono essere trovati nel St. Louis Post-Dispatch del 31 luglio 1970, nel Cleveland Press del 30 giugno 1975 e nel Time (di Londra) del 31 luglio 1975.

[64] Questi includono Svezia, Spagna, Francia, Portogallo e Grecia.

[65] Watch Tower Bible & Tract Society, 1976 Yearbook of .Jehovah's Witnesses (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1975), pp. 22-32 (ed. ita. Annuario dei Testimoni di Geova del 1976, Brooklyn, NY: Watchtower Bible & Tract Society, 1975, pp. 19-29).

[66] Sovetskaia istoricheskaia entsiklopediia, s.v. "Svideteli Iegovi."

[67] Watch Tower Bible & Tract Society, 1977 Yearbook of Jehovah's Witnesses (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible &Tract Society, 1976), pp. 6, 15-19 (ed. ita. Annuario dei Testimoni di Geova del 1977, Brooklyn, NY: Watchtower Bible & Tract Society, 1976, pp. 6, 15-19).

[68] Vari rapporti che descrivono la persecuzione dei loro fratelli in Malawi sono stati rilasciati dai Testimoni di Geova in altri paesi alla stampa occidentale nel corso degli anni. Il 31 maggio 1976 il segretario del Consiglio Mondiale delle Chiese scrisse una lettera aperta al dottor H. Kamuzu Banda, presidente del Malawi, criticando quella persecuzione e invitandolo a “riconsiderare quell'atteggiamento e le politiche del Partito del Congresso [del Malawi] verso i Testimoni di Geova”.

[69] Watch Tower Bible & Tract Society, 1977 Yearbook of Jehovah's Witnesses, p. 18 (ed. ita. Annuario dei Testimoni di Geova del 1977, p. 18).

[70] “The Higher Powers”, Watch Tower, p. 166.

[71] Ibid., p. 167.

[*] Le dichiarazioni del prof. M. James Penton sono però inesatte, ma l’errore è comprensibile visto che nel lontano 1979, quando fu scritto l’articolo, per l’isolamento imposto dalla guerra fredda non si conoscevano le ripercussioni che tale “nuova luce” avrà sulle comunità geoviste nei paesi del blocco socialista, sottoposte sotto restrizioni dalle autorità comuniste, determinando degli scismi che analizzeremo qui, NdT.

[72] Watch Tower Bible & Tract Society, True Peace and Security – From What Source? (Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society, 1973), pp. 124-31 (ed. ita. Vera pace e sicurezza, da quale fonte?, Brooklyn, N.Y.: Watch Tower Bible & Tract Society of New York, Inc., 1973, pp. 120-131).
 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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