Le dottrine
Alluminio e Vaccinazioni
Non è un mistero che nel corso del tempo i testimoni hanno notevolmente "bordeggiato" su diversi soggetti scritturali. Uno di quelli che ha maggiormente oscillato, è stato certamente quello della vaccinazione. Nel 1934 essa era una pratica abominevole agli occhi di Dio, nel 1953 divenne una pratica consentita, e successivamente, sullo stesso soggetto vi sono state variazioni e precisazioni. Molti ignorano, però, che per un certo tempo antecedente alla condanna del 1934, le vaccinazioni godevano di tutt’altra fama presso il "giudice" Rutherford. Infatti egli, tutto preso dall’euforia che gli derivava dalla convinzione che ogni progresso della scienza fosse la conferma della vicinanza del regno di Dio, inizialmente collocò anche la pratica medica delle vaccinazioni fra i sicuri indicatori dell’approssimarsi del tempo della fine. In uno dei primi articoli sul soggetto, apparso su The Golden Age del 27 aprile 1921, si traeva la conclusione che: «I lettori non mancheranno di notare che è solo sin dal ritorno del nostro Signore nel 1874 A.D., che sono state fatte le summenzionate meravigliose scoperte della medicina. Si noti anche come la luce su questo soggetto è stata progressiva. Questo è il motivo per cui la Bibbia può adesso essere compresa come mai in precedenza. Proprio come questi germi sono adesso riconosciuti come potenti fattori nella vita dell’uomo, così la Bibbia quando è correttamente compresa diviene "potenza di Dio per la salvezza"».
Come si sarebbe potuti arrivare a conclusioni del genere, che collegavano la terapia della vaccinazione con l’avvento del regno, se si fosse attribuita a tale pratica medica una valenza negativa? Ed infatti, come abbiamo già detto, dapprincipio le cose non stavano proprio così.
La rivista che abbiamo appena citato, a pagina 440 rispondeva, fra le altre, alla domanda, "È vero che i vaccini prevengono le malattie?" e rispondeva dicendo:
A questa domanda di norma dovrebbero rispondere i medici, ma al paziente sembra veramente straordinario che l’organismo morto dell’influenza, per esempio, debba essere iniettato sotto la sua pelle al fine di curare la sua influenza o la sua bronchite. In realtà la spiegazione è molto semplice e si può riassumere così: Quando i germi sono introdotti nel sistema, i tessuti viventi hanno il potere o la facoltà di creare sostanze colloidali che dissolvono e distruggono i batteri inoculati. Queste antisostanze, come esse sono chiamate, sono fabbricate in eccesso e sono trasportate dal sistema circolatorio a tutte le parti del corpo. Quando sono prodotte in quantità sufficienti, questi anticorpi distruggono i germi viventi che hanno attaccato il paziente. Per dirla in termini tecnici, i vaccini causano l’immunizzazione alle malattie ed aiutano a curarle mediante la stimolazione della produzione di specifiche anti-sostanze nel corpo vivente.
Un elogio della vaccinazione, non è vero? Nessuna eco, in queste parole, di ciò che sarebbe accaduto qualche anno più tardi. L’articolo, anzi, si concludeva con queste parole di speranza:
Si può quindi dedurne che il successo che è stato così estesamente ottenuto dall’impiego di questi vaccini devirulentati rappresenta soltanto l’inizio di una infinita serie di possibilità di ottenere agenti immunizzanti per la prevenzione e la cura delle malattie (pagina 442).
Ma, a soli sei mesi di distanza, l’edizione del 12 ottobre dello stesso anno pubblicava un altro articolo intitolato: "L’infamia della vaccinazione", con il quale si apriva un vorticoso balletto di bordeggi sull’argomento delle vaccinazioni che si sarebbe concluso soltanto trent’anni più tardi. In esso, infatti, l’autore poneva questa domanda:
La vaccinazione costituisce realmente una protezione? Risponde il dott. Creighton: ‘È mia opinione che non serva a niente’. Aggiunge il dott. Giel: ‘L’epidemia di vaiolo di Marsiglia ebbe inizio con un ragazzo il quale mostrava i segni evidenti della vaccinazione sulle braccia’. Qual è l’effetto della vaccinazione? Risponde il dott. Pigeon: ‘La vaccinazione è responsabile del vaiolo; essa predispone a questa malattia e l’aggrava. La vaccinazione inoltre rende facilmente soggetti alla difterite, alla febbre tifoide, alla meningite, ecc., ed è uno dei fattori che causano la debilitazione e la degenerazione della razza umana’.
Questi primi articoli non costituirono che le fasi iniziali di un lungo dibattito che, intervallato dagli anni, si è snodato sulle colonne delle riviste di Brooklyn fino al giorno d’oggi. Le motivazioni del loro rigetto, che per molti anni costituirono una dottrina della Società, sono estremamente rivelatrici, e su di esse ci soffermeremo per analizzarne le cosiddette "basi scritturali". Si noterà che "in nuce" in esse si adombra già il tabù del sangue che solo nel 1945 vedrà pienamente la luce sotto la presidenza di N.H. Knorr.[1] Arriviamo quindi al 1931, anno in cui, per la prima volta, oltre al dibattito "scientifico", si presentano le ragioni bibliche per cui, da allora in poi, la pratica delle vaccinazioni divenne un altro dei principi della pura adorazione da difendere davanti alle corti e perfino a costo della vita delle persone.[2]
Quanto segue è un articolo apparso su The Golden Age del 4 febbraio 1931, intitolato "La sacralità del sangue umano: Motivi per cui la vaccinazione è antiscritturale", e alla fine si concludeva con queste parole: "L’acido acetilsalicilico, l’aspirina, è potenzialmente una droga pericolosa, ed il suo uso indiscriminato come rimedio familiare è una minaccia per la buona salute, e dovrebbe essere scoraggiato":
Poiché la vaccinazione è divenuta un comune argomento di discussione, non posso non entrare anch’io in argomento per informarvi su questo grande male. La legge sulla vaccinazione non può essere una legge giusta.[3] Tutti i genitori dovrebbero avere il diritto di dire ciò che dovrebbe essere fatto al corpo dei loro figli; tuttavia la legge sulla vaccinazione riduce i genitori a dei semplici schiavi, ad una condizione quasi simile a quella delle persone di colore quando ancora si toglievano loro i loro figli per venderli. In molte aste di schiavi ai genitori era perfino proibito piangere.La vaccinazione è una diretta violazione del patto eterno stipulato da Dio con Noè dopo il diluvio. In Genesi 9:1-17 leggiamo: "E Dio proseguì, benedicendo Noè e i suoi figli e dicendo loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra. E il timore di voi e il terrore di voi continuerà su ogni creatura vivente della terra e su ogni creatura volatile dei cieli, su ogni cosa che si va muovendo sulla terra e su tutti i pesci del mare. Essi son ora dati in mano vostra. Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione, vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue. E, oltre a ciò, io richiederò il sangue delle vostre anime. Lo richiederò dalla mano di ogni creatura vivente; e dalla mano dell’uomo, dalla mano di ciascuno che gli è fratello, richiederò l’anima dell’uomo. Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo. E in quanto a voi, siate fecondi e moltiplicatevi, fate sciamare di voi la terra e moltiplicatevi su di essa’.E Dio proseguì dicendo a Noè e ai suoi figli con lui: ‘E in quanto a me, ecco, io stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo di voi, e con ogni anima vivente che è con voi, fra i volatili, fra le bestie e fra tutte le creature viventi della terra con voi, da tutti quelli che escono dall’arca a ogni creatura vivente della terra. Sì, io stabilisco in effetti il mio patto con voi: Ogni carne non sarà più stroncata dalle acque del diluvio, e non vi sarà più diluvio che riduca la terra in rovina’. E Dio aggiunse: ‘Questo è il segno del patto che io do fra me e voi e ogni anima vivente che è con voi, per generazioni a tempo indefinito. Do in effetti il mio arcobaleno nella nuvola, e dovrà servire da segno del patto fra me e la terra. E senz’altro avverrà che quando porterò una nuvola al di sopra della terra, allora l’arcobaleno apparirà per certo nella nuvola. E per certo ricorderò il mio patto che è fra me e voi e qualunque anima vivente in mezzo a ogni carne; e le acque non diverranno più un diluvio per ridurre in rovina ogni carne. E l’arcobaleno dovrà essere nella nuvola, e per certo lo vedrò per ricordare il patto a tempo indefinito fra Dio e ogni anima vivente d’ogni carne che è sulla terra".Questo patto non include solo l’intera famiglia umana, ma tutte le creature viventi della terra. (Vedi Genesi 9:10, 12). Questo patto era così importante che Dio pose il suo arco nelle nubi come un eterno rammemoratore del pericolo di infrangerlo. Vi sono due cose che Dio, in questo patto, proibisce all’uomo di fare. Una è che l’uomo non dovrà prendere il sangue delle bestie; e l’altra è che egli non deve spargere il sangue del suo fratello. Se dovesse violare questa legge, allora sarebbe il suo sangue ad essere versato.Ogni persona ragionevole comprende che non era al cibarsi di sangue che Dio faceva obiezione, ma al porre in contatto il sangue della bestia con quello dell’uomo. Non solo l’uomo ha versato illegalmente il sangue del suo simile, ma egli ha preso il corpo della bestia e ha illegalmente contaminato il suo sangue con dei veleni e successivamente ha preso questo sangue e lo ha iniettato direttamente a contatto con il sangue dell’uomo, in nome dei vaccini e delle antitossine. Dal mio punto di vista questa è una violazione della legge di Dio, di una gravità tale che non può esisterne una peggiore.Che questo incontri senza dubbio il disfavore divino lo apprendiamo dal ventiquattresimo capitolo di Isaia, versetto cinque: "E il paese medesimo si è contaminato sotto i suoi abitanti, poiché han trasgredito le leggi, cambiato il comandamento, infranto il patto di durata indefinita". Il "comandamento" di Dio o la norma divina dalla quale l’uomo dovrebbe essere governato, è espresso in questo patto. Non solo l’uomo ha violato questa legge, ma egli ha cambiato i comandamenti di Dio interpretandoli in modo da cercare di giustificare i suoi atti malvagi. Non vi è dubbio che vi sono molte persone che cercheranno di giustificare la loro violazione di questa legge. Ma l’uomo che viola anche la più piccola delle leggi di Dio e che cerca di giustificarsi, è molto più riprensibile, agli occhi di Dio, dell’uomo che commette l’atto e che dopo lo confessa.Il Signore ha detto: "Inoltre, come avvenne ai giorni di Noè, così sarà pure ai giorni del Figlio dell’uomo". (Luca 17:26) Fu ai giorni di Noè che, si cominciò a introdurre sangue estraneo nel sangue della famiglia umana, e ciò recò sull’uomo la disapprovazione divina e fu causa della quasi totale distruzione di ogni uomo e animale nel diluvio.Dio fece il suo patto con Noè immediatamente dopo il diluvio, indicando che violarlo avrebbe arrecato alla famiglia umana una distruzione simile a quella del diluvio. Noi sappiamo che il Signore disse che a motivo della violazione di questo patto sarebbe stati lasciati relativamente pochi uomini. (Isa. 24:6) Oggidì sulla razza umana incombe la peggiore tribolazione mai vissuta dall’uomo, ed è solenne compito di ogni studente biblico di mettere in guardia il suo simile contro la violazione di questa legge.[...]Quando arriva il tempo in cui l’uomo è pronto a violare la legge di Dio, per migliorare le sue condizioni, questa è la dimostrazione che la legge di Dio è una legge ingiusta e che essa stessa diviene un biasimo per Colui che l’ha emanata.La vaccinazione non ha mai salvato una vita umana. Essa non serve a prevenire il vaiolo. Le condizioni essenziali per una buona salute sono buon cibo, acqua buona, e salutari condizioni di vita. Nessuna malattia ne è mai stata la migliore dimostrazione di quanto non lo sia il vaiolo.La cosa più sacra agli occhi di Dio è il sangue umano, "poiché a immagine di Dio egli fece l’uomo". (Vedi Genesi 9:6) Dio distrusse l’intera razza umana, eccetto Noè e la sua famiglia, al tempo del diluvio, a motivo della contaminazione contro natura del sangue umano. Egli quindi stipulò un patto con Noè che riguardava ogni creatura vivente della terra. Quel patto era basato quasi interamente sulla sacralità del sangue umano agli occhi del suo Fattore. L’uomo che per scopi commerciali contamina il sangue dell’uomo con tutte le sorta di contaminazioni derivate dal sangue degli animali commette uno dei crimini più mostruosi contro Dio che possano mai essere perpetrati. Non sono nemmeno immaginabili le sofferenze alle quali questo può condurre.Dio ha disposto che il suo popolo possa essere reso vigilante e prestare a quest’argomento una più attenta considerazione.
La stessa rivista, in un altro articolo intitolato "Il sangue dell’uomo e della bestia", trattava l’argomento più approfonditamente dal punto di vista biblico e così spiegava:
I cosiddetti "scienziati" moderni nel tentativo di eliminare Geova Dio dai loro calcoli, e di fare tutto il possibile per disonorare il suo nome, stanno disperatamente tentando di sostenere una teoria secondo la quale non solo non vi sarebbe alcuna sostanziale differenza fra l’uomo e la bestia, ma che il primo abbia l’assoluto diritto di mischiarsi con l’altra in qualunque modo gli piaccia. Ma, certamente, le cose non stanno così.L’articolo di Charles A. Pattillo, della Virginia, sulla "Sacralità del sangue umano", che appare in questo numero, presenta un punto di vista interamente nuovo al riguardo. Se la contaminazione del sangue umano non è scritturale, come l’articolo del signor Pattillo sembra chiaramente mostrare, può essere proprio questo il motivo per cui gli uomini che fino ad ora hanno incontrato poca o nulla opposizione all’argomento delle vaccinazioni e dell’inoculazione di sieri, si troveranno d’ora in poi improvvisamente a dover fronteggiare un esercito di coscienziosi obiettori la cui unica guida è quella loro provveduta dalle leggi del Libro dei libri e la cui unica protezione è quella che essi ricevono dal suo Autore, Geova Dio.Il comune buon senso dell’uomo, così come le Scritture, proibiscono ogni tentativo vòlto a creare degli ibridi di esseri umani e di altre creature, anche se si dovesse trattare di creature del reame celeste, come nel caso degli angeli che peccarono prima del diluvio, abbandonando la loro posizione e prendendo per se stessi delle mogli di fra le figlie del genere umano, o siano invece "della terra, terrene", e perciò di gran lunga inferiori all’uomo da ogni punto di vista. La gente comune non è priva del comune buon senso.Animati dallo stesso spirito di disobbedienza che animava gli angeli dell’antichità che peccarono, ma non avendo le loro tentazioni, e non avendo la loro potenza, un gruppo di cosiddetti "scienziati", comunque, lasciò Londra circa un anno fa e si recò in Africa equatoriale con la dichiarata intenzione di tentare un incrocio fra gli orang-utang e gli uomini e le donne. Questo è una diretta violazione del comando che Geova Dio diede agli Israeliti.Nelle vene degli animali non deve scorrere il sangue di nessun essere umano, né deve scorrere il sangue delle bestie nelle vene di quelli che sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio. "E non devi dare la tua emissione ad alcuna bestia per divenirne impuro, e una donna non dovrebbe stare davanti a una bestia per avere rapporti sessuali con essa. È una violazione di ciò che è naturale". - Lev. 18:23.Gli effetti della vaccinazione
Finora abbiamo esaminato la summenzionata proibizione solo ed esclusivamente sotto l’aspetto della bestialità e del fatto che si tratta di una pratica contro natura, ma sembra che alla sua radice vi sia una ragione più profonda. Il sangue dell’uomo è sacro. Esso non può essere contaminato venendo in contatto con il sangue di altre creature, sia superiori che inferiori, o mediante il metodo insidioso dei sieri, oppure usandone come cibo.È senza dubbio letteralmente vero che dopo l’uccisione di Abele da parte di Caino la voce del sangue di suo fratello veramente ‘gridò a Dio dalla terra’. (Gen. 4:10) Questa è un’esplicita dichiarazione delle Scritture e non vi è alcun motivo per metterla in dubbio. Le vibrazioni non possono essere nascoste. La vita è stata versata, ma le evidenze del crimine, mute alle orecchie umane, ma non a quelle della Divinità, continuano a vibrare alle orecchie del Creatore.Ovviamente, la terra in se stessa non aveva alcun diritto verso queste particolari vibrazioni che appartenevano esclusivamente al dono della creazione fatto all’organismo di Abele. Ecco il motivo dell’avvertimento e della dichiarazione fatti a Caino: "Quando coltiverai la terra, non ti renderà la sua potenza". — Gen. 4:12. ...Mentre agli Israeliti era stato concesso di mangiare la carne, tuttavia era stato anche detto loro: "Solo il sangue non dovete mangiare. Lo dovreste versare sulla terra come l’acqua". (Deut. 12:16). Se Dio proibì al Suo popolo di fare alcun uso del sangue degli animali scannati eccetto che versarlo per terra, che diritto ha alcuno adesso di dire agli altri suoi simili che il sangue di un vitello o di un cavallo, dopo essere stato avvelenato e reso impuro al massimo grado, deve, invece di essere versato in terra, essere iniettato in ciò che di più sacro oggi esiste al mondo, cioè il sangue di bambini vivi? Alla luce di questa proibizione sorge anche la domanda se si ha il diritto di usare sangue bovino nella fabbricazione di bottoni; è certamente sbagliato usarlo nella manifattura dello zucchero raffinato.
Che dire di Armaghedon?Quando vediamo queste Scritture, e notiamo l’enfasi con la quale questi comandi relativi a non mischiare il sangue umano con quello animale sono ripetuti più volte, non c’è da stupirsi del notevole ruolo che questa violazione, la generalizzata e impudente violazione dello spirito di questo comando, svolgerà nella battaglia di Armaghedon. La faranno franca tutti quelli che hanno fabbricato e iniettato sieri vaccini ed equini nel torrente sanguigno dell’uomo? Ne dubitiamo seriamente.È parimenti probabile che vi sia una certa qual relazione fra la violazione del sangue umano e la diffusione del demonismo. Noi pensiamo che il Creatore abbia delle ottime ragioni per associare le due cose, ed Egli lo ha fatto per lo meno per due volte nella Sua Parola. Una è quella di Levitico 19:26 che dice: "Non dovete mangiare nulla insieme al sangue. Non dovete cercar presagi, e non dovete praticare la magia".È possibile che la diffusa corruzione e la violazione del sangue umano per mezzo dei sieri di varie sorta abbiano causato la crescita e lo sviluppo di un giardino fuori dal quale, ad Armaghedon, cresceranno, come attualmente già crescono, le più mostruose connivenze con il diavolo e i suoi angeli, con le loro vibrazioni, le loro vie di malvagità, se preferite, che abbiano mai avuto luogo su questo pianeta? Sembra proprio che ciò possa accadere, e come se noi fossimo proprio sul punto di rendercene conto.Che nessuno si faccia sviare dal ragionamento che le leggi date agli ebrei oggi non abbiano più vigore. È degno di una particolare menzione il fatto che nel Nuovo Testamento quando lo spirito santo dichiarò agli apostoli che i Gentili erano liberi dal giogo della circoncisione, fu citata esplicitamente la necessità di astenersi dal sangue (Atti 15:28, 29), e tale proibizione fu collocata assieme all’idolatria e alla fornicazione. Questo fa capire chiaramente che molta della licenziosità del giorno d’oggi in particolare riguardante la moralità sessuale può esser fatta risalire alla facile e continuata violazione del comando divino di non mescolare insieme sangue umano e animale. Quando le cellule del sangue estraneo vengono in contatto con l’uomo attraverso le sue vene, l’uomo perde la sua normalità, non è più se stesso, gli vien meno l’equilibrio e la dignità, elementi che contribuiscono all’autocontrollo.
Al termine di questa carrellata sulla posizione assunta da Rutherford in merito alla pratica della vaccinazione, nella quale egli analizza minuziosamente i vari aspetti del conflitto (secondo lui) esistente fra la pratica medica e la legge di Dio, ci si chiede come mai non una parola venga spesa in merito alla pratica medica della trasfusione di sangue. Essa era già estesamente conosciuta, in considerazione del fatto che era stata ampiamente praticata nel corso della prima guerra mondiale, e, sin da allora era una pratica chirurgica di routine. Alla luce delle dichiarazioni fatte a partire dal 1937,[4] in merito all’assoluto divieto di tale pratica medica e della sua importanza agli occhi di Dio, non è comprensibile il silenzio su di essa sia da parte di Geova che da parte di Rutherford.[5]
Si può cercare di trovare il bandolo di questa "stranezza" solo se si considerano con attenzione i motivi delle due proibizioni: la prima, quella delle vaccinazioni, scaturiva dalla convinzione che fosse contrario alla legge di Dio l’ibridazione dell’uomo con altre creature. Tanto è vero che si attribuisce l’evento catastrofico del diluvio al matrimonio impuro fra gli angeli e le donne. Il sangue dell’uno mischiandosi con quello delle altre causò la miscela esplosiva che degenerò nell’inondazione globale. La copulazione fra uomini e bestie, è parimenti immorale, non per il fatto in se stesso, ma perché vi è miscelazione fra i globuli rossi di specie diverse. Nel caso della trasfusione, invece, le ragioni sono del tutto differenti: Il motivo del divieto non è quello della contaminazione, ma esso sta nel fatto che non si può e non si deve sostenere la propria vita con quella di un altro.[6] Non dev’esservi trasferimento dell’"anima",[7] del principio datore di vita da un essere vivente ad un altro. Le due cose, come si vede, sono profondamente differenti.
Come si vede, alla radice della pratica della vaccinazione vi è, in fondo, una motivazione che riflette oltre alla profonda ignoranza biblica di Rutherford, anche la sua profonda avversione per la sessualità, dalla quale trae spunto per questa lunga idiosincrasia del geovismo verso le vaccinazioni. Ma, come di consueto, il "giudice" sfruttò abilmente il conflitto nascente fra le istituzioni e questa nuova mania del movimento per farne un "casus belli". Abbiamo già detto che negli Stati Uniti la vaccinazione era obbligatoria, e, pertanto, anche i figli dei testimoni di Geova dovevano sottoporvisi. Per Rutherford cavalcare questa "tigre" in modo da collocare le giuste esigenze governative sotto una luce sfavorevole facendo di se stesso e degli altri dei martiri, sembrò un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. È indicativo di questo un articolo apparso sull’Età d’Oro del 22 giugno 1932, intitolato, "Come fu vinta la lotta contro la vaccinazione nel New Hampshire", affidato alla penna di Albert W. Peacock. L’impiego del termine "lotta", la dice lunga sui veri motivi della loro posizione. E fu con questo articolo che ebbe inizio la lunga campagna di Rutherford contro la vita dei bambini. Essa continuò con gli stessi toni e gli stessi mezzi che oggi vengono impiegati per ottenere gli stessi risultati con le trasfusioni di sangue. Quello che segue è la riproduzione del tesserino che tutti i figli dei testimoni di Geova sono obbligati a portare con sé:
Ebbene, si confronti il contenuto di questo tesserino con quello che, più di sessant’anni fa, i testimoni di Geova avevano predisposto per evitare le vaccinazioni, tratto da The Golden Age del 30 gennaio 1935, pagina 269:
I primi effetti di questa "politica" si videro quasi immediatamente. La rivista del 24 aprile 1935, infatti, riportava di un caso giudiziario che vedeva protagonista una donna, testimone di Geova, della quale, con il titolo "I veri cristiani davanti al giudice", così narrava il fatto:
Con il titolo "I veri cristiani davanti al giudice a causa della vaccinazione"
il Daily News-Graphic di Greenwich (Conn.) diceva:
il Daily News-Graphic di Greenwich (Conn.) diceva:
Un’affollata aula di tribunale ha oggi udito il Procuratore speciale William L. Larash minacciare di oltraggio alla corte Maria J. Braught per la frase da lei pronunciata: "Mi chiedo se ci troviamo nel paese di Hitler o di Mussolini". La signora Braught, madre di quattro bambini piccoli, è stata accusata di non aver mandato Alice, la sua bambina di 9 anni, a scuola. Lei ha spiegato che il motivo di ciò era il fatto che a scuola sarebbe stata vaccinata. Il pubblico ministero Larash rappresentava il consiglio di Stato per l’educazione nel caso che è stato dibattuto davanti al giudice William P. Mulville.Chiamata a deporre, la signora Braught, con fare deciso, informò la corte che non intendeva far vaccinare i suoi figli a meno che i medici non le garantissero in modo assoluto che non vi sarebbero stati problemi di salute.La signora Braught, invece di narrare la sua storia alla corte, lesse una dichiarazione scritta.Quando passò a spiegare i motivi della sua obiezione, essa disse: "La corte potrebbe anche chiedermi di brandire un coltello e di ucciderli, ma essa non ha alcun diritto di vaccinare i miei figli più di quanto non l’abbia di accoltellarli. Io sono una vera cristiana e conosco e studio la Bibbia.La legge di Geova Dio si oppone alla contaminazione del sangue umano con roba proveniente dagli animali, proprio come è dichiarato in Levitico capitolo 18. La vita è nel sangue, e poiché la vaccinazione consiste nell’immettere direttamente nel torrente sanguigno materiale proveniente da animali, essa è una diretta violazione della santa legge di Geova Dio. Io non ho timore di chi può distruggere il corpo, ma ne ho dell’Onnipotente Geova Dio, la cui legge sovrana è giusta e corretta.La Costituzione è la legge fondamentale degli Stati Uniti; essa fu promulgata da uomini timorati di Dio e garantisce a tutti la libertà di adorare Geova Dio secondo i dettati della coscienza di ciascuno. La legge degli Stati Uniti inoltre garantisce ai genitori la libertà di scegliere il medico che essi vogliono per la loro famiglia. La legge scolastica esige che ogni bambino riceva la giusta istruzione. Poiché io sono un cittadino rispettoso della legge e che paga le tasse, io chiedo che i miei figli ricevano la giusta istruzione.Non mi interessa nulla del consiglio medico. Ciò che io chiedo alla scuola è di istruire i miei figli, e questo non lo chiedo certamente ai medici ... Io accusa la pratica della vaccinazione di incostituzionalità ... Inoltre, per ultimo, ma non perché sia meno importante, la vaccinazione è contraria alla volontà sovrana dell’Onnipotente Geova Dio che fra breve distruggerà ogni ingiustizia ed ogni cosa che non è in armonia con la Sua sovrana volontà ... Io non ho alternativa. Devo obbedire alla legge di Geova Dio perché essa è superiore a tutte le leggi fatte dagli uomini ... Se questa corte insiste nel volermi punire perché obbedisco alla legge di Dio, in tal caso deve prepararsi a subire le conseguenze davanti a Dio".Quando le fu chiesto se avesse dei testimoni, essa rispose: "Dio è il mio testimone".
La fine della vicenda delle vaccinazioni si ebbe, naturalmente, dopo la morte di colui che l’aveva voluta, quando, nel 1953, La Torre di Guardia del 1° novembre stabilì quanto segue:
- È la vaccinazione una violazione della legge di Dio che vieta di ricevere sangue nell’organismo? - G. C. North Carolina.
La questione della vaccinazione dev’essere determinata individualmente dalla persona stessa che vi si trova di fronte. Ogni individuo deve accettare le conseguenze della posizione e azione che prende nel caso di vaccinazione obbligatoria. Facendo ciò in armonia con la sua propria coscienza e il suo apprezzamento di quello che è indicato per la buona salute e nell’interesse dell’avanzamento dell’opera di Dio. La nostra Società non può permettersi d’entrare legalmente nella questione o assumere la responsabilità del risultato della decisione.Esaminata la cosa, non sembra che sia una violazione del patto eterno fatto con Noè, come esposto in Genesi 9:4, e neppure contrario al relativo comandamento dato da Dio in Levitico 17:10-14. Per certo non si può logicamente e scritturalmente asserire e provare che, con la vaccinazione, la persona mangi o beva del sangue e lo consumi come cibo o riceva una trasfusione di sangue. La vaccinazione non ha alcuna relazione né alcuna somiglianza con i connubi degli angelici "figli di Dio" con le figlie degli uomini, come descritto in Genesi 6:14. Neppure può essere messa nella classe descritta in Levitico 18:23,24, che vieta il contatto di creature umane con animali. Non ha nulla da fare con le relazioni sessuali.Pertanto risulta assente ogni obiezione alla vaccinazione su basi scritturali. L’unica obiezione appropriata che qualche persona potrebbe sollevare sarebbe quella dei rischi a cui la salute è esposta da sostanze infette provenienti da fonte estranea, sia da una piaga animale sia da una piaga umana.
Ci troviamo pertanto di fronte a due chiare affermazioni provenienti entrambe da una fonte indiscutibile: il Corpo Direttivo. Il primo era guidato da Dio negli anni 1917-1942, il secondo dal 1942 in poi. Non si può rilevare, inoltre, che la domanda dai lettori che abbiamo sopra riportato, non fa alcuna menzione, neanche di sfuggita, al fatto che quello che sta asserendo con tanta decisione è l’opposto contrario a quello che era stato detto fino a qualche anno prima. Non viene data al lettore alcuna possibilità di verificare il cambiamento di veduta, non si indica alcun riferimento bibliografico alle numerosissime pubblicazioni precedenti indicanti la precedente "verità". Niente di niente. Vogliamo provare ad affiancare le espressioni da me sottolineate con quelle delle precedenti pubblicazioni?
È evidente che già al tempo di Rutherford erano disponibili informazioni relative all’effetto determinante delle vaccinazioni nella cure delle malattie infettive. La stessa Svegliatevi! del 1966 conferma che fino al 1930 i casi di vaiolo aumentarono per poi decrescere rapidamente fino a poche decine l’anno. Pertanto, la rivista del 1939 omette, volutamente, di menzionare informazioni già disponibili e di importanza vitale.[9]
D’altra parte, la voluta ambiguità, anzi, la menzogna su questo argomento, come su altri, ha sempre caratterizzato la Società Torre di Guardia. Ed un esempio particolarmente dimostrativo ci è provveduto da un episodio narrato da un membro del Corpo Direttivo, A.H. Macmillan, in un suo libro intitolato Fede in Cammino, e pubblicato nel 1957. L’episodio a cui facciamo riferimento ebbe luogo nel 1943, in piena guerra mondiale e, quindi, nove anni prima che fosse abolito il divieto relativo alle vaccinazioni, o meglio nove anni prima che si capisse che nella Bibbia non esiste una parola al riguardo. Nel 1943 vigeva quindi la convinzione che la vaccinazione fosse una pratica in diretta violazione del patto con Noè, e una contaminazione del sangue umano con quello animale. Alla luce di tutto questo si può adesso leggere, senza la necessità di molti commenti, quanto narrato dallo stesso Macmillan, alle pagine 197-191 del suo libro, nel quale egli riferisce ciò che accadde in una prigione federale americana dove erano detenuti alcuni dei 4.500 testimoni di Geova renitenti alla leva ed ai quali egli si recò in visita su incarico della Società:
Uno dei problemi più seri che dovetti affrontare, a quanto ricordo, fu quello delle vaccinazioni. Il dipartimento della sanità di Washington aveva ordinato che tutti i detenuti fossero vaccinati. Alcuni dei nostri ragazzi di una prigione in particolare consideravano la pratica della vaccinazione alla stessa stregua delle trasfusioni di sangue, e si rifiutarono di sottomettirvisi.[10] Di conseguenza da Washington giunse l’ordine di collocare in isolamento tutti quelli che si rifiutavano di essere vaccinati. Ma questo provvedimento non modificò il loro atteggiamento. Le autorità carcerarie erano esitanti ad inasprire ulteriormente le punizioni, ma ciò nonostante dovevano ubbidire agli ordini dalla capitale. Ebbene, fu proprio durante questa seria difficoltà che io arrivai in visita. Spettava quindi a me affrontare il problema con i nostri ragazzi.Chiesi al direttore il permesso di parlare con quelli che rifiutavano di farsi vaccinare. Egli mi disse: "Non è possibile, poiché sono in isolamento su disposizione di Washington e devono rimanervi finché non cambiano idea". "Bene", risposi, "allora potranno rimanerci per tutta la vita, perché non sono persone che sono disponibili ad andare contro la loro coscienza. Se, invece, lei adesso mi permette di parlare con tutti loro sarà possibile fare qualcosa, ma se rimangono in isolamento non potrò far niente".Il direttore allora telefonò a Washington e riferì loro ciò che io gli avevo detto. Egli chiese loro di consentire a tutti gli uomini di prendere parte alla riunione e di concedergli di poter rimanere riuniti per tutto il tempo che a Macmillan fosse sembrato conveniente.L’incontro fu estremamente interessante. Per circa mezz’ora consentii loro di esprimere il loro pensiero ed essi parlarono di quanto male facessero le vaccinazioni e così via. Dopo che tutti ebbero preso la parola, io dissi loro: "Stiamo perdendo tempo parlando della pericolosità delle vaccinazioni perché si potrebbe dire anche tutto il contrario di ciò che avete appena esposto. Il punto che adesso noi dobbiamo prendere in considerazione è cosa dobbiamo fare adesso in merito a se farsi vaccinare o meno. Se vogliono vi vaccineranno lo stesso ad ogni costo". Si alzò allora il capo della resistenza e disse: "Che diresti se fossi tu ad essere in prigione e ad essere costretto a vaccinarti?". "Io sono stato in prigione", ricordai loro, "e mi sono semplicemente scoperto il braccio ed ho ricevuto la puntura. Inoltre, tutti noi che visitiamo le filiali straniere o ci facciamo vaccinare o rimaniamo a casa. La vaccinazione non è assolutamente paragonabile alla trasfusione di sangue. Nel vaccino non è fatto alcun uso di sangue. Si tratta di un siero.[11] Così non sarebbe una violazione delle Sacre Scritture che proibiscono di prendere sangue. Voi potete pensare che il vaccino inquinerebbe il torrente sanguigno e che per questo motivo dovreste rifiutarvi di accettarlo. Ricordatevi il racconto di ciò che avvenne a Paolo quando fece naufragio. Egli insieme ad altri raccolse della legna per accendere un fuoco ed improvvisamente una vipera velenosa lo morse ad una mano. Gli abitanti pagani dell’isola pensarono che Paolo fosse un assassino, poiché pur essendo sfuggito alla morte in mare, era stato punito con il morso mortale di una vipera. Comunque, Paolo scosse la vipera dalla sua mano gettandola nel fuoco e non subì alcun danno. Perché non dovremmo noi ora agire come il profeta Geremia quando i principi furono esortati dai sacerdoti a catturarlo e a metterlo a morte? Egli disse: ‘Io sono in mano vostra, fatemi ciò che volete, ma se mi mettete a morte essendo io innocente voi spargete sangue innocente su voi stessi e su questa città, poiché Geova mi ha mandato per dirvi tutte queste parole’. Dopo di che i principi dissero a Geremia che essi non pensavano che egli meritasse di essere messo a morte’. - Ger. 26:14, 15.La nostra discussione durò circa due ore, e dopo i ragazzi decisero di accettare la vaccinazione. Dichiararono inoltre d’essere disposti a scrivere una lettera di scuse per le difficoltà che avevano causato a motivo della loro precedente posizione.Erano passate le dieci di sera quando io potei recarmi nell’ufficio del direttore dove insieme a lui era in attesa il medico della prigione. Mi chiesero subito che risultato avessi ottenuto dopo il mio colloquio. Io chiesi loro: "Se i ragazzi accettano di farsi vaccinare, perderanno alcuno dei privilegi dei quali godevano prima?"Il direttore rispose, "No, sarà tutto dimenticato se essi si comportano come lei ci sta dicendo. A noi piacciono i vostri ragazzi e sappiamo che sono sinceri, e non ci piace l’idea di doverli punire solo perché si rifiutano di fare una cosa che considerano sbagliata". Anche il dottore si dimostrò d’accordo con lui.Ma ciò che adesso mi piacerebbe sapere", continuò il direttore, "è come li ha convinti a farsi vaccinare?". "Ho semplicemente mostrato loro le loro responsabilità ed ho fatto notare che se fosse accaduto qualche guaio il governo ne sarebbe stato ritenuto responsabile". "È esattamente ciò che gli abbiamo detto noi, ma non siamo riusciti a convincerli". "La differenza sta nel fatto che io ho parlato loro con la Bibbia, ed a quel libro i testimoni di Geova obbediscono". "Sì, comincio a crederlo anch’io", fu la conclusione del direttore.
Ci piacerebbe sapere quale Bibbia abbia usato Macmillan con i suoi amici della prigione: quella di Rutherford o quella di Knorr? Perché la prima (cioè la dottrina vigente nel 1943) stabiliva che la vaccinazione era una contaminazione vietata da Dio (esattamente come credevano i giovani detenuti); la seconda (cioè la nuova dottrina vigente dal 1952 in poi) aveva del tutto rigettato quest’idea come non scritturale. Se con la Bibbia il Corpo Direttivo riesce a dimostrare tutto e il contrario di tutto, allora non esiste assioma indimostrabile.
Macmillan sapeva che i Testimoni in prigione avevano perfettamente ragione, eppure, non esitò a chiedere loro di presentare perfino una lettera di scuse per aver difeso un diritto per il quale, nel 1935, la donna in precedenza citata da The Golden Age aveva sfidato un tribunale americano con la piena approvazione della Società. Questo, per definirlo senza ricorrere ad eufemismi, è un chiaro esempio di disonestà intellettuale oltre che, naturalmente, di infedeltà alla Parola di Dio.
Si rende conto il lettore di queste note di come, quando ci occupiamo del Ruthefordismo - che sarebbe il termine più appropriato per definire il geovismo - ci allontaniamo a distanze siderali dal mondo delle religioni per avvicinarci notevolmente a quello della fantascienza? Come Ron Hubbard, il fondatore di Scientology, così Rutherford mise la sua fantasia malata al servizio della religione, con i risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi.
E, purtroppo, tanta era la sua capacità di imposizione delle sue idee, che per molti decenni dopo la sua morte - e alcuna fino ad ora - esercitarono una perniciosa influenza su centinaia di migliaia di persone. Come abbiamo visto, egli non si arrestava di fronte a niente. Ogni campo dell’umano sapere era un campo dove avventurarsi e discettare.
Dalla medicina, alla meccanica, all’archeologia, alla numerologia, al diritto, niente era troppo arduo per quest’uomo, che su tutto aveva la sua opinione da esprimere, opinione che per i lettori delle sue riviste, diventava legge. Come quella volta che, affascinato dalle idee di uno dei suoi più stretti collaboratori. e coautore del Mistero Compiuto, Woodworth, iniziò una campagna contro l’alluminio e l’aspirina.
Ma, mentre Woodworth, probabilmente, era solo un folle visionario, Rutherford, molto più pragmatico, aveva altri scopi nell’attaccare i Trust dell’alluminio e dell’industria farmaceutica.
L’intera edizione dell’Età d’Oro del 23 settembre 1936, era dedicata all’argomento della letalità dell’alluminio. In essa si addebitavano a questo metalloide la causa del cancro e di innumerevoli altre cause di morte. Per di più, mostrando quindi il vero perché dell’attacco, si facevano i nomi e i cognomi degli industriali del tempo che producevano in quel settore, ed oltre ai nomi, come d’abitudine del "giudice", si riproducevano le loro caricature. È assolutamente impossibile rendersi conto della virulenza dell’attacco se non si legge la prosa della rivista in questione.
La quale, infine, conclude con la testimonianza di un convertito, un armeno di nome Harry H. Teorizian, morente di cancro indotto dall’uso di utensili di alluminio, il quale così conclude:
Io vorrei che i lettori di The Golden Age fossero milioni. La gente non sa cosa si perde. Grazie a Dio del fatto che fra breve il nuovo Giusto Giudice, Cristo Gesù, assumerà il potere del regno per regnare con la giustizia; questa è la nostra sola speranza. Il mio più grande rammarico è quello di non essere più capace di prendere parte all’opera di testimonianza; e allora è questa la mia testimonianza, la testimonianza alla verità.
Naturalmente si è capito che la sua testimonianza era quella di dichiarare a tutti che Gesù Cristo ci salverà dall’avvelenamento da alluminio (fra breve).[12]
Più avanti, a pagina 822, veniva sferrato l’attacco all’aspirina. Il titolo, drammatico, era, "L’aspirina causa l’infarto", e alla fine si concludeva con queste parole: "L’acido acetilsalicilico, l’aspirina, è potenzialmente una droga pericolosa, ed il suo uso indiscriminato come rimedio familiare è una minaccia per la buona salute, e dovrebbe essere scoraggiato".
Tutto questo, ai testimoni di Geova d’oggi potrebbe sembrare preistoria, e possono ben etichettarlo come retaggio di un periodo in cui la "luce della verità" era ancora in fase crescente e di migliore definizione. In realtà se v’è una modifica nell’accostamento del Corpo Direttivo a questo tipo di problematiche, essa è stata più formale che sostanziale. Esiste sempre la tendenza ad esprimere "pareri autorevoli" nel campo della medicina che, pur se presentati come non vincolanti, dato il rapporto di subordinazione che esiste fra il supremo consesso del geovismo ed il resto dei Testimoni, assumono valenza di norme. Si prenda il caso del Fluosol- DA. Vi fu un periodo in cui sembrava che questo prodotto fosse la soluzione definitiva per tutti i problemi connessi con le emotrasfusioni. La rivista Svegliatevi! dell’8 gennaio 1981, a pagina 29 citava l’autorevole Journal of the American Medical Association, che descrivendone le caratteristiche spiegava che, "tale sostituto del sangue potrebbe ‘essere una manna specie per i seguaci di questa fede [i testimoni di Geova, N.d.A.], che ora sono circa due milioni in tutto il mondo". Il trascorrere del tempo, però, mostrò sfortunatamente che si trattava di un’illusione, pertanto, pur se non con molto rilievo, La Torre di Guardia del 15 aprile 1985, recitava il De Profundis per questi ritrovato ex miracoloso, dicendo, a pagina 21, che: "Negli Stati Uniti il Fluosol-DA, un sostituto chimico del sangue vettore di ossigeno, non ha superato i test medici, e la ditta produttrice ne ha cessato la sperimentazione su uomini ... Secondo le relazioni il Fluosol non ha dato l’affidamento sperato come sostituto del sangue".
La nuova speranza dei testimoni di Geova, adesso, si chiama EPO. Di questo nuovo ritrovato della scienza medica si parlò in termini entusiastici sulla Svegliatevi! del 22 novembre 1993. Di questo farmaco, la rivista diceva: "Oppure i Comitati organizzano consulti con altri medici disposti a collaborare per definire strategie terapeutiche o chirurgiche che non prevedano l’impiego di sangue. Ad esempio, moltissimi casi di anemia postemorragica acuta in cui i medici sostenevano che c’era bisogno di una trasfusione per alzare il numero dei globuli rossi, membri dei Comitati di assistenza sanitaria sono stati in grado di fornire articoli medici indicanti l’efficacia dell’eritropoietina da DNA ricombinante (EPO) per ottenere lo stesso risultato. Questo ormone sintetico agisce come l’eritropoietina naturale prodotta dai reni e agisce sul midollo osseo attivando la produzione di nuovi globuli rossi". [la sottolineatura è mia] Ma, quasi subito, si è scoperto che questo rivoluzionario trattamento "senza sangue", in realtà il sangue lo conteneva. La Torre di Guardia del 1° ottobre 1994, ha dovuto ammettere, sconvolgendo i suoi lettori, che: "Attualmente una piccola quantità di albumina viene pure usata in iniezioni dell’ormone sintetico EPO (eritropoietina). Alcuni Testimoni accettano iniezioni di EPO perché può accelerare la produzione di globuli rossi". Altro naufragio delle speranza di cure "senza sangue", ma, principalmente, altra dimostrazione dell’ennesima intrusione del Corpo Direttivo nelle scelte private dei testimoni di Geova, condizionati all’uso di tutti quei ritrovati medici che secondo l’opinione di "Brooklyn" sono utili per curarsi senza violare la legge di Dio.
Che i Testimoni di Geova siano ancora profondamente vincolati a questo modo di vedere le cose lo dimostra un fatto accaduto in una congregazione italiana. Il corpo degli anziani di quella congregazione, pensando di essere autorizzati a farlo, stavano per disassociare una dei loro, solo perché prendeva troppe pillole per il mal di testa! Con la lettera SCD:SSE del 7 dicembre 1985, la Società scrisse al corpo degli anziani della congregazione di Salerno Sud, dicendo loro:
«Abbiamo notato, su tale rapporto, che viene menzionata una sorella che ‘usa farmaci per il suo mal di testa’ e viene detto che verrà portata di fronte ad un comitato giudiziario nel caso che continuasse a farne uso. Crediamo che ciò non sia coretto. Come indicano le riviste Svegliatevi! del 22 ottobre 1965 alle pagine da 16 a 20 e la Torre di Guardia del 15 agosto 1978 alla pagina 32, l’uso di analgesici è una questione personale. Pertanto, in questo caso, sarà la sorella che dovrà valutare se frane uso o meno. Da parte vostra vorrete aiutare questa sorella affinché possa comprendere a quali rischi può andare incontro, a discapito della sua salute, se ne dovesse continuare a fare indebito uso».
Questo atteggiamento intromissorio degli anziani non può essere attribuito esclusivamente alla loro ristrettezza di vedute. Quegli uomini sapevano bene, infatti, che il Corpo Direttivo ha sempre voluto entrare nel merito delle cure mediche alle quali i Testimoni si sottopongono, molto spesso sanzionando con divieti le scelte in quel campo. Come quando con la lettera SCB:SSA del 24 aprile 1975, la Società scrisse ad una "sorella" della congregazione di Grottaglie (TA), dicendole:
«Rispondiamo alla tua lettera nella quale ci parli dell’uso di lozioni per i capelli contenenti placenta. La placenta è un annesso fetale comune a tutti i mammiferi. La sua principale funzione è quella di permettere il passaggio dal sangue materno a quello fetale di tutte le sostanze necessarie per il normale accrescimento del feto. Il sangue materno riempie le cavità della placenta denominati spazi intervillosi. Esso vi circola liberamente. Di conseguenza la placenta contiene sangue materno. Per questo motivo riteniamo che le lozioni per i capelli e qualsiasi altro prodotto contenente placenta umana o animale siano da evitarsi onde sia rispettata la legge sulla santità del sangue. La preparazione di prodotti contenenti placenta implica infatti l’improprio uso del sangue».
Era del tutto naturale che gli anziani di Salerno, si preoccupassero dei farmaci che assumeva una della loro congregazione, sapendo che la Società interveniva persino sulle lozioni per capelli!
Il fatto è che quest’organizzazione non ha ancora rinunciato al ruolo che fu a suo tempo svolto da Russell e continuato da Rutherford; quello, cioè di cogliere in tutto ciò che ci circonda ogni sintomo che desse spunto per dire che la fine è vicina. I "fagioli millenniali", il "grano miracoloso", la "santonina" e tutti quei rimedi "all’olio di serpente" che periodicamente facevano la loro apparizione sulla Torre di Guardia, avevano proprio questa funzione. così, infatti, l’Annuario del 1976 cercava di spiegare la vicenda del grano miracoloso e degli altri impicci in cui si impelagò Russell: « C.T. Russell era molto interessato alle predizioni bibliche che ‘il deserto si rallegrerà e fiorirà come la rosa’, e ‘la terra darà il suo aumento’». Per cui, in tutti i ritrovati miracolistici che venivano posti in commercio, egli vedeva la prova della fine vicina, e ne deduceva che: «Se questa narrazione è vera solo per metà attesta ancora una volta che Dio può provvedere le cose che occorrono nei ‘tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità’».[13] Ecco, quindi, che periodicamente essa addita prodotti, farmaci, ritrovati che le sembrano inquadrarsi nella sua "economia", sia che abbiano direttamente a che fare con il problema del sangue, sia che abbiano attinenza con il "nuovo ordine". Il ruolo che l’organizzazione svolge è paragonabile a quello di chi ritiene abbia da Dio ricevuto l’incarico di tenere costantemente sotto controllo — per ottimi motivi, naturalmente! — la vita, i pensieri, le attività, la salute, e tutto quant’altro possa riguardare l’esistenza quotidiana dei testimoni di Geova.
Questo atteggiamento del Corpo Direttivo mostra due cose: la prima è che non si fida delle scelte dei singoli Testimoni e pertanto interviene di continuo per pilotarle e indirizzarle; la seconda che li considera tutti ancora allo stato infantile e pertanto agisce nei loro confronti secondo le parole di Paolo: "Ormai dovreste già essere maestri; invece avete ancora bisogno di qualcuno che vi insegni le cose fondamentali del messaggio di Dio. Vi dovete nutrire ancora di latte, invece che di cibo solido ... Questo non si può prendere; quello non si può mangiare; queste cose non si possono toccare". Ebrei 5:12; Colossesi 2:21. LDC-ABU.
In poche parole, i testimoni di Geova sono in una condizione che potremmo definire di "libertà vigilata", nella quale è il loro onnipresente "grande fratello" a dire sempre l’ultima parola su tutto, sia in fatto di morale che su qualunque altra cosa, rendendo così la vita di questo gruppo non piena, autonoma, nella piena libertà che spetta ad ogni cristiano, ma opaca, grigia, priva di gioia.
Sergio Pollina
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Note:
[1]L’altalena dottrinale sulle vaccinazioni, che si arresta nel 1939 con la condanna definitiva, vede le sue fasi alterne sulle seguenti riviste: The Golden Age 27/4/1921, pag. 441; 20/7/1921, pag. 634; 12/10/1921, pag. 8; 15/2/1922, pag. 314; 3/1/1923, pag. 211.
[2]Naturalmente io non intendo assolutamente spezzare alcuna lancia a favore della vaccinazione, né schierarmi contro di essa. Non è questo il punto. Anzi, fino a che la Torre di Guardia presenta le sue argomentazioni esclusivamente sulla base delle contrastanti vedute mediche, questo rientra nella libertà ad essa spettante di presentare ai suoi lettori diverse opinioni in campo medico, come fa di tanto in tanto in merito ad altre pratiche mediche. Il caso di cui ci occupiamo è diverso. Il fatto che di una pratica medica si dica che è "antiscritturale", mostra da solo la commistione che quest’organizzazione effettua senza alcun criterio fra materie diverse, confondendo "Dio" e "Cesare", o forse sarebbe meglio dire fra "Esculapio" e "Cesare".
[3]La rivista fa riferimento al fatto che, negli Stati Uniti, in quel tempo, la vaccinazione era obbligatoria ed i Testimoni, come accade oggi per il sangue, consideravano tale obbligatorietà una violazione del loro diritto alla pura adorazione.
[4] La Torre di Guardia del 1° febbraio 1973, pagina 86.
[5] Anche in considerazione del fatto che perlomeno fino al 1940, la Società si esprimeva favorevolmente sull’uso del sangue nelle trasfusioni. L’edizione di Consolazione del 25 dicembre 1940 infatti menzionava il caso di una donna colpita da un proiettile che doveva la sua vita all’altruismo di un medico che le diede il suo sangue. Vedi I Testimoni di Geova tra mito e realtà, Foggia 1991, AA.VV., pag. 33.
[6] La Torre di Guardia del 15 giugno 1959 era molto chiara al riguardo. Essa spiegava che: «Ogni volta che la proibizione di prendere sangue è menzionata nelle Scritture è sempre in relazione a prenderlo come cibo, e quindi è in qualità di alimento che a noi interessa tale proibizione ... Nella legge di Mosè il sangue era proibito come cibo, e perciò lo troviamo spesso menzionato insieme al grasso e ad altre cose che non si potevano mangiare». È molto interessante che qui l’astensione dal sangue venga messa esclusivamente in relazione al suo uso come cibo. Si noti la precisazione: "e quindi è in qualità di alimento che a noi interessa tale proibizione". Non si dice nulla di contaminazione con altro sangue.
[7] Circa il concetto del trasferimento dell’"anima" da una persona all’altra, l’opuscolo Sangue, medicina e la legge di Dio (Brooklyn, 1969), diceva: «Poiché era proibito immettere nel proprio corpo il sangue di un’altra creatura, ne conseguiva necessariamente che era errato dare il proprio sangue per farlo infondere nel corpo di un’altra persona. Questo è implicito nel massimo comandamento della Legge, che dice: "Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". (Matteo 22:37) E che cosa vuol dire amare Dio con tutta la nostra anima? Ricordate che nella sua dichiarazione della legge dopo il Diluvio, equiparando l’anima al sangue, Dio disse a Noè: "Non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue". (Genesi 9:3,4) In seguito egli ripeté il principio agli Israeliti: Il sangue è l’anima". (Deuteronomio 12:23) Non possiamo togliere dal nostro copro parte di tale sangue, che rappresenta la nostra vita, e ancora mare Dio con tutta la nostra anima, perché abbiamo tolto parte della ‘nostra anima, del nostro sangue’, e l’abbiamo dato a qualcun altro. Né sarebbe saggio argomentare che il proprio amore per il prossimo sia un motivo sufficiente per dare in tal modo sangue a un’altra persona. Quello di amare il prossimo è il secondo comandamento ed è limitato dal primo, che richiede completo amore verso Dio, di conseguenza che ubbidiamo ai suoi comandamenti» (pagina 8). Queste parole si commentano da se, e, credo, è la prima volta in assoluto che si utilizzi un comandamento di Dio per sminuirne il valore di un altro. Questo tipo di ragionamento, tipico della Torre di Guardia, attribuisce in tal modo a Dio la responsabilità della morte per mancanza di trasfusione e non al Corpo Direttivo.
[8] Sarebbe interessante poter avere un commento dell’attuale Corpo Direttivo su questa categorica affermazione del Corpo Direttivo d’allora, alla luce di quello che egli oggi asserisce, come, per esempio, sulla Svegliatevi! dell’8 agosto 1993, in cui è scritto: «Nella maggior parte dei paesi in cui vaccinare i bambini è una pratica diffusa, le vaccinazioni sistematiche hanno portato a una vistosa diminuzione delle malattie infantili prese di mira ... Non è più disponibile il vaccino antivaioloso poiché, com’è già stato detto sopra, un programma mondiale di vaccinazione ha debellato questa malattia potenzialmente letale» (pag. 23). Sarebbe pure interessante un commento in merito al fatto che se, per mera ipotesi, tutto il mondo avesse a quel tempo accettato il credo geovista, non ci sarebbe più un bambino vivo, e, quindi, nemmeno un adulto. In effetti un tentativo in tale direzione fu fatto. Esso si concretizzò in un lavoro capillare svolto dai Testimoni d’allora, al fine di ottenere una modifica legislativa che consentisse di evitare le vaccinazioni obbligatorie. La rivista L’Età d’Oro dell’8 ottobre 1924, infatti, riporta il testo di una petizione che fu fatta nello stato della Pennsylvania perché si consentisse agli obiettori di coscienza contro la vaccinazione di non proteggere i loro figli contro il vaiolo.
[9] La faccenda delle vaccinazioni fornì a J.F. Rutherford un’occasione in più per attaccare la Chiesa cattolica. Per chi si chiede cosa c’entri la Chiesa con le vaccinazioni, la risposta è di facile reperimento sull’ Età d’Oro del 23 settembre 1936. In essa, a pagina 814, c’era un articolo intitolato "Pasteur l’imbroglione", che diceva: «Approfittando del fatto che Pasteur era un Cattolico Romano, e allo scopo di ottenere la massima pubblicità possibile, la Gerarchia Romana è andata in visibilio all’uscita del film della Warner Brothers intitolato "La vita di Luigi Pasteur". Ma, ecco quello che gli amanti della verità, appartenenti alla Lega Americana per la Libertà Medica, hanno detto di Pasteur... ». L’articolo continua, anche se sembra incredibile, affermando che la scoperta del vaccino contro l’idrofobia era tutta una montatura e che Pasteur invece d’essere il benefattore presentato dal film, era in realtà il distruttore di innumerevoli vite umane in tutto il mondo. A lui interessava soltanto la ricchezza e la gloria, ed in questo gli teneva bordone l’odiata gerarchia ecclesiastica. Leggere per credere!
[10] Nemmeno una parola sul fatto che il modo di pensare di quei detenuti era la dottrina ufficiale della Società. Macmillan la fa invece sembrare come una loro fissazione immotivata.
[11] Questa precisazione di Macmillan è la quintessenza dell’ipocrisia. Nel 1943 egli sapeva benissimo quello che era stato scritto solo quattro anni prima, quando nell’edizione del 31 maggio 1939, Consolazione, a pagina 7 diceva: «Una della menzogne più grandi è quella secondo la quale, "le inoculazioni e le iniezioni non sono pericolose". Convincetevi, una volta per tutte che si tratta di una bugia, e ve lo dimostrerò qui e subito, e non con parole mie, ma vi leggerò ciò che una delle industrie leader nella fabbricazione di questa porcheria ha detto sulle "malattie causate dai sieri"».
[12] Un tardivo retaggio del tabù sull’alluminio, lo troviamo ancora sulla Svegliatevi! dell’8 gennaio 1981, pagina 29, dove nella rubrica "Uno sguardo al mondo", era contenuto un articolo intitolato "Alluminio e senilità", dove era detto che: "Con un metodo di analisi molto accurato, due ricercatori hanno confermato dati precedenti sull’esistenza di un legame fra alluminio e senilità negli anziani". Passa il tempo, ma Rutherford colpisce ancora!
[13] Vedi La Torre di Guardia del 15 marzo 1908, pagina 86.