I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
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L'organizzazione

Rapporto di Servizio 2019


Dati complessivi riguardanti l'opera compiuta dai Testimoni di Geova
dal mese di settembre 2018 al mese di agosto 2019
Cliccare sull'immagine qui sotto per scaricare il rapporto (formato pdf, 1MB) dal sito ufficiale dei Testimoni di Geova:


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Alcuni dati estrapolati dal rapporto mondiale



Dati sull'Italia


Dati complessivi sull'opera compiuta dai TdG dal 1970 al 2019


Click per ingrandire
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Alcune considerazioni sul rapporto


Nonostante i TdG continuino ad impiegare centinaia di milioni di ore nell'opera di fare proseliti - oltre due miliardi nel 2019 - i risultati ottenuti in termini di crescita rimangono molto modesti. I proclamatori, a livello mondiale, sono cresciuti in media di sole 110.414 unità. Per ottenere un nuovo proclamatore sono state quindi necessarie oltre 18.900 ore di predicazione (il che equivale a predicare ininterrottamente, giorno e notte, per 787 giorni!).

Anche in Italia le congregazioni sono diminuite. Nel 2019 sono scese a 2892. Nel 2018 erano 2921. L'anno prima (2017) erano 2955, mentre nel 2016 erano 2976. Quindi dal 2016 al 2019 sono scomparse 84 congregazioni.
Anche il numero dei battezzati in Italia è in calo: 2019 = 4278; 2018 = 4307; 2017 = 4542; 2016 = 4915. E nonostante vi siano migliaia di battesimi, la crescita dei proclamatori continua a rimanere a livello zero.
I presenti alla Commemorazione in Italia nel 2016 furono 438.412. Nel 2017 scesero a 431.035. Nel 2018 calarono ulteriormente: 417.090. Nel 2019 sono stati 414.595 (- 2.495). Dal 2016 al 2019 c'è stato quindi un calo di 23.817 presenti alla Commemorazione.

Anche a livello mondiale le congregazioni (nonostante la crescita nei paesi africani e dell'America Latina) sono diminuite passando dalle 119.954 del 2018 alle 119.712 del 2019. Rispetto al 2017 il calo è stato di 341 congregazioni. Negli USA le congregazioni sono diminuite di 422 in un anno.

Questo calo delle congregazioni a livello mondiale è piuttosto significativo. Come si nota dalla tabella riportata sopra, infatti,  dal 1970 le congregazioni erano sempre cresciute, anno dopo anno.

Altre considerazioni su questi rapporti si possono trovare nella pagina "Rapporto di servizio 2017" (link), dove vengono riportate anche altre tabelle sui singoli paesi.


Ma gli "unti" non dovevano diminuire?


In diverse pubblicazioni della Società Torre di Guardia si legge che i cosiddetti "unti" avrebbero dovuto diminuire costantemente, man mano che passavano gli anni:

«A motivo della crescita della grande folla e della diminuzione della classe degli unti, che si assottiglia sempre più man mano che molti dei suoi componenti terminano la loro vita terrena...» (La Torre di Guardia del 15/5/1997, p. 18).

«Molto presto Gesù riceverà nella dimora celeste gli ultimi componenti del rimanente del “piccolo gregge”, il numero dei quali continua a diminuire» (Km 3/98 p. 1).

«...la grande folla che serve lealmente i fratelli unti seguendone la direttiva nella predicazione della buona notizia. Così, anche se il numero degli unti continua a diminuire, il nome di Geova viene dichiarato in tutta la terra come mai prima» (La Torre di Guardia del 1/1/2000, p. 13).

Invece, anziché diminuire, a partire in particolare dal 2007, anno in cui la "Torre di Guardia" pubblicò un articolo in cui diceva che la "chiamata alla vita celeste" non si era ancora conclusa, il numero di questi professanti "unti" è salito vertiginosamente, come si vede nel sottostante grafico.



Nel 2019 ci sono state 20.256 persone che hanno preso gli "emblemi" (1.005 persone in più del 2018). E questo nonostante la raccolta degli unti avrebbe dovuto essere finita nel 1935 (si veda la pagina "Porte chiuse, porte aperte...").

Nel tentativo di giustificare questo insolito e notevole aumento nel numero degli "aspiranti alla vita celeste", la "Torre di Guardia" del mese di gennaio 2020, a pagina 29, parla di coloro che prendono gli emblemi alla Commemorazione, mettendo in dubbio che si tratti realmente di "unti".

Ecco cosa si legge nel paragrafo 12 della succitata rivista:

“A differenza di Geova, i fratelli che alla Commemorazione contano quelli che prendono gli emblemi non sanno chi è veramente unto. Quindi questo conteggio include persone che credono di essere unte ma in realtà non lo sono. Ad esempio, alcuni che un tempo prendevano gli emblemi in seguito hanno smesso. Altri forse hanno problemi mentali o emotivi che li portano a credere che regneranno con Cristo in cielo. È chiaro, quindi, che non sappiamo esattamente quanti unti ci sono ancora sulla terra.” (W 01/20 ed. per lo studio).

Si vedano su ciò le riflessioni riportate in queste pagine (link esterni):



 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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