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Delegare la mia vita?
"Forse a qualcuno la mia esperienza potrà sembrare strana. A tratti potrebbe sembrare che me la sia presa per poco e non credo che le critiche mancheranno. Allo stesso tempo credo che chi capirà quali principi fondamentali sono venuti meno avrà in mano una verità dirompente".
1989 esprimo interiormente il desiderio di cibare la mia mente con qualcosa di stimolante, di diverso dai libri di scuola. Per gusto leggo l'Apocalisse. Mi piace perché parla della distruzione del malvagio. Sento che sono fra quei malvagi perché non pratico la religione, ma non mi importa, mi basta sapere che si farà pulizia.
1990 I Testimoni di Geova bussano alla mia porta e comincio lo studio biblico. La persona che veniva a casa era un "pioniere speciale", cioè un anziano con gli onerosi incarichi di "pascere il gregge" e dedicarsi alla "predicazione sul campo", con orari da lavoro part time. Vengono assegnati in congregazioni dove "c'è più bisogno". Si studia il libro "Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o creazione?" I miei studi scientifici (sono un mancato biologo) mi insegnano l'obiettività, e l'evoluzione è a tutti gli effetti solo una teoria non dimostrata. Ma a questo punto volevo dimostrazione oggettiva che Dio esistesse.
1991 A buon punto con lo studio del libro "Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca". Il mio istruttore T.C. (sempre il pioniere speciale), per quanto esperto, deve sopportare obiezioni non da poco e spesso finisce l'ora di studio con me andando via a testa bassa. Stupidamente, colto da compassione, feci calare le mie difese. All'assemblea di distretto "Amanti della libertà", T.C. fa un discorso schietto e duro: ancora oggi molti lo ricordano. Scoprii tempo dopo che dietro le quinte venne duramente ripreso per il vigore eccessivo e per non avere seguito alla lettera lo schema prestampato fornitogli.
1993 "Progresso" mediocre, dove il progresso si misura con la bassa resistenza fatta alla voce degli anziani e ai pochi problemi creati (nel senso che fanno "progresso" i compiacenti e gli ignavi). Rincontro M., una ragazza fantastica che fu la mia fidanzatina dai 14 ai 18 anni (precoce, lo so). Lei era molto rispettosa, ma orgogliosamente si definiva "agnostica": se Dio non ricade nella sfera dei miei cinque sensi non saprò se esiste. Cambiavo e il rapporto coi miei amici si raffreddava. Invito M. all'assemblea speciale di un giorno. In macchina con T.C., davanti io con lui, dietro M. con la moglie di T.C. Alcune frasi nei discorsi fecero dire a M. che ero finito in un covo di pazzi (parole sue). Ma nel giro di una notte lesse il libro "Potete vivere etc" e si convertì. Nel giro di poco tempo ci fidanzammo... ed ecco l'inizio dei guai. Cominciai a capire quanto l'organizzazione, soprattutto a livello locale, brama del controllo della vita altrui. Io e M. eravamo tenuti d'occhio.
Andavamo alle adunanze con la mia macchina e un anziano categoricamente disse: "Non potete stare in macchina da soli, non potete stare in casa da soli" e una serie di altre condizioni in totale disarmonia con le pubblicazioni. Le pubblicazioni avvertivano dei pericoli dell'isolamento dei fidanzati, ma non esprimevano DIVIETI. Vai a spiegarlo agli anziani che subito ti fanno sentire un verme (induzione dei sensi di colpa, una delle moderne tecniche di lavaggio del cervello, quella più usata con me). Così all'alternativa che M. perdesse l'adunanza perché nessuno l'accompagnava preferivo la "peccaminosità" di un passaggio.
Nel frattempo venivo tenuto d'occhio e mi veniva chiesto come mai avessi sorriso così a lungo a quell'altra ragazza in sala, come mai alla mia destra c'era sì M., ma alla sinistra quel giorno si fosse seduta un'altra ragazza, etc., etc. Nel frattempo vedevo che M. cominciava ad avere un attaccamento morboso alle attività della congregazione. Io non ero ancora battezzato, lei fece il "sorpasso" e subito cercò di fare la pioniera ausiliaria (voto scritto per raggiungere 60 ore di predicazione in un mese). Io cercai di ragionare con lei sul fatto che prima di un impegno scritto sulla carta bisogna fare il servizio col cuore, ma lei faceva lo studio con una pioniera regolare (90 ore mensili per un intero anno)... così ricevette l'ossessione NON dell'amore per i servigi bensì per le ore scritte su un foglio.
La pioniera regolare che faceva lo studio era una zitella che si rivelò subito gelosa del mio rapporto con M. Dietro collaborazione degli anziani le venne impedito di uscire con me in predicazione (io predicavo da tempo prima di M.) dicendo che non ero esperto da potere aiutare M. nella predicazione.
La sera stessa che mi venne spiegato ciò mi venne detto di accompagnare in predicazione una proclamatrice di 7/8 anni che predicava da circa un mese! Alla faccia della coerenza!... Scoprii improvvisamente che M. veniva addestrata ad un assurdo spirito di contraddizione contro di me suo futuro marito. In una conversazione lei disse "Taci! Per me sei niente finché non mi hai messo l'anello al dito". Parole non nel suo vocabolario. La spiegazione che mi diede fu di essere stata consigliata da chi la istruiva ad avere questo atteggiamento con me. Credendolo un incidente passeggero (soffrii come un cane per le sue parole), la sposai ma nel matrimonio conservò quel suo atteggiamento.
1994 Finalmente sposai M. Tranquillità? mah!... Cambio congregazione per stare nel nuovo "territorio" e comincio a vederne di peggio. Intanto gli anziani che cercano di entrare nel merito di faccende private non si fermano di fronte ad un legame matrimoniale. Poi... scopro sulla mia pelle il vero concetto di "Anzianessa". Le mogli di alcuni anziani prendevano visibilmente la direttiva nella congregazione ed erano a conoscenza dei fatti privati confidenziali di parecchi componenti della congregazione. Risparmio dettagli. Nel frattempo mi battezzai.
Basta con le date...
Capii i problemi che ci sono in seno ai corpi anziani. Un giorno feci tardi ad un appuntamento con mia moglie che per giunta era senza le chiavi di casa. Arrivai a casa che mi sentivo un verme, avrei voluto morire. M. non la trovai neppure al portone. Cominciai a chiamare a casa dei "fratelli" vicini a dove abito. Partii da quello quasi dirimpettaio (un anziano), mi rispose la moglie che mi disse: "No, M. non è qui." Le spiegai la mia preoccupazione e la mia colpa e solo alla fine mi disse: "Guarda, so che è a casa di fratelli ma non so di chi". Feci tutta la rubrica telefonica disperato anche perché pensavo che lei stessa fosse preoccupata per me. Poi squillò il telefono: "Sono M." -
"Dove sei? Ho chiamato a casa di tutti i fratelli" - "Sono a casa di fratelli" - "Di quali?" - "Non te lo posso dire" - "Sei a casa dei primi che ho chiamato, è vero?".
Dopo mie insistenze ammise di avere preso accordi per mentirmi (affinché fossi punito della mia mancanza di considerazione. M., l'anziano e la moglie anzianessa erano unanimi sulla cosa). Quando chiesi al marito di "Izebel" (anziano) un chiarimento egli mi risposte di tacere punto e basta.
Mi rivolsi all'anziano che presiedeva la congregazione e gli raccontai la storia senza fare nomi, con lo scopo di capire dove io avessi sbagliato. Lo vidi diventare paonazzo di rabbia e insistette per sapere il nome della famiglia che mi aveva giocato quello stupido scherzo perché doveva essere disciplinata. Quando cedetti il suo viso impallidì, e ... evviva la coerenza .... mi disse: "Attento a quello che dici! Stai accusando un anziano! Io non farò nulla".
Un racconto di poco conto per capire uno dei segni iniziali di cose che andarono di male in peggio.
Favoritismi all'interno della congregazione: Famiglie particolarmente numerose da tenere buone in vista di votazioni ("risoluzioni") dei proclamatori venivano assecondate in una maniera spudorata e assurda. Piccolo esempio: avere un sorvegliante viaggiante a pranzo è un privilegio. Chiesi di poterlo ospitare per poi sentirmi dire che il mio invito era stato cancellato a favore di altri. M. lavorava da turnista, ed aveva preso un giorno di ferie per l'occasione.
Piccole cose ma che sono sintomi di una malattia che dentro fa parecchi danni. Avete mai visto un malato di tumore agli inizi della malattia? Non ha sintomi.
Comincio a farmi domande sul perché la stessa cosa che a me procura riprensione, l'anziano la possa invece fare deliberatamente. L'avere accumulato queste cose e l'avere ricevuto sempre risposte del tipo "taci, se no sei un Satana" hanno iniziato a logorarmi.
Un giorno dal podio venne detta una cosa che mi fece rabbrividire. Posso essere d'accordo che in ogni organizzazione ci siano documentazioni non accessibili a chi non sia nella dirigenza, tuttavia venne detto: "Quando noi anziani vi diciamo qualcosa, smettete di chiederci quale sia la base biblica. È inutile che cerchiate nelle pubblicazioni, noi riceviamo le circolari dalla sede centrale e voi non sapete che vi è scritto!" Ma vi rendete conto?! Sul momento la "presi per buona". Poi il dubbio si fece strada: ma la base non è sempre la Bibbia?
Come possono le circolari andare oltre ciò che è scritto? Chiesi spiegazione e la cosa era troppo grossa e mi venne detto che le circolari non erano niente di "segreto" e che si limitavano a citare scritture ed ero io ad avere capito male il discorso. Mah! Da buon deficiente feci ancora il remissivo... poche settimane dopo, in un discorso pubblico un anziano disse testualmente la stessa frase. Chiesi all'anziano che presiedeva cosa stesse succedendo e mi venne detto: "Sì, in effetti si capisce che tu ascolti i discorsi solo per cogliere in fallo l'oratore, sei un potenziale capro.
Comunque, che ne sai che io non abbia parlato all'oratore per fargli notare il suo errore?!". Pochi giorni dopo lo stesso anziano fece un discorso di lode ai bereani, quel popolo che scrutava nelle scritture per sincerarsi che l'apostolo Paolo non dicesse cose false... chiaro no? Dobbiamo essere come i bereani, diceva il discorso, e fra le righe si leggeva "ma limitati a leggere le scritture, non ti venga in mente di dirci che NOI anziani abbiamo sbagliato".
Poche settimane dopo, per errore, capitò lo stesso oratore "incriminato" con lo stesso schema "incriminato". Da cosa capii che la storia delle circolari non gli era stata fatta notare? RIPETÉ LE STESSE PAROLE!!! E rincarò la dose! A parte la storia delle circolari disse: "Secondo le scritture noi anziani siamo costituiti dallo spirito santo (Atti 20:28) quando siamo su questo podio lo spirito santo è su di noi e noi facciamo da tramite per lo spirito santo." Ma vi rendete conto?!?
Niente di più antiscritturale! In primo luogo Atti 20:28 era soprattutto una ammonizione agli anziani per ricordare i loro doveri di servitori e non di regnanti. In secondo luogo è impossibile che avvenisse il miracolo dello spirito santo che parla tramite un uomo perché la prima Lettera ai Corinti (13:8) spiega che il dono di profetizzare sarebbe sparito con l'ultimo apostolo!!! (NB: affermazioni della stessa organizzazione!!!).
Provai a manifestare la mia preoccupazione a mia moglie. Cosa successe? Scoprii che andava regolarmente dagli anziani a fare rapporto sul mio conto! Non avevo certo la paura di farmi interrogare, ma è assurdo che lei fosse stata compiacente nel farsi USARE! Ecco, a chiunque mi chiede perché siamo separati dico: "Mi ha tradito peggio che tramite fornicazione". Lo stesso Giuda andò dai farisei perché preoccupato che Gesù stesse un po' esagerando, il finale non cambiò e il mio supplizio si preparava.
Sapete su cosa si basava la misura della mia spiritualità? "Caro fratello, quanto ti dedichi allo studio?" - "Sinceramente dedico poco tempo" - "Male, molto male, la tua spiritualità ne risentirà parecchio". Tradussi "spiritualità" con "Compiacenza verso gli anziani". Dimostrazione? mia moglie non saltava la lettura della "Scrittura del giorno" mentre io la esaminavo occasionalmente. Mia moglie studiava in anticipo "La Torre di Guardia" e cercava scrupolosamente tutte le scritture citate. Io la leggevo in anticipo solo raramente. All'adunanza in cui se ne faceva lettura e commento intervenivo quanto gli altri. Gli altri intervenivano limitandosi alla rilettura di quanto letto, io no. Qualche mese dopo poteva capitare una chiacchierata dottrinale con mia moglie... che non riusciva a starmi dietro quando mi basavo su ciò che lei con meticolosità aveva studiato.
Chiaro no? I farisei, spiegava Gesù, leggevano la legge ma ne rigettavano la sostanza. M. leggeva, studiava, ammoniva me che non lo facevo quanto lei ma non era in grado di sostenere un discorso dottrinale con me. Fra i due lo sviato ero io. Interessante, no?
La mia "spiritualità" diminuiva. Non sentivo più attaccamento alla organizzazione. Questo fu dovuto in effetti alla scarsa lettura che facevo delle pubblicazioni. Mi veniva detto che se non leggevo assiduamente avrei perso la presa sulla verità. Ecco un'altra moderna tecnica di lavaggio di cervello. Esempio esagerato: se io vi inducessi alla lettura delle favole più assurde spacciandovele per vere e questa lettura avvenisse ogni giorno diverrete i più fedeli seguaci di Biancaneve e i sette nani. NON presa sulla verità, ma presa sulla dottrina.
Qua e la uso anche altri stratagemmi: piccole affermazioni apparentemente innocue ma che hanno effetto dirompente. Di fronte ad un filosofo, per tenergli testa, un anziano direbbe che lui prega per dire a Dio che i suoi sforzi sono diretti al suo onore; di fronte ad un adepto dirà che la sua decisione l'ha presa dopo una lunga preghiera e quindi è stata presa con sapienza. Non avete idea delle false dottrine che circolano fra i fedeli a motivo di queste affermazioni di comodo. Ancora, evviva la coerenza.
Cosa è successo, per farla finita? Una faccenda da poco, ma che ha acceso tutta la legna accumulata nel tempo. Una psichiatra, a posteriori, mi ha spiegato cosa è successo in me. mi fece vedere le sue mani giunte e disse: "Questa era la sua mente - le allontanò piano piano - questo è il cammino che ha fatto. Improvvisamente ha ripreso coscienza della parte di sé che non ha mai perso e ... - non andò oltre: unì di colpo le mani rumorosamente. - ...alcuni perdono la parte "vecchia" ed è finita.
Ebbi il "privilegio" di offrire alloggio ad un sorvegliante viaggiante che visitò la nostra congregazione. Tale "Sorvegliante di Circoscrizione" ha lo scopo di verificare la corretta conduzione delle congregazioni sotto la sua giurisdizione (incassi, raggiungimento del numero di ore di predicazione da parte dei pionieri, verifica della lunghezza delle gonne ... etc.. N.B.: non sto facendo sarcasmo!). Un numero della Torre di Guardia fu dedicato alle capacità spirituali di questi uomini, accompagnati da mogli degne di loro.
Era un nuovo sorvegliante, sconosciuto. Quale fu la sua premura quando entrò in casa mia? Chiedere cosa ci fosse da mangiare. Per una settimana mangiai piatti riscaldati perché i signori marchesi (questa volta è sarcasmo!) non trovavano di gradimento quanto offerto loro. In una settimana di permanenza non ebbero una sola parola di edificazione per me e/o mia moglie, nonostante io chiedessi a lui più volte di potergli parlare. La norma è che a pranzo andassero a casa di altre famiglie, al fine di scambiare edificazione con molti.
A tutti chiesero piatti "economici"... sì, pretesero da TUTTI, anche da una famiglia quasi sul lastrico, che preparassero per loro del pesce, al più gamberi. Una famiglia "osò" preparare loro dei tortellini e si sentirono dire "Cosa è questa cosa?!?" mentre respingevano il loro piatto quasi fosse mondezza. Credo non sia il caso di andare oltre... in fondo verrà presto rimossa la scrittura di Proverbi 15:17 dalla Bibbia (sarcasmo).
Secondo le scritture avrei dovuto affrontarlo e fargli capire la sua maleducazione, che nel frattempo capii espresse a casa di chiunque lo avesse ospitato, salvo i compiacenti di cuore. Feci anche io un errore scritturale e andai a parlare con gli anziani. Risposta? "Ha fatto una pessima impressione anche a noi, era parecchio tempo che non capitava un sorvegliante viaggiante così indisponente, etc., etc."
A quanto pare aveva tirato parecchie orecchie soprattutto perché le contribuzioni erano un po' calate e perché le gonne lunghe fino ai piedi (moda di quell'anno) a lui non piacevano. Questo non era sarcasmo, ne parlò davvero in tutti e tre i giorni dei suoi discorsi!!! Comunque manifestai (altro errore) agli anziani la mia intenzione di scrivere alla filiale di Roma in merito all'accaduto. L'apostolo Paolo (mica l'ultimo del carro!...) non credo si comportasse così. Gli anziani dissero di lasciare perdere, che al più avrebbero scritto loro due righe a Roma, e in fondo (parole testuali) "Fra due anni sarà fuori dai piedi".
L'assegnazione dura due anni con visite ogni sei mesi circa.
Ingannavo me stesso pensando di non essere turbato per la vera e propria violenza subita, non so se avreste retto gli affronti.
Alla sua seconda visita, gli anziani erano nei guai perché nessuno voleva dar loro alloggio, ed io da buon deficiente lo ospitai nuovamente. Un disastro! Capii che i miei anziani non avevano scritto alla filiale di Roma e capii troppo tardi che c'erano di mezzo le loro poltrone e la loro promessa a me fu affinché io con la mia denuncia non aumentassi spiriti vendicativi del viaggiante contro di loro. Mi chiesi se da fratelli così "qualificati" fosse giusto vedere questi atteggiamenti.
Alla fine fu M. che scrisse alla filiale di Roma. Non lessi la lettera di lei, ma capii che fu una sorta di "lecchinaggio". Lessi però la risposta che, tradotta in termini intelligibili, suona come un "ci dispiace tanto... ARRANGIATI e non darci noie!". Cominciai a rendermi conto che la disciplina vale solo per il gregge e posai le armi. M. andò dal sorvegliante viaggiante credendo di dirgli il fatto suo. Nel frattempo avevo già smesso di frequentare le adunanze senza che nessun anziano avesse il coraggio i venire a chiedermi cosa io avessi. M. tornò a casa tutta soddisfatta di avere parlato col sorvegliante ... mi raccontò la conversazione e scoppiai in un pianto: sapevo già che sarebbe andata così. Lei credeva di avere "vinto", mentre lei stessa mi diceva di aver chiesto LEI scusa a LUI!!!
Sembra poco, uno screzio fra fratelli. Questo è infatti nulla. In pratica era successo questo: gli anziani locali avevano fatto cerchio intorno al sorvegliante viaggiante in una serie di "io copro le tue malefatte e tu copri le mie". Chiesi un confronto con tutti. Vennero solo due anziani su cinque (di cui uno appena arrivato: un pioniere speciale) ed il sorvegliante viaggiante. Sapete perché gli altri anziani non vennero? Perché la mia richiesta non era accettabile scritturalmente! Infatti Matteo ha scritto stupidaggini al capitolo 18, Mosé scrisse stupidaggini in Levitico 19:17, Luca al versetto 17:3; inoltre gli anziani sono dispensati da quello che Gesù dice in Matteo 5:23,24.
Cosa ottenni da quell'incontro? Lasciarono dare aria alla bocca e se ne andarono come se nessuno avesse detto qualcosa a loro. Il sorvegliante viaggiante sentì le frasi degli anziani che a me dissero anche che avrei dovuto sbatterlo fuori al primo gesto maleducato, la cosa non gli piacque molto.
Arrivò il nuovo sorvegliante di circoscrizione. Era accompagnato dal sorvegliante di distretto. La cosa fa tremare intere congregazioni, quando appare il sorvegliante di distretto generalmente ci sono rimozioni in vista!
Se avete avuto la pazienza e il coraggio di leggere fin qui siete pronti per il mistero svelato.
1) Il Sorvegliante di circoscrizione arrivò e vide una congregazione che vedeva fedeli "morire" come mosche (inattivi, dissociati, espulsi), diminuzione delle contribuzioni.
2) Gli anziani locali sentono del comportamento del sorvegliante viaggiante. Un fatto di semplice maleducazione, ma per non irritare il viaggiante che già li vedrebbe rimossi fanno scudo col loro corpo. Questo per le due prime visite, poi non so molto perché non frequentavo.
3) M. ha scritto alla filiale e la cosa è dovuta saltare fuori. Il sorvegliante di distretto è stato informato. È responsabile dell'operato dei sorveglianti di circoscrizione.
Il fatto che per questa questione di poco conto ci sia stato un così grande dispiegamento di forze che si coprivano a vicenda mi terrorizza. Parlai personalmente col sorvegliante di distretto. Credette ad ogni mia parola e alla fine, con tono disgustato e adirato mi sputò in faccia la frase: "Ti credo, ma non farò niente!". Mi spiegò confidenzialmente che a tutti gli effetti era qui per vagliare gli anziani locali per l'appunto "denunciati" dal precedente sorvegliante il quale, da buon vigliacco, ha aspettato la nuova assegnazione prima di far rapporto. Concluse dicendomi di riprendere a frequentare in un'altra congregazione della mia città.
Ancora la mia mente era spezzata e quasi ci cascai. Ma poi la mia mente ritornò di colpo! Gli anziani sono colpevoli di mille "morti" avvenute in congregazione fra cui la mia... e devo essere IO quello che si deve adattare? Tutti i carnefici sono usciti puliti dalla faccenda! Compreso il sorvegliante di distretto che si è scongiurato l'onere della filiale che gli chiedesse che ne era del controllo del comportamento dei sorveglianti di circoscrizione quando visitano le famiglie!
Scrissi una lettera di "complimenti" alla filiale. Mi limitai ai fatti. Espressi questo concetto: Matteo 24:48-51. Mi complimentai per la perdita di un'altra pecora (io) per proteggere la poltrona di anziani, viaggianti e non, nonostante questi siano una minaccia per chi li ascolti...
"Mia moglie? Mia moglie continuò a raffreddarsi nei miei confronti." Ormai ero diventato il diavolo. Sono affettuoso e smielato di natura, immaginate cosa significava per me andare ad abbracciarla e non sentire nessuna reazione in lei. Le suggerivo di cambiare casa, di cambiare città, di ricominciare da zero anche fra di noi. Le chiedevo se si rendeva conto di cosa in tutti questi anni avevamo ingoiato, di chi ha preso le redini della nostra vita, di chi ha deciso per noi contro i principi stessi della dottrina. E lei urlava contro di me dicendo che se io avevo subito quelle cose era peggio per me che lo avevo permesso. Diceva che bisognava sopportare perché questi anziani erano previsti nel segno degli ultimi giorni. (Seconda lettera a Timoteo 3:1-5)
Lei traeva la conclusione che se era previsto dalle scritture era anche giusto accettarlo. Ma tutti si stancano di leggere per intero, e il versetto 5 conclude proprio al contrario dicendo "da questi allontànati"! Un giorno disse che le altre organizzazioni sono nell'errore perché sono corrotte. Riuscii a farle ammettere ciò che ha visto nella congregazione e che ha visto corruzione, ma affermava che è l'organizzazione di Dio ugualmente. Appena sposini M. mi impedì di rivedere una mia carissima amica "del mondo" perché "non era appropriato che io avessi amicizie femminili". Immaginate la mostruosità del gesto che fece, la prese da parte e le disse: "Sei stata amica di Marcello per anni ma ora è diventato mio marito, così se vuoi sentirlo o vederlo devi farlo tramite me." Iniziai a ribellarmi a tutte queste leggi non scritte e la rividi. Un giorno la accompagnai a fare la spesa.
Mi vide qualcuno della congregazione e sollevò dietro le mie spalle un polverone incredibile. La convivenza divenne impossibile. Stavo riprendendo la mia mente. Rinchiuso in casa perché M. aveva mille problemi ad uscire, no, non lo volevo più. Non volevo più stare in casa con una donna che mi dava del fallito attribuendomi la COLPA di essere stato VITTIMA delle angherie subite. Veniva a casa a raccontarmi di tutti i pettegolezzi e bugie che nascevano alle mie spalle e anziché citar loro la prima lettera ai Tessalonicesi 4:11 dava a me la colpa di non essere in congregazione.
Non ce la facevo più, l'ultimo gioco che ho scoperto troppo tardi è stato il fatto di farmi muovere a chiedere la separazione. Perché la prima lettera ai Corinti 7:13 dice che la incredulità del marito non giustifica il lasciarlo. Ecco l'ultima furbizia, non voleva più stare con me, ma non poteva essere lei a fare il primo passo."
Sono stato molto lungo, ma se siete dal cuore sincero ne avete tratto vantaggio.
Mi rimasero solo i miei genitori. Ho impiegato del tempo a riprendermi, ma oggi, senza l'aiuto di nessuno, ho ritrovato il mio equilibrio. Sono più stabile di quanto lo fossi prima di questa orribile avventura. Traggo le mie conclusioni. Se quella è l'organizzazione di Dio significa che Dio accetta chi la dirige, in tal caso, grazie per gli anni che potrò vivere ancora, ma preferisco non essere dalla sua parte. Un giorno M. mi disse che se tutti quegli anziani sono lì è giusto che ci siano. Si offese mortalmente quando dissi: "La congregazione (mondiale) ha gli anziani che si merita"... evviva la coerenza.
Un gesuita spiegò una cosa che nessuno mi fece mai notare. Leggete Matteo capitolo 25 dal versetto 34. Resterete sconcertati. Il messaggio è:
Chi farà il bene lo farà senza rendersene conto!!! Chi avrà la salvezza l'avrà senza aver pensato neppure per un istante di aver agito in vista della salvezza!!!
Fregati i miei cari amici che si sentono molto religiosi! "Faccio il volere di Dio in vista della salvezza". In che trappola vi siete ficcati! Provate a fare del bene perché vi nasce dal cuore, altrimenti sarete nei guai seri!
Marcello
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La lettera di dissociazione
Questa è la mia lettera di dissociazione con la quale si spiazzerebbe qualsiasi congregazione e/o corpo di anziani secondo i quali 'chi non è sottomesso a noi è il diavolo e Satana ed incapace di fare alcuna sorta di bene'.
Sassari 21/09/2002
Gentile [omissis],
Dopo oltre due anni di vostro disinteresse sono stato da te visitato e avevamo accordi che io ti ricontattassi ai primi di settembre. Ma una strana coincidenza mi ha fermato. Vorrei dilungarmi, ma lo farei se fossi sicuro ne valesse la pena. Mettiamola così: "fuggii" di fronte a vere e proprie angherie accumulate in particolare negli ultimi due anni ad opera di anziani locali e viaggianti (e mia moglie). Anziani che agivano come a loro pareva, tappando la bocca a chiunque, che se avevano invece da parlare mi chiamavano nello "stanzino delle punizioni" e cominciavano il loro sermone con antiscritturale "mi è giunta voce che...". (Tit 1:7-9. Inoltre sul "mi è giunta voce che", notare che Paolo in 1Co 1:11 specifica CHI è il proprietario di quella voce).
Ti dissi inoltre che per porre rimedio alla mia situazione avresti dovuto essere un UOMO (il maiuscolo è voluto), ma che questo non sarebbe bastato, poiché avresti dovuto interrogare anche sorveglianti viaggianti, anche se ... "mi è giunta voce" che hai "conoscenze"... sarai la persona giusta?
Ma che è successo? "Mi è giunta voce che" mia moglie si stia dando da fare nella diffusione di vere e proprie calunnie su di me, così come in due anni e più di calunnie si è dato da fare, oltre a vari proclamatori, chi ha avuto paura di essere smascherato "fuori dallo stanzino". Ma sono un passo avanti, e smetto di chiedermi come sia possibile che componenti qualificati agiscano così falsamente (1Tm 3:10,13).
Contro di me usano solo parole. Non è un problema, fanno male se io decido di farmi ferire, e non lo decido proprio. Se un giorno una voce proveniente dalla congregazione dovesse danneggiarmi materialmente allora mi preoccuperò, per ora sorrido anche delle infruttuose indagini fatte su di me (di cui ho prove testimoniali). Sono una persona perbene io, solo che loro tolgono tempo utile allo studio della Bibbia. (1 Tm 5:13, 1:5-6).
Ma così la congregazione ha voluto presentarsi ai miei occhi: mi ha trattato da disassociato senza che nessuno abbia deposto testimonianze, mentre chiuse gli occhi di fronte a prove testimoniali che portai su atteggiamenti gravemente antiscritturali degli anziani (2Co 13:1, vedi 1Tm 5:19). Tollera chi continua a diffondere menzogne sul mio conto (Ro 1:32). Mi dispiace non per quelle voci, ma per la condizione di chi pecca. Non mi interessa che gli anziani non siano stati rimossi o disassociati, io penso solo che se li avete tenuti al loro posto evidentemente ve li meritate, e se questa frase suonasse offensiva significherebbe darmi ragione sul loro scarso valore.
Da parte mia do la più bella lezione, poiché capisco la non consapevolezza su quanto fattomi. Sulla base di questo do a tutti il mio perdono. Mentre io posso portare la testimonianza di persone che mi chiedono se per caso io non sia un angelo, voi tutti non potete portare nessuna prova contro di me dell'aver agito contro Dio in vari modi; è stato sufficiente (e comodo) ignorare la mia esistenza. Eccola la mia lezione: vi perdono tutti, per il male che ho ricevuto. Avete agito sulla base di ciò che sapevate fare in quel momento, se aveste avuto consapevolezza avreste agito diversamente. Per questo vi perdono di cuore.
Bene. Come concludo? Essendosi con materiali prove la congregazione manifestamente dichiarata in opposizione alle più basilari norme scritturali dell'amore (e della giustizia) non per giudizio, ma avendo provato sulla mia pelle Matteo 24:49, non sono io con la presente che mi dissocio dall'organizzazione, ma essa si è anticipatamente resa inesistente agli occhi di Dio stesso, e mi dissocierei dal nulla. (Mt 7:21-23).
Non troverei utilità nel sottomettermi a chi rigetta le norme di Dio nel pascere il gregge. Sono sereno, sto disimparando definitivamente cosa sia il risentimento, la rabbia, l'odio. Strano, lo imparo oggi che non sono più a contatto con gli anziani che mi hanno "pasciuto", mentre soggetti come anche mia moglie che se non sbaglio dovrebbe essere ancora pioniera regolare, coltiva profondi sentimenti di rivalsa, di vendetta nei miei confronti. Non so se le darà fastidio, ma io la amerò finché avrò un alito di vita. Non soffro della sua mente che mi odia, ma al pensiero che lei in questo modo si tiene lontana dalla serenità coltivando in sé emozioni inadatte ad un cristiano ed in ogni caso negative. Io non riesco a volerle male per ciò che mi ha fatto.
Sarò io a sbagliare? Non dubito sul seguito della presente, un semplice "Marcello P. si è dissociato dalla congregazione". Qualcuno forse dirà: "ma non era stato espulso anni fa?". E questa sarà un'altra sconfitta di chi il gregge lo ha nutrito col fieno modificato nelle proprie comodità.
Da questo momento le eventuali comunicazioni sono accette solo per via scritta. Pur nel mio perdono di cuore mi riservo di tutelarmi qualora qualsiasi reiterazione di calunnie sul mio conto menzionate nella presente (o di cui ancora non sono a conoscenza) si concretizzi in situazioni che mi arrechino disagio.