Cosa avvenne al corpo morto di Cristo?
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COSA AVVENNE AL CORPO MORTO DI CRISTO?
(Sergio Pollina)
La Resurrezione di Piero della Francesca.
Questa è una domanda che scaturisce da una delle invenzioni più fantasiose partorite dalla fervida mente di C.T. Russell. È utile premettere che si tratta di un puro esercizio accademico, volto soltanto a stabilire una linea evolutiva del pensiero dei Testimoni di Geova su questo argomento che, come vedremo, con il trascorrere del tempo è andato modificandosi fino quasi a scomparire dalle loro pubblicazioni. Che si possa risuscitare dai morti è una delle credenze di base della fede cristiana. Che essa sia una credenza basata sul nulla, se non su racconti di migliaia di anni fa di persone che per i più diversi motivi vollero tramandare questa credenza è veramente poco importante; non più importante di chi ancor prima del tempo di Mosè credeva in Akenathon, o in Marduk o in Baal, o nelle migliaia di altre divinità con la stessa credibilità del dio degli Ebrei. Qui, adesso, esamineremo ciò che credeva Russell e, successivamente, i suoi seguaci fino a oggi.
Cominciamo con la sua opera primaria, L’Aurora del Millennio, poi rinominata Studi sulle Scritture. Nel suo secondo volume, Il Tempo è Vicino, del 1889, così Russell scriveva alle pagine 129, 130:
Successivamente, nel 1899, vide la luce un altro dei volumi, il quinto, Ad una mente fra Dio e l’uomo. A pagina 454 Russell in esso spiegava che:Se esso [il corpo di Cristo] fu dissolto in gas o se esso è ancora conservato da qualche parte come grande memoriale dell’amore di Dio, dell’ubbidienza di Cristo, e della nostra redenzione, nessuno lo sa, né tale conoscenza è necessaria. Noi siamo certi del fatto che Dio nascose miracolosamente il corpo di Mosè (Deuteronomio 34:6; Giuda 9) … pertanto non dovremmo sorprenderci se, nel Regno, Dio mostrerà al mondo il corpo carnale, crocifisso per tutti quale riscatto a loro favore, non permettendo che esso si corrompa, ma rimanendo conservato come eterna testimonianza dell’amore infinito e della perfetta ubbidienza. Sarebbe anche possibile che Giovanni 19:37 e Zaccaria 12:10, possano indicare tale adempimento.
Né il nostro Signore avrebbe potuto essere destato dai morti come uomo, pur avendo deposto con Giustizia il nostro prezzo di riscatto: affinché Adamo fosse liberato dalla morte (insieme a tutta la sua razza condannata), era necessario, non solo che l’uomo Cristo Gesù morisse, ma anche che l’uomo Cristo morisse per sempre, rimanesse morto, rimanesse il nostro prezzo di riscatto per tutta l’eternità. (corsivo nel testo, grassetto mio)
Questo era il pensiero di Russell. Cosa avvenne con la successiva presidenza di Rutherford? Possiamo apprenderlo dalla lettura della Torre di Guardia (inglese) del 15 aprile 1930, pagine 119, 120:
Più avanti nel numero del 15 agosto della stessa annata, a pagina 250, troviamo che:Alcuni asseriscono che ciò prova che nella resurrezione il corpo e l’anima saranno riuniti; ma noi sappiamo che non può esservi nessuna esistenza senza un organismo e che l’organismo umano non può avere alcun posto nel regno di Dio. Sappiamo anche che Gesù fu destato dai morti con un corpo glorioso. Altri hanno detto che i versetti dimostrano che il corpo carnale di Gesù è conservato da qualche parte. Credere in questo sarebbe come dire che il corpo di Gesù è una mummia che giace da qualche parte. Satana ha fatto sì che alcuni dei suoi servi procedessero alla imbalsamazione delle mummie per conservarle allo scopo evidente di smentire gli effetti della morte e di contraddire il decreto di Geova. La spiegazione più ragionevole delle scritture di cui sopra (Atti 2:24, 30-32) è che Dio abbia dissolto il corpo di Gesù in polvere affinché non si corrompesse come accade comunemente ai corpi morti. [Qui è evidente che Rutherford dicendo “Altri hanno detto” si riferiva a Russell, smentendolo]
Morto Rutherford, nel 1942, gli succedette Knorr, con il suo “teologo” ufficiale, Frederick William Franz, che così riprese l’argomento nella Torre di Guardia (inglese) del 15 aprile 1946 (in italiano tale articolo non sembra mai essere apparso), dove a pagina 122, paragrafo 23 è scritto:Per quanto riguarda il corpo letterale con il quale il Signore fu crocifisso, può esser detto questo: che Dio miracolosamente ne dispose secondo la sua perfetta conoscenza, probabilmente dissolvendolo in polvere, affinché in tal modo il suo “santo” Gesù non dovesse vedere la corruzione. (Atti 2:22-32) Molto saggiamente Dio non preservò quel corpo in un luogo conosciuto ad alcuna creatura umana che ne avrebbe fatto oggetto di visita o di pellegrinaggio.
Si arriva quindi all’edizione (inglese) del 1° settembre 1953, nella quale, a pagina 518, in un articolo intitolato Il corpo carnale di Gesù, la Società scrive:Durante il periodo del sonno della morte e di attesa dell’insediamento del Regno questi morti cristiani sono “nudi”. Cioè, essi sono svestiti, in quanto non vivono una vita nella carne né una vita nello spirito. Durante il tempo in cui Cristo giacque nella tomba per tre giorni anch’egli fu “nudo”, in attesa di essere “reso vivente nello spirito”. Ma non fu lasciato nudo per molto tempo, poiché “la sua anima non fu lasciata negli inferi, né la sua carne vide la corruzione” (Atti 2:31) Ciò significa che Gesù non fu lasciato negli inferi senza vita, o nell’Ades quale sua tomba; la sua vita non rimase preda della tomba … In quanto al corpo carnale di Gesù, con il quale egli morì, esso non vide la corruzione essendo lasciato a marcire e a degradarsi nel sepolcro; ma l’apostolo Paolo dice che “la dimora terrena del suo tabernacolo fu “dissolta”. Come ciò avvenne le Scritture non lo dicono, eccetto che ciò avvenne per un miracolo di Dio”.
Qualche anno dopo l’argomento fu ripreso nella Torre di Guardia del 15 maggio 1963. In essa viene spiegato, a pagina 303 che:Cosa avvenne del perfetto corpo carnale di Gesù dopo la sua morte? Esso fu preservato affinché successivamente gli uomini avrebbero potuto rimirarlo in adorazione? O Gesù possiede ancora il suo corpo carnale in cielo, “spiritualizzato” perché possa esser visto e adorato? Assolutamente no. Le Scritture rispondono: di esso fu disposto da Geova Dio, dissolto nei suoi elementi costitutivi, cioè gli atomi … Il corpo di Mosè ritornò alla polvere mediante il processo di decadimento, come avviene per tutti i corpi umani, ma ciò non avvenne nel caso di Gesù, poiché è scritto “Poiché non lascerai la mia anima nello Sceol. Non permetterai al tuo leale di vedere la fossa”. (Salmo 16:10; Atti 2:31) Così Dio fece in modo che il corpo di Gesù sparisse, ma non si corrompesse, e ciò vuol dire che esso fu dissolto, disintegrato nei singoli elementi di cui sono fatti i corpi umani.”
Oltre alle riviste, anche altre pubblicazioni si occuparono dell’argomento. Una d’esse è il libro Sia Dio riconosciuto verace (prima edizione 1946, seconda edizione riveduta 1952). A pagina 113 della seconda edizione esso diceva:“Secondo la figura del Giorno dell’Espiazione adempiuta da Gesù Cristo, il suo umano corpo carnale non fu portato nel vero Santissimo in cielo, alla presenza di Dio. Come il corpo del toro e del capro espiatorio, il corpo terreno di Gesù fu usato secondo la volontà di Dio, affinché l’umanità credente potesse nutrirsi d’esso per fede”.
Poi, nel 1961 vide la luce Sia santificato il tuo Nome (solo in inglese) che diceva quanto segue sull’argomento a pagina 267:“La perfetta vita umana che Gesù depose nella morte è la cosa di valore che permette di comprare quanto Adamo col peccato della disubbidienza perse per tutta la sua discendenza. Il sangue di Gesù versato alla morte, la sua vita umana deposta col sacrificio volontario, questo è il riscatto. Fu provveduto su questa terra alla morte di Gesù. Fu presentato in cielo quale offerta redentrice per i peccati del risuscitato e glorificato Cristo, poiché fu risuscitato come creatura spirituale, immortale, non più figlio umano di Dio. La sua perfetta vita umana, con tutti i relativi diritti e prospettive, fu deposta nella morte, ma non a causa di peccato o punizione. Essa non venne ripresa da Gesù alla risurrezione, perché egli fu risuscitato quale divina creatura spirituale”.
Nel 1965 fu pubblicato Cose nelle quali è impossibile che Dio menta, che a pagina 355, paragrafo 23 dice: “Di conseguenza, quando ascese al cielo, non prese con sé, anche perché non poté prenderlo, il sacrificato corpo umano. Egli prese con sé il valore della sua sacrificata vita umana, essendo questa raffigurata dal suo sangue … Così del corpo carnale di Gesù Cristo fu disposto sulla terra da Dio Onnipotente e non fu portato in cielo da Gesù”.Queste guardie della tomba commemorativa videro l’angelo di Geova, ma non videro Gesù ritornare alla vita e uscire dal sepolcro. Non poterono farlo in quanto egli fu risuscitato come spirito invisibile. Egli non riprese nuovamente il suo corpo con il quale era stato ucciso in sacrificio umano a Dio … La potenza divina rimosse il corpo umano con il quale Gesù era stato offerto come sacrificio per i peccati degli uomini.
Nel 1975 il libro L’Eterno proposito di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo, a pagina 153, paragrafo 21, diceva:
Si occupò dell’argomento anche l’Ausiliario per capire la Bibbia (1981 in italiano), che a pagina 275, alla voce “Il corpo di carne di Cristo”, diceva:Conformemente, le prove scritturali mostrano che Gesù Cristo fu risuscitato come Figlio spirituale di Dio nell’immortalità e nell’incorruzione. (Atti 13:32-37) Quindi, alla sua risurrezione dai morti, Gesù Cristo non ritrasse il suo corpo umano come sacrificio dall’altare di Dio per riprendere il suo corpo umano (Ebrei 10:1-10) Proprio come nell’annuale Giorno di Espiazione i corpi di quelle vittime animali il cui sangue era portato nel Santissimo per il peccato venivano eliminati, così Dio accettò il sacrificio della natura umana di Gesù ed eliminò il corpo umano di Gesù. In che modo? Non lo sappiamo. (Ebrei 13:10-13; Levitico, capitolo sedici) Sebbene Dio Onnipotente non risuscitasse il suo figlio Gesù Cristo in un corpo umano, il risuscitato Figlio di Dio ritenne in effetti il valore o merito del suo sacrificio umano, che era come il sangue di sacrificio che il sommo sacerdote giudeo portava nel Santissimo del tempio per fare espiazione per il peccato.
Le stesse, identiche parole le ritroviamo nel primo volume di Perspicacia nello studio delle Scritture, a pagina 577.“Il corpo fisico di Gesù Cristo non si decompose tornando alla polvere come il corpo di Mosè e di Davide, uomini che prefigurarono Cristo. (Deut. 34:5, 6: Atti 13:35, 36; 2:27, 31) Quando i discepoli si recarono alla tomba di buon mattino il primo giorno della settimana, il corpo di Gesù era scomparso e i panni in cui era stato sepolto erano rimasti nella tomba, mentre il suo corpo indubbiamente era stato disintegrato senza decomporsi”.
Siracusa, 01/04/2021
I Vangeli insegnano che Gesù risorse con un corpo spirituale?
Cima da Conegliano - L'incredulità di San Tommaso
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». (Gv 20,24-29)
Il Risorto appare agli Apostoli - Perino Cesarei - Chiesa di San Francesco - Cascia (link)
Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso si rese presente in mezzo a loro e disse loro: «Pace a voi!». Ma essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito. Allora egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché nei vostri cuori sorgono dei dubbi? Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono io. Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io». E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché essi non credevano ancora per la gioia ed erano pieni di meraviglia, egli disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?». Ed essi gli diedero un pezzo di pesce arrostito e un favo di miele. Ed egli li prese e mangiò in loro presenza. (Luca 24, 35-43)
Se Dio ha distrutto il corpo fisico di Gesù, perché la Scrittura non lo dice?
“...non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.” - Atti 2:27
Beato Angelico - La resurrezione
I TdG dicono che Gesù non poteva risorgere con il suo corpo carnale perché questo avrebbe significato riprendersi il prezzo del riscatto pagato con la Sua morte. Ma questo è il classico caso in cui si cerca di adattare la Scrittura a quelle che sono le interpretazioni dottrinali della Torre di Guardia. Benché la Scrittura sia molto chiara nel dire che il corpo carnale di Cristo venne resuscitato - cosa che credono da sempre tutte le chiese cristiane -, siccome, secondo l’“intendimento” dottrinale dei TdG ciò non può essere avvenuto, ecco che si nega anche l’evidenza, anche ciò che è scritto.
Si noti che, anche accettando le interpretazioni della Società Torre di Guardia, il sacrificio espiatorio di Cristo avrebbe potuto mantenere lo stesso il suo valore “legale” e morale, anche se Cristo fosse risorto con il suo corpo fisico.
Perché cercare di limitare la potenza di Dio, e anche la Sua giustizia, dicendo che ciò non può essere avvenuto?
Perché la Scrittura non dice da nessuna parte quello che insegna la Torre di Guardia, e cioè che Dio distrusse il corpo fisico di Suo Figlio?
Perché, se questo è ciò che avvenne, ci sono passi come quelli succitati che fanno capire invece, in maniera molto chiara, che Gesù risorse con lo stesso corpo che aveva quando morì sulla croce?
Inoltre che significa che il corpo di Cristo non avrebbe visto la corruzione?
“Fratelli, si può ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d'oggi. Egli dunque, essendo profeta, sapeva che Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono; e, prevedendo le cose a venire, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che l'anima sua non sarebbe stata lasciata nell'Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.” (Atti 2:29-31, Nuova Diodati)
E’ ovvio che si parla del fatto che il corpo fisico di Gesù, a differenza di quello di Davide, che venne sepolto e si decompose, non avrebbe subìto la stessa sorte. Dire che Dio disintegrò il corpo fisico di Gesù è lo stesso che dire che il suo corpo vide la corruzione. Negare ciò sarebbe come dire che quando un cadavere viene cremato ciò significa che il corpo della persona cremata non si è corrotto, il che è semplicemente assurdo: il corpo si è corrotto semplicemente in maniera più rapida, ma si è corrotto.
Anche la semplice lettura del succitato passo degli Atti fa quindi capire con chiarezza che Cristo risorse con il Suo corpo fisico.