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Il tempo della fine, per la Watchtower



IL TEMPO DELLA FINE

(PER LA WATCHTOWER SOCIETY)
di Sergio Pollina
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Quella della libertà di pensiero è una delle conquiste più preziose dell'uomo, ma serve a poco se non è accompagnata anche dalla libertà d'espressione. Pensare lo si fa nella propria mente e nessuno può impedirlo; esprimersi, sia oralmente che per iscritto, rende pubbliche le proprie idee e comporta l'assunzione della responsabilità di ciò che si dice e si diffonde. Quando le idee possono arrecare danno, se diffuse, si può incorrere, nel nostro Paese, nel reato di procurato allarme o di abuso della credulità popolare (Artt. 658 e 661 CPP).

Ma, se si eccettuano i casi estremi, a nessuno oggi è proibito di credere in ciò che vuole e di diffondere ciò in cui crede in varie forme. Se ci si prendesse la briga di fare un rapido excursus su ciò che circola oggi nel Web, e su ciò che circolava ancor prima con gli strumenti allora disponibili, si resterebbe davvero sbigottiti. Perché un conto è credere che Dio sia una Trinità oppure no, che esistano o meno nell'universo la materia e l'energia oscure, un altro è credere che la luna sia fatta di formaggio Emmenthal o di Gruviera. Cioè, un conto è dibattere sulle interpretazioni teologiche o sui dati scientifici, tutt'altra cosa è credere in ciò che palesemente e incontrovertibilmente non esiste o non è mai stato vero. Fra le tante idee sostenute con forza da più persone di quanto possiamo immaginare, vorrei citarne tre come esempio:

      • la credenza che la terra sia piatta;
      • la credenza che l'olocausto di sei (o forse più) milioni di ebrei operato dal regime nazista non sia mai avvenuto, ma è soltanto un'invenzione del Sionismo;
      • la convinzione che l'uomo esista sulla terra all'incirca da 6.000 anni e che i grandi rettili della famiglia dei sauri siano apparsi su questo pianeta 28.000 anni fa per soggiornarvi per 20.000 anni più o meno.

La prima è sostenuta da più di 150 anni dalla Flath Earth Society, fondata in Inghilterra da William Carpenter; la seconda è difesa strenuamente da David Irving, (e dal presidente Iraniano Ahmadinejad) uno storico inglese noto per le sue teorie negazioniste, tuttora vivente; la terza è uno dei punti di forza del movimento dei testimoni di Geova, alla cui vastissima letteratura in materia rimando per l'approfondimento.

Noi che abitiamo oggi sulla terra abbiamo la fortuna di poter disporre di un apparato scientifico nemmeno lontanamente immaginabile solo 100 anni fa. Grazie ad esso siamo penetrati nelle profondità dell'universo, abbiamo indagato nell'infinitamente piccolo scoprendone quasi tutti i suoi componenti, abbiamo mappato il genoma umano e siamo in grado di ricostruire la storia di epoche geologiche vecchie di centinaia di milioni di anni.

Tutto questo comporta che se una volta era possibile accusare una donna di stregoneria e di "commercio con il diavolo", oggi non lo è più, e che se dovesse nascere un nuovo Galileo nessuna chiesa oscurantista potrebbe accusarlo di eresia per aver detto che è la terra a girare intorno al sole e non viceversa.

Purtroppo, però, se la luce della ragione e della scienza ha ormai da tempo illuminato il mondo moderno, sono ancora molti gli angoli bui in cui ad essa non è consentito penetrare.

Viene veramente ostico alla stragrande maggioranza di noi accettare che qualcuno possa veramente credere che la terra sia piatta, quando esistono innumerevoli prove del fatto che essa è sferica; così come ci indigniamo nell'ascoltare i negazionisti quando migliaia, centinaia di migliaia di documenti, filmati, testimonianze e l'esistenza stessa di ciò che rimane dei luoghi di sterminio, confermano tristemente quanto in basso sia potuto cadere l'uomo.

La stessa cosa può dirsi delle credenze dei testimoni di Geova quando queste non riguardino dispute teologiche, ma direttamente la scienza e la storia.

La terra, il nostro pianeta, ha 4 miliardi di anni, la luna, suo satellite, è costituita da roccia e non da formaggio, e i dinosauri, i tirannosauri e migliaia d'altre specie, hanno calpestato il suolo del pianeta per centinaia di milioni di anni e sono scomparsi decine di milioni di anni prima che l'uomo ne divenisse la specie dominante e certamente non dieci, venti o 30.000 anni fa! Tutto questo non è oggetto di disputa, è universalmente accettato come verità scientifica basata su prove inoppugnabili, e costituisce uno degli argomenti di studio in tutte le scuole del mondo, comprese ovviamente le università.

Questo enorme gap tra la scienza e le loro credenze, se agli inizi del movimento, nato nella seconda metà del XIX secolo non costituiva un grande problema, oggi lo è, e lo è sempre di più; è infatti, insieme ad altri motivi, la causa delle defezioni sempre più numerose dei più giovani fra i testimoni di Geova che non riescono in alcun modo a conciliare quanto apprendono a scuola con ciò che gli viene insegnato nelle loro Sale del Regno. Ma questa non è che la punta dell'iceberg, perché la verità, per quanto a loro possa suonare spiacevole, è che oggi i testimoni di Geova attraversano una crisi profonda, una crisi prevedibile data la natura del movimento e i suoi elementi fondativi. Cercheremo adesso di analizzarne gli aspetti più salienti, ma prima, riferendoci alle parole introduttive di questo breve excursus, vediamo in che modo essi hanno abusato della credulità popolare.

Charles Taze Russell, il loro fondatore, non era una persona comune. Egli crebbe infatti nella convinzione di essere nato con un destino determinato da Dio, convinzione coltivata anche dalla madre, Eliza Birney Russell che quand'egli aveva solo 7 anni gli spiegò che il suo futuro era l'opera missionaria al servizio del Signore, quando gli disse: "Charles, io vorrei che tu sapessi che ti ho dedicato al Signore come la madre di Samuele". La sua morte, avvolto in una toga romana e l'epitaffio sulla sua tomba a conferma che egli credeva d'essere il settimo messaggero, il messaggero per la chiesa di Laodicea, tutto avvalora quanto avvenne nel lontano 1876. Il motivo per cui Russell fondò la sua congregazione e il giornale oggi noto come La Torre di Guardia, era che egli era fermamente convinto di essere stato scelto da Dio per un compito di fondamentale importanza: avvertire il mondo intero che era cominciato il conto alla rovescia e che i giorni del genere umano erano ormai contati.

Ecco infatti con quali parole si apriva il primo numero (luglio 1879) de La Torre di Guardia di Sion e Araldo della Presenza di Cristo: "Questo è il primo numero del primo volume de 'LA TORRE DI GUARDIA DI SION' e non è inopportuno dichiarare lo scopo della sua pubblicazione. Il fatto che viviamo 'negli ultimi giorni' - nel 'giorno del Signore' - 'alla fine' dell'èra evangelica, e di conseguenza, all'alba di una 'nuova era', non soltanto è discernibile all'attento studente della Parola, guidato dallo spirito, ma i segni esteriori riconoscibili dal mondo, recano la stessa testimonianza, e noi desideriamo che la 'famiglia della fede' ne sia pienamente consapevole … vi sono due testi biblici in particolare ai quali facciamo riferimento: "Questo Vangelo dev'essere prima predicato in testimonianza a tutto il mondo, quindi verrà la fine … La testimonianza è già stata data … Il testo biblico si è adempiuto, è stata resa testimonianza a ogni nazione".

Una lettura di questi e di molti altri scritti di Russell che sia scevra da pregiudizio, conferma il perché della nascita del movimento: Russell che per sua stessa ammissione era nato in una condizione giustificata agli occhi di Dio e con un compito assegnatogli dall'Onnipotente, avvertiva il mondo di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, durante il corso della sua stessa vita (che purtroppo per lui ebbe termine prematuramente) e cioè la distruzione di ogni autorità e religione umane, e l'instaurazione del governo di Dio, la Teocrazia.

Ciò che è accaduto nei quasi 130 anni successivi è sotto gli occhi di tutti, e cioè non è accaduto niente! Il che, ovviamente, ascrive C.T. Russell e i suoi seguaci alla vasta schiera dei profeti falliti che da tempo immemorabile fanno di tanto in tanto la loro comparsa, suscitano aspettative fra i più creduli e poi avvizziscono e scompaiono nell'oblìo, com'è giusto che accada. Non vogliamo, adesso, impelagarci nelle ormai stucchevoli dispute che da più di un secolo riempiono di parole inutili le pagine delle pubblicazioni dei Testimoni, che con contorsionismi esegetici, con astute manipolazioni dei loro stessi scritti, e con l'arroganza intellettuale che caratterizza gli ignoranti e gli imbonitori in mala fede, cercano di giustificare i loro fallimenti.

Non ci importa; i fatti e la storia parlano chiaro e sono la pietra tombale di questo e di tutti i movimenti che lo hanno preceduto e seguito. Cosa accadrà, allora? È ovvio che non farò alcuna profezia al riguardo! Ma un esame di ciò che accade da ormai un considerevole lasso di tempo ai testimoni di Geova può costituire la base per una riflessione sul loro futuro.

I testimoni di Geova sono perplessi; perplessi e sempre più demotivati; negli ultimi anni ho intrapreso un giro sistematico del nostro paese e di tutte le capitali europee che, a scopo di arricchimento culturale percorro strada per strada; ebbene, ormai è uno spettacolo consueto, quando li si incontrano, quello di vederli intenti in chiacchiere fitte, senza il minimo tentativo da parte loro di interpellare i passanti, offrire loro una pubblicazione e avviare il solito discorsetto. Niente di tutto questo: ignorano i flussi di persone che incrociano, come se non esistessero e, tranne rarissime eccezioni, tirano dritto. Sono stanchi, delusi o meglio disillusi.

D'altra parte chi non lo sarebbe sapendo di compiere un'opera del tutto inutile? Tengono in mano una rivista, La Torre di Guardia, che ufficialmente è stampata in 42.182.000 copie, insieme a Svegliatevi!, anch'essa con una tiratura di 41.042.000 copie. Se si considera che nel mondo i Testimoni dovrebbero essere 7.395.672 (media) è ovvio che 34.786.328 copie della Torre di Guardia e 33.646.328 copie di Svegliatevi! vanno mensilmente a finire al macero.

Perché, e i Testimoni lo sanno per primi, è quella la destinazione del materiale che offrono (quando lo offrono). Ogni anno miliardi di pubblicazioni, milioni di tonnellate di preziosa carta, miglia di ettari di alberi, vanno sprecati e distrutti senza nessuno scopo; inoltre sono veramente pochi fra gli stessi Testimoni quelli che leggono ciò che la loro Società stampa. Inutilmente a Patterson, dove viene prodotta l'edizione americana della rivista (però stampata in Canada), si cerca di rendere più accattivanti le pubblicazioni che sembrano un po' la sintesi della Settimana Enigmistica, del Sudoku, di Selezione, con quiz, giochini per bambini e sempre più illustrazioni, oltre a rubrichette disarmanti per la loro banalità. Ripassate, ricordate, trovate l'errore…

Ricordo come se fosse oggi il commento scoraggiato di una vecchia betelita, già 30 anni fa, che sfogliando, nella biblioteca della Betel di Roma una vecchia pubblicazione della Torre di Guardia dei tempi di Russell, ne elogiava la semplicità, la sobrietà, l'assenza di colori e di disegni e la consistenza del contenuto, in paragone, già allora, con le moderne edizioni rutilanti, dovute al fatto che "sennò non le legge nessuno". Così come sanno, i Testimoni, che dal 2013 la rivista sarà dimezzata nel numero di pagine, seguendo un trend ormai inarrestabile di smantellamento del fiore all'occhiello dell'organizzazione: le stamperie.

Quanta nostalgia del tempo in cui giravano le rotative esibite con orgoglio (le famose e costosissime M.A.N. di fabbricazione tedesca), ora tristemente dismesse in tutta Europa con l'eccezione di Wiesbaden, in Germania. Com'era bello ricevere ogni anno i libri rilegati e ben curati, come I Testimoni di Geova proclamatori del Regno di Dio, o Perspicacia! Da anni ormai i volumi rilegati son fatti con carta di qualità scadente, con copertine da fumetto e sempre più striminziti. C'è chi ricorda ancora le edizioni di Svegliatevi! quando si chiamava The Golden Age, 800 pagine fitte senza quasi illustrazioni e densissime di informazioni.

Chiusura di filiali, smantellamento di stamperie, sempre meno ore per chi vuole fare il pioniere, altrimenti non lo fa più nessuno, cambiamenti epocali nelle maggiori dottrine, come quella delle pecore e dei capri, degli unti sopravvissuti, della durata della generazione e tanto, tanto altro, hanno inferto fieri colpi alle aspettative dei Testimoni, ai quali si è aggiunto ormai da tempo quello che potrà stenderli definitivamente al tappeto: la piaga inarrestabile e disgustante della pedofilia! Per decenni le pubblicazioni della Torre di Guardia, specialmente il Ministero del Regno, hanno sparato ad alzo zero sulla chiesa cattolica per il tremendo reato della pedofilia che l'affligge, e dovere ammettere, costretti dalle circostanze, che esso colpisce pesantemente anche loro, è devastante. Per la prima volta nella loro storia il loro organo d'informazione sul Web (JEHOVAH'S WITNESSES Official Media Web Site), in data 20 giugno, ha dovuto dare notizia del fatto che "la giuria ha riconosciuto un risarcimento di molti milioni di dollari (per la cronaca, sono 28) ad una donna che aveva dichiarato d'essere stata molestata quand'era bambina da un membro della congregazione locale".

Nel breve annuncio si aggiungeva anche che "ci rivolgeremo alla Corte d'Appello per una riforma della condanna".[1] Si tratta della Corte Superiore dello stato della California, contea di Alameda, che ha già deciso che l'appello non potrà aver luogo prima del 13 agosto e richiederà forse due anni per il suo svolgimento, e pertanto ha proibito alla Torre di Guardia di vendere le sue proprietà immobiliari di Brooklyn, per un valore di un miliardo di dollari. Cosa vuol dire tutto ciò? Secondo Randy Watters, ex betelita di lungo corso, tutto quello che sta accadendo "è un destino peggiore della morte per la Watch Tower.

La loro reputazione, i loro progetti per il futuro riguardanti una massiccia espansione … tutto è bloccato per due anni[2]; e sono molte le cose che possono accadere in due anni. Il loro più grande timore, quello della frammentazione in gruppi settari sta già per avverarsi".[3] Questa non è soltanto l'opinione di un profondo conoscitore dell'organizzazione qual è Randy Watters, è anche la mia che espressi più di 20 anni fa. Prima di morire Giovanni Falcone disse che "la Mafia è un fenomeno umano, e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà anche una fine". Lo stesso vale per tutte le altre costruzioni umane come, per l'appunto, è la Watchtower Society. Come abbiamo detto all'inizio essa nacque per iniziativa di un uomo che credeva che la fine fosse vicina. Fallì e il tempo ha fatto giustizia delle sue illusioni.

Oggi sono in molti a chiedersi se lo scopo della loro vita, la meravigliosa speranza di non vedere mai la morte non sia ormai da archiviare definitivamente e quindi se non è ormai il caso di ammettere di essersi clamorosamente sbagliati, o meglio d'essere stati turlupinati.

Quando C.T. Russell lanciò la sua idea, nel 1876, mancavano quarant'anni alla data fatidica del 1914; oggi da quella data sono trascorsi altri 100 anni nel corso dei quali si è ormai perso il conto di quante volte l'apocalisse sia stata rinviata, secondo l'appropriata definizione coniata dallo storico canadese James Penton. E prima ancora di lui fu un presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln, a dire: "Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo".

Dietro i proclami di "nuovi massimi" che vengono ripetuti dodici volte l'anno dal Ministero del Regno, si nascondono gli striminziti risultati dei numeri, e cioè che per fare un proselito occorrono ora 6.487 ore contro le 1.246 del 1974; che La Torre di Guardia è passata da due edizioni quindicinali di 32 pagine a una, e quella per il pubblico sarà presto dimezzata a 16 pagine; Svegliatevi! ha seguito lo stesso destino. E come accade quando una ditta fallisce, la Società sarà costretta a mettere sulla strada i suoi dipendenti, che nel nostro caso si chiamano beteliti (20.595 in tutto il mondo), missionari, pionieri speciali, sorveglianti viaggianti; tutti senza uno straccio di pensione, di assicurazione o altro, come sta già accadendo in tutto il mondo con la chiusura delle filiali che per la prima volta ha visto il loro numero ridursi da 116 a 98.[4]

Migliaia di addetti alle stamperie, alle spedizioni, alle fattorie, non hanno più il loro lavoro, peraltro prestato gratuitamente, e perciò devono arrangiarsi. Come è già accaduto in passato, c'è chi si toglie la vita, chi mendica presso i parenti "del mondo", chi si arrangia con qualunque lavoretto per campare, alcuni anche molto avanti negli anni. Questa è la situazione a tutt'oggi. I sette membri del Corpo Direttivo ne hanno di argomenti da discutere nelle loro riunioni del mercoledì!

È ovvio che ciascuno può trarre le sue conclusioni da ciò che abbiamo detto, ma ritengo che vi siano veramente pochi dubbi sul fatto che qualcosa va male alla Watchtower, e le ragioni che giustificano questo dubbio sono sotto i nostri occhi, basta esaminare l'ultimo rapporto mondiale.

Negli anni '80 il tasso di crescita oscillava fra il 5 e il 7%, e questo trend continuò fino al 1996 quando diminuì al 4,4%. Nei successivi due anni scese ulteriormente al 3,6% fino ad attestarsi al 2% nel 1999. Da allora la crescita ha oscillato fra il 2 e il 3% con un picco in basso dell'1,3% nel 2004. L'analisi del rapporto 2011 fornisce un quadro sufficientemente chiaro per spiegare le difficoltà della Società. Innanzitutto vediamo che esse sono maggiori dove maggiore è la diffusione di Internet, mentre in quei paesi dove l'accesso a questo strumento è virtualmente inesistente, crescono in percentuali notevolmente più significative.

E, parlando di Internet, si rende necessaria una riflessione maggiormente argomentata che prende spunto da una lettera inviata a tutte le congregazioni il 2 aprile 2012. In essa veniva affermato quanto segue (il grassetto è mio): "Poiché il Corpo Direttivo ha notato la crescente tendenza delle persone a rivolgersi a Internet per ottenere materiale di consultazione, ha valutato attentamente gli effetti che questo sviluppo sta esercitando nel settore dell'editoria, e sulla nostra possibilità di approvvigionarci di carta e di attrezzature per la stampa. In base a queste mutate condizioni, a far tempo dal gennaio 2013, Svegliatevi! e l'edizione per il pubblico della Torre di Guardia saranno ridotte da 32 a 16 pagine.

Le riviste che distribuiamo al pubblico continueranno a provvedere una grande quantità di illuminante materiale per avvicinare le persone alla Parola di Dio. Poiché ciascun numero conterrà meno materiale, ciò rende possibile avere più gruppi di traduttori a lavorare su ogni numero di Svegliatevi! e dell'edizione per il pubblico della Torre di Guardia, consentendo così di aumentare ancor di più il numero di lingue in cui esse sono disponibili. L'edizione per lo studio della Torre di Guardia continuerà a essere di 32 pagine" .

Anche se sembra che il primo impatto sia stato assorbito bene, nella mente di molti Testimoni, ad una riflessione più serena cominciarono a sorgere dubbi. Se la Società si sta espandendo e vi è sempre più bisogno di buon cibo spirituale man mano che avanziamo sempre di più nel tempo della fine, si sono chiesti, come mai le edizioni per il pubblico delle due riviste vengono dimezzate? Dev'esservi una buona ragione, quale? La risposta è ovvia: La Watchtower è in declino e lo è ormai da diversi anni. Può sembrare eccessivo, una forzatura agli occhi dei fedeli testimoni di Geova, ma se si legge quanto diremo più avanti e si esaminano i fatti, rimangono pochi dubbi al riguardo.

Prima di andare avanti teniamo sempre presente che la Watchtower Society è prima di tutto una casa editrice e lo è stata sin dai tempi di C.T. Russell. È perciò logico che se qualcosa comincia ad andar male (per esempio gravi difficoltà finanziarie) il primo contraccolpo si abbatterebbe sulle attività editoriali; in particolare si assisterebbe ad una contrazione delle tirature.
All'inizio del 2005 il numero complessivo di pagine delle due edizioni mensili delle riviste era di 128; in quello stesso anno la Società annunciò che a partire dal gennaio 2006 vi sarebbe stata una sola edizione diSvegliatevi! al mese. Ciò ridimensionò le pagine a complessive 96. Adesso sappiamo che sin dal gennaio 2013 vi sarà un'ulteriore riduzione del numero delle pagine, portando il totale mensile a 64! Riflettiamoci su un istante: in soli 7 anni la Società ha dimezzato il numero delle pagine, e questo non può che indurre ad una conclusione, e cioè:

    • se vivessimo realmente negli ultimi giorni, come sarebbe possibile una riduzione così drastica del "cibo spirituale" prodotto ogni mese?

    • se 64 è il numero di pagine appropriato per trasmettere ciò che lo "schiavo" vuole comunicare al suo popolo, è evidente che per decenni, quando ciò avveniva con 128 pagine, tale "cibo" era superfluo!

      • infine, se Geova benedice la sua organizzazione, come può consentire che al suo "economo" manchino le risorse necessarie per trasmettere alle altre pecore e a quelle che lo diverranno, informazioni vitali in questo tempo irripetibile?

Riassumiamo: La Torre di Guardia, nel senso della Società Torre di Guardia è sull'orlo del default perché:

  • 1) È costretta e continuerà ad esserlo sempre più, a esborsi miliardari (in dollari) per ottemperare alle sentenze sui casi di pedofilia, proprio come accade alle diocesi cattoliche, alcune delle quali sono già fallite;

  • 2) È quasi del tutto fallita la principale attività che la caratterizzava, cioè quella della diffusione delle sue pubblicazioni, non per nulla ormai da 3 anni sul Ministero del Regno, ultima pagina in basso a destra, non viene più indicato il numero di riviste distribuite al pubblico. È inutile stampare 40 milioni di copie di qualcosa che nessuno legge, ma è meglio non farlo sapere;

  • 3) Sta svendendo le sue proprietà di New York perché ha un disperato bisogno di contanti. Per esempio ha venduto quelle al 183 di Columbia Heights a $6,6 milioni, cioè il 14% in meno del loro valore; chi lo farebbe se non è con l'acqua alla gola?

  • 4) E, per quanto possa sembrare incredibile, la Società ha cominciato a piazzare le macchinette che accettano le carte di credito nelle Sale delle Assemblee per cercare di stimolare le donazioni, trascurando il fatto che così si spingono i Testimoni a fare debiti per sovvenzionare la Società.

  • 5) La stragrande maggioranza dei testimoni di Geova non crede più nell'imminenza della fine e questo è, paradossalmente, il "segno" che il "loro" tempo della fine" è molto più vicino di quanto non pensi il Corpo Direttivo.

Noi certamente non sappiamo cos'hanno in mente i membri del Corpo Direttivo per arrestare questa valanga che li sta travolgendo, ma ciò che è certo è che la "gioiosa macchina da guerra" dei tempi d'oro, per intenderci dagli anni sessanta alla fine del secolo, non esiste più, è finita con la morte di Frederick W. Franz e con l'avvento di Internet. Come sempre, non perdono mai di pregnanza le parole riportate in Luca cap. 12: "Ma non c'è nulla di accuratamente occultato che non sia rivelato, e di segreto che non sia conosciuto". Il vaso di Pandora, come dicemmo in passato, è stato scoperchiato; ora i Testimoni possono guardarvi dentro e trovarvi ciò che fu detto tanto tempo fa! - Matteo 23:27.

Siracusa, 21 luglio 2012
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Note:

[1] Non sfugge all'attenzione la rabbia della Società per la condanna e la pena pecuniaria e la totale indifferenza nei confronti della vittima. Essi dicono "una donna", avrebbero dovuto dire "una sorella"; poi dicono che la donna "aveva dichiarato" cioè lo dice lei ma non è vero, e nemmeno una parola di rammarico per la tremenda esperienza subita da quella bambina e dalla madre, una fedele Testimone, durata anni e anni, della quale essi sono pienamente responsabili perché pur essendo a conoscenza delle attività di Jonathan Kendrick, testimone di Geova della congregazione di North Freemont (California) non lo avevano denunciato alle autorità .

[2] Vale la pena di ricordare che il Corpo Direttivo ha ambiziosi progetti di espansione edilizia. Come riferisce la Torre di Guardia del 15 agosto 2012, sono previsti grandi insediamenti a Walkill, a Tuxedo e a Warwick, centinaia di ettari sui quali edificare splendidi complessi residenziali, come quello già esistente a Patterson. Ecco perché fa sorridere sentire Guy Pierce, membro del CD dire: "Non sappiamo ancora con certezza quale sia la volontà di Geova in relazione alla proprietà di Warwick, ma ci stiamo preparando a costruire con l'intenzione di trasferirvi la sede mondiale".

Apprezzeremmo moltissimo se Pierce volesse illuminarci circa il modo in cui Geova gli chiarirà la sua volontà: e-mail, sms, fax, raccomandata, sogno, visione, messaggi angelici, illuminazione, seduta spiritica o che altro? Ma il sorriso è suscitato dal fatto che lui sa benissimo come Geova gli chiarirà il suo volere, per il momento nebuloso. Lo chiarirà quando un tribunale superiore degli Stati Uniti scongelerà i fondi bloccati oppure no, nel tal caso Pierce e gli altri membri del CD informeranno la vasta comunità mondiale che Geova ha deciso per il no. Che poi Geova sia in realtà il presidente del tribunale è un particolare di secondaria importanza. Il sorriso per le parole di Pierce si trasforma in indignazione per la sua spudoratezza quando egli, come il nostro Gigi Marzullo, si pone una domanda e si dà una risposta, eccole: "Il Corpo Direttivo ha forse cambiato idea in merito a quanto sia vicina la grande tribolazione?" ha chiesto il fratello Pierce.

E ha risposto: "Niente affatto. Se la grande tribolazione dovesse interrompere la realizzazione dei nostri progetti sarebbe meraviglioso, sarebbe davvero meraviglioso!" Che faccia di bronzo, questo Pierce! Lui sa benissimo che non ci sarà nessuna tribolazione, né grande né piccola, eccettuata quella che già gli sta piovendo addosso da tutti i tribunali americani per le porcherie dell'esercito di pedofili che infesta l'organizzazione, però dichiara beatamente che sarebbe meraviglioso se accadesse. SE accadesse, vuol dire che potrebbe anche non accadere! È mai pensabile che Dio sia così giocherellone con il SUO "schiavo fedele e discreto" da prenderlo in giro per 140 anni senza mai metterlo a conoscenza dei suoi progetti, costringendolo a una sterminata serie di brutte figure che avrebbero schiantato chi non avesse avuto e non ha la protervia del Corpo Direttivo?

Se sull'argomento principe, quello della fine, che è la ragione sociale di questa Società, Dio non si fida del suo economo al punto da fargli sbagliare tutti i conti, sorge il dubbio che esso in fin dei conti non sia il portavoce dell'Altissimo, il suo "canale", colui al quale si rivelano le segrete cose.

[3] Per quanto riguarda la storia dei fondi bloccati, date le notizie che si susseguono, è bene fare chiarezza per non essere accusati di imprecisione. I fondi della Watchtower non sono stati congelati per due anni. La decisione del Tribunale fa parte della procedura giudiziaria di rito. È una misura volta a tutelare la parte lesa con una cauzione a garanzia dei suoi diritti. La Watchtower era sicura di vincere e pertanto non aveva provveduto in tempo alla necessaria fidejussione. Non appena lo farà sarà di nuovo libera di disporre delle sue proprietà e dei suoi beni.

[4] Sono state chiuse le filiali di paesi "meno importanti" come per esempio l'Irlanda, la Norvegia e la Nuova Zelanda; hanno venduto la maestosa Sala delle Assemblee di Indianapolis e molte altre. La riduzione delle filiali rappresenta il 16% in meno! Per la conferma del dato si esaminino gli Annuari del 2011 e 2012, rispettivamente alle pagine 51 e 55. Per cui non si può non pensare a una consistente coda di paglia, quando nell'Annuario del 2012, a pagina 32, troviamo un articolo intitolato: "La dedicazione di nuove filiali rende gloria a Dio", e nemmeno una parola sulla chiusura. Ci chiediamo: se la dedicazione delle nuove rende gloria a Dio, la chiusura delle vecchie che fa?


Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova
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03/04/2021
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