I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
Vai ai contenuti

Le dottrine

La crescita dei primi cristiani


A proposito della crescita attuale dei TdG, nel km 4/97, p.2, viene fatto un interessante e significativo paragone con i cristiani del primo secolo (il grassetto è aggiunto):

Come nel I secolo, oggi la crescita della congregazione cristiana è fenomenale. (Atti 2:41; 4:4) L'anno scorso si sono battezzati 366.579 nuovi discepoli, una media di oltre 1.000 al giorno! Negli ultimi tre anni si sono battezzate più di un milione di persone. Geova continua veramente ad aggiungere moltitudini di credenti. - Atti 5:14.

La Watch Tower Society, nel fare paragoni come questi, non si rende conto evidentemente di contraddire il suo insegnamento sui 144.000. Sostenere che i primi cristiani abbiano avuto una "crescita fenomenale", che si siano uniti alla chiesa apostolica "moltitudini di credenti", e poi insegnare che questi credenti, dal 33 al 100 d.C. circa, siano stati al massimo qualche decina di migliaia - e che in 18 secoli circa non siano arrivati nemmeno a raggiungere 100.000 aderenti - è una completa assurdità, che i TdG devono tuttavia accettare perché uno dei dogmi del CD impone loro di credere che il numero 144.000 sia da prendere alla lettera.

Nessuno comunque può seriamente sostenere che gli apostoli ed i cristiani delle origini non siano stati in grado di ottenere risultati - in termini di crescita numerica - almeno equivalenti a quelli di questa organizzazione (o di qualsiasi altra setta o gruppo sorti negli ultimi decenni).

Per esempio, ci sono voluti solo 117 anni, dal 1830 al 1947, perché il numero dei membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) raggiungesse il milione a livello mondiale. Tuttavia per raggiungere il secondo milione sono occorsi appena 16 anni, e da allora la crescita di questa chiesa è continuata a ritmo sensazionale: in otto anni il numero dei membri ha raggiunto quota tre milioni, in altri sette anni i quattro milioni e in altri quattro i cinque milioni. Attualmente il numero dei nuovi membri sta crescendo al ritmo di circa 300.000 all'anno e il numero complessivo dei fedeli supera gli undici milioni.

Lo stesso si può dire degli Avventisti del Settimo Giorno, nati più o meno nello stesso periodo dei TdG, i quali hanno raggiunto e superato i 144.000 adepti in soli 50 anni dalla loro fondazione: 1867-1918 = 153.857 aderenti battezzati. Ora gli Avventisti hanno circa 13.000.000 di membri battezzati nel mondo.
La Chiesa dell'Unificazione è stata fondata in Corea dal "reverendo" Sun Myung Moon all'inizio degli anni '50, ed è una delle sette di origine cristiana più diffuse nel mondo.

Non si conosce esattamente il numero dei fedeli, ma si calcola che conti tra uno e tre milioni di adepti. Limitandoci alla stima più bassa, anche questa setta avrebbe quindi ottenuto 1.000.000 (un milione) di proseliti in soli 50 anni!

Anche i TdG hanno avuto simili livelli di crescita. In Italia, per esempio, da circa 120 adepti nel 1946, sono diventati oltre 150.000 nel 1985 circa. Anche a livello mondiale, per raggiungere e superare i 144.000 "proclamatori", ci sono voluti circa 70 anni: 1876-1945 = 156.299 (Libro "Proclamatori", p.717).

La stessa cosa è avvenuta con numerosi altri gruppi religiosi o pseudo religiosi. Per esempio, la setta dei "Raeliani", nata alla metà degli anni settanta, in trent'anni ha "convertito" circa 50.000 persone e si propone l'obbiettivo di radunare 144.000 (!) eletti entro il 2035, anno in cui dovrebbero arrivare gli extraterrestri per trasferire questi "fedeli" sul loro pianeta paradisiaco (!).

Nonostante le credenze assurde e deliranti di questa ennesima setta (link), considerando i loro livelli di crescita, è estremamente probabile che entro tale 'fatidica' data i Raeliani raggiungeranno e supereranno i 144.000 aderenti. E questo in circa 60 anni di "predicazione".

È possibile che i primi cristiani, che avevano i doni dello Spirito Santo, la presenza degli Apostoli, la guida diretta di Cristo e degli angeli, non siano riusciti, dal 33 al 100 d.C. (67 anni) ad ottenere una crescita almeno equivalente a quella dei TdG nell'Italia del dopoguerra o a quella di tutte le varie sette sorte negli ultimi decenni?

Non si può certo sostenere che la diffusione della "buona notizia" fosse limitata a causa delle difficoltà esistenti nel primo secolo per spostarsi da un paese all'altro. È vero che i mezzi attuali rendono più facile ed immediato viaggiare e trasmettere notizie ed informazioni. Anche nei tempi apostolici, tuttavia, la rete viaria dei romani permetteva di raggiungere in tempi relativamente brevi ogni angolo dell'Impero, al punto che appena una trentina d'anni dopo la Pentecoste (nel 60-61 d.C.) l'apostolo Paolo poté dire che la "buona notizia che avete udito ... è stata predicata in tutta la creazione che è sotto il cielo" (Col. 1:23).

Inoltre il Vangelo veniva accolto da folle intere con un grande entusiasmo e passava pochissimo tempo perché intere moltitudini si battezzassero. Questo non si può certo dire che accada con la "predicazione" compiuta dai TdG, i quali, in base a delle recenti statistiche (2002) hanno impiegato in media 565 giorni lavorativi di otto ore per ottenere un solo proselito!
Per inciso, la "crescita fenomenale" dei TdG sta gradualmente diminuendo: ecco alcune cifre relative ai battesimi effettuati negli ultimi sei anni:



Invece la crescita numerica di altri gruppi religiosi, come gli Avventisti e i Mormoni, è in continuo aumento ed è molto superiore a quella della WTS. Per esempio, gli Avventisti nel 2000 hanno battezzato 1.022.399 discepoli, e nel 1999 i battezzati furono ben 1.068.329!

Anche questo è qualcosa che dovrebbe far riflettere sul fatto se sia davvero "Geova" ad aggiungere "moltitudini di credenti" alla WTS e non si tratti invece del risultato degli sforzi umani - e soltanto umani - compiuti dai "proclamatori".


 
   
       
Click sull'immagine per
accedere alla pubblicazione
Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
Torna ai contenuti