I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
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Le dottrine

E’ vero che i Testimoni di Geova non battezzano i bambini?


La Società Torre di Guardia è contraria all’idea di battezzare i bambini. Ma a quale età si riferisce la Società quando utilizza la parola “bambino”? Ecco cosa si legge in una pubblicazione:

“La parola greca per “fanciullino” è pai.di’on. Si può usare per un dodicenne, come in Marco 5:40-42, che si riferisce a una ragazza risuscitata da Gesù; ma si può anche applicare a un bambino neonato, come quando si usa circa il bambino Gesù al tempo in cui fu visitato dai pastori”. (La Torre di Guardia, 1/8/72, p. 464)

Ebbene, secondo la Torre di Guardia la parola ‘bambino’ viene usata per indicare un'età compresa dalla nascita fino ai 12 anni. Di conseguenza, sempre secondo quello che la Torre di Guardia ha sostenuto fino ad oggi, non si dovrebbero battezzare i bambini in questa fascia d’età.

«Dalle parole di Gesù si comprende chiaramente chi è qualificato per il battesimo: “Fate discepoli… [battezzandoli]”. (Matt. 28:19) I discepoli sono persone che imparano, che hanno informazioni e si formano un giudizio riguardo a quello di cui sono informati, che in questo caso concerne Cristo Gesù, il suo Padre Celeste, Geova Dio, la Parola di Dio, i Suoi propositi e la relazione fra tali persone e Geova per mezzo di Gesù Cristo. Forse chiedereste: “Se è così, come si possono battezzare dei neonati, dei bambini? Sono essi idonei per il battesimo cristiano comandato da Gesù?” Possono dei piccoli bambini pentirsi, acquistare conoscenza, esercitare fede, dedicarsi a Geova Dio? No. In altre parole, non possono divenire discepoli». (La Torre di Guardia, 1/11/70, pp. 652, 653) «Dato che il battesimo rappresenta la propria dedicazione a Dio per essere un seguace di Cristo, non è una decisione che un bambino possa prendere.» (La Torre di Guardia, 15/6/89, p. 28)

Per rafforzare questa tesi, La Torre di Guardia del 1/8/71, p. 473, edizione inglese, scrive che quando un bambino di 10 anni voleva battezzarsi, i suoi genitori non gli permisero di farlo perché dissero che doveva ancora crescere. Così venne battezzato a 15 anni.

«Il passo della dedicazione deve essere fatto soltanto dopo che l’individuo ha acquistato sufficiente conoscenza da poter decidere inequivocabilmente che vuole fare la volontà di Geova e non la propria volontà; altrimenti l’atto del battesimo sarebbe privo di significato. Ne consegue perciò che non sarebbe appropriato battezzare i neonati. L’individuo deve sapere perché viene battezzato. I bambini molto piccoli non hanno questo intendimento. E’ vero che Gesù disse: “Lasciate che i bambini vengano a me”. Ma non v’è alcuna prova che battezzasse qualche piccolo fanciullo o comandasse di battezzarlo.
Anzi, essi dovrebbero essere ammaestrati dai genitori nella “disciplina e negli ammonimenti del Signore [Geova]”, per prepararsi a fare la dedicazione e il battesimo quando avranno approfondito il loro intendimento fino al punto di fare un’intelligente dedicazione.» (La Torre di Guardia, 15/11/62, pp. 681, 682)

Da questa "Torre di Guardia" traiamo le seguenti chiare conclusioni: l’individuo che viene battezzato deve avere una sufficiente conoscenza di quello che richiede il battesimo; in altre parole deve essere perfettamente consapevole e cosciente che egli desidera fare la volontà di Dio e non la sua. Di conseguenza non è corretto battezzare i neonati proprio perché mancano in tale conoscenza.

Prestate attenzione alla parola “perché”, scritta in corsivo nel testo sopra riportato, perché la Società Torre di Guardia vuole con ciò sottolineare che la persona, per essere battezzata, dovrebbe essere consapevole di quello che sta facendo. La Torre di Guardia scrive che, oltre ai neonati, è sbagliato battezzare i bambini piccoli perché a causa della loro giovane età non possono comprendere pienamente la ragione per cui dovrebbero essere battezzati. E per giustificare questa posizione citano le Sacre Scritture, ricordando che Cristo non ha mai battezzato dei bambini né ha comandato ai suoi discepoli di farlo. I bambini, secondo la Torre di Guardia, dovrebbero imparare dai loro genitori, e poi, una volta cresciuti e raggiunta la necessaria maturità ed il giusto intendimento, potranno battezzarsi.

«E’ degno di nota che Timoteo conosceva gli scritti sacri perché gli erano stati insegnati dall’infanzia. Era stato persuaso - non costretto- a credere nelle dottrine cristiane della madre e dalla nonna. (2 Timoteo 1:5) Di conseguenza Timoteo aveva capito che era saggio divenire seguace di Cristo e aveva quindi scelto personalmente di divenire un cristiano dedicato. Nei tempi moderni decine di migliaia di giovani di ambo i sessi i cui genitori sono testimoni di Geova hanno seguito questo esempio. (Salmo 110:3) Altri non lo hanno fatto. E’ una questione di scelta personale.» (La Torre di Guardia, 15/3/98, pp. 14, 15)

Da quanto scrive la Società sembra quindi sia da escludere che dei bambini di 10-12 anni, o anche meno, possano essere battezzati, in quanto certamente a tale età non si è in grado di fare scelte consapevoli e decisive.

In realtà non è così: i testimoni di Geova ammettono al battesimo anche bambini di questa età.

Ecco alcuni esempi:

“Alcuni giovani si dedicano e si battezzano prima ancora di diventare adolescenti” (Ministero del Regno 10/92, p. 1)

Battesimo di una bambina di 10 anni - “Sono nata il 18 agosto 1907… la prima assemblea a cui assistei si tenne nel 1918 ad Atwater, nell’Ohio, a pochi chilometri da Alliance. La mamma chiese al rappresentante della Società se era abbastanza grande per battezzarmi. Ritenevo di aver fatto una valida dedicazione a Dio per compiere la sua volontà, e quindi mi fu permesso di battezzarmi”. (La Torre di Guardia, 1/3/00, p. 21)

Battesimo di un bambino di 10 anni – “La loro esperienza è illustrata da quella di un giovane di El Salvador il quale, all’età di dieci anni, si sottopose al battesimo in simbolo della sua dedicazione a Dio. A dodici anni fu mandato in un’area isolata a predicare, vi fece eccellente progresso e aiutò altri a divenire servitori di Dio”. (La Torre di Guardia, 15/5/68, p. 292)

Battesimo di un bambino di 9 anni – “… nostro figlio di sette anni divenne proclamatore e a nove anni fu battezzato”. (La Torre di Guardia, 1/9/75, p. 534)

Battesimo di un bambino che non ha compiuto ancora 8 anni – “Poiché crebbi in un ambiente così ricco spiritualmente, mi dedicai a Dio e mi battezzai prima ancora di avere compiuto otto anni”. (La Torre di Guardia, 1/10/00, p. 28)

Battesimo di un bambino di 7 anni - “Nel dicembre del 1941, a un’assemblea nazionale tenuta nell’Hargreave Park di Sydney, nel Nuovo Galles del Sud, ci battezzammo io, mio fratello e mia sorella. Avevo sette anni”. (La Torre di Guardia, 1/10/06, p. 12)

Battesimo di una bambina di 6 anni: “Nel 1934 mamma e papà si battezzarono. Anch’io volevo battezzarmi e continuai a insistere finché la mamma chiese a un Testimone di una certa età di parlare con me al riguardo. Lui mi fece molte domande in modo che potessi capire. Poi disse ai miei genitori che non mi si doveva impedire di battezzarmi; poteva danneggiare la mia crescita spirituale. Così l’estate seguente mi battezzai: avevo solo sei anni”. (La Torre di Guardia, 1/08/96, p. 21)

Altra bambina battezzata a 6 anni – “Nell’estate del 1946 mi battezzai all’assemblea internazionale di Cleveland, nell’Ohio. Anche se avevo solo sei anni, ero decisa ad adempiere la mia dedicazione a Geova. Quell’estate feci la pioniera per la prima volta”. (La Torre di Guardia, 1/3/92, p. 27)

Battezzati anche bambini di 5 anni – “La domenica 10 agosto 1941 al congresso di Saint Louis fu il “Giorno dei fanciulli”. Quella mattina di buon’ora fu pronunciato un discorso sul battesimo e furono immerse 3.903 persone, fra cui 1.357 ragazzi. Ma per i fanciulli e anche per gli adulti, quello doveva essere un giorno speciale. “Tutti i figli di genitori consacrati in età dai 5 ai 18 anni e che hanno biglietti per posti riservati si raduneranno al centro dell’arena proprio di fronte al palco”, diceva il programma stampato. Il discorso del fratello Rutherford “Fanciulli del Re” era in programma per le 11”. (Annuario 1976, p. 191; Assemblea a St. Louis, Missouri dal 6-10 agosto 1941. PROGRAMMA – Pagina 8)




Foto di alcuni dei bambini che si battezzarono a questa assemblea. Le foto vennero pubblicate nel Report of the Jehovah’s Witnesses Assembly (Held at St. Louis, Missouri, U.S.A., August 6-10, 1941). Published by Watchtower Bible and Tract Society […] Printed in the United States of America, October 1941.

Lo stesso Report chiosa la foto 3, in originale, con l’espressione «Two of 1,357 children immersed». La foto 2 è invece spiritosamente chiosata: «Hold your nose».

Il testo completo del Report, in originale (PDF, di pp. 75, 22,6 MB) può essere scaricato al seguente link:


Del battesimo di questi ragazzi si parla alle pagine 3, 59 e 60 del suddetto rapporto.

«Circa 1.500, tra i battezzati, erano ragazzini, dai 5 ai 18 anni, e alcuni di loro, dopo l’immersione battesimale, nuotarono fino al punto più profondo della piscina. I piú, comunque, ne uscirono, si rivestirono, e ritornarono immediatamente nell’Arena. La maggior parte dei testimoni indossava costumi da bagno, ma una donna si presentò con una camicia da notte bianca, lunga fino ai piedi; un’altra in abito blu. Una bambina di nove anni, paralizzata, venne trasportata fino alla piscina in una sedia a rotelle». (Dal giornale “St. Louis Globe- Democrat” – 11 agosto 1941, p. 1).

L'articolo originale:

click per ingrandire
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Altri esempi di cui hanno parlato i media

(assemblee italiane del 2009/2011)

«...Il più piccolo è Gabriele, di 9 anni...» (link)
«I battezzati erano di un’età compresa tra 12 e 71 anni» (link)
«I battezzati sono di un'eta' compresa tra 11 e 83 anni» (link)

Esperienza e foto riportate nell'Annuario del 2011, pp. 58,59:



Citazione di un articolo della "Torre di Guardia" del marzo 2016, in cui i "giovani" (compresi i bambini di 12 anni) venivano incoraggiati a battezzarsi (pagina 3): «“TI HO visto crescere”, disse un anziano di congregazione a Christopher, che all’epoca aveva 12 anni, “e sono felice di sapere che desideri battezzarti.»


Battesimo di un bambino ad un'assemblea

Bambini che fanno “scelte” irreversibili. Se un giorno, infatti, dovessero cambiare idea e decidere di lasciare questa organizzazione - perché, crescendo, hanno acquisito nuove consapevolezze e una maggiore maturità -, per il fatto di essersi battezzati da bambini dovranno subire per tutta la vita le conseguenza di questa loro “scelta”, subendo l'emarginazione e l'ostracismo da parte di tutti i TdG con cui sono cresciuti e vissuti.

E tali conseguenze sociali riguarderanno anche eventuali genitori Testimoni di Geova, i quali eviteranno ogni associazione non strettamente indispensabile con il figlio o la figlia “dissociati”, come prescrive la Società Torre di Guardia (si veda su ciò la pagina TdG e disassociati).



 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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